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Le prime pagine dei quotidiani di Venerdì 13 Novembre 2020
Tempo di Lettura: < 1 minuto LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI
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Focolaio in una Rsa di Castellammare di Stabia, 58 i positivi al Covid
Tempo di Lettura: < 1 minuto Nadia Cozzolino
12/11/2020
Campania
n.cozzolino@agenziadire.com
Contagiati 43 ospiti, sui 65 attualmente presenti, e 15 operatori sanitari
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NAPOLI – Positivi al tampone 43 ospiti, sui 65 attualmente presenti, e 15 operatori sanitari della Rsa Oasi San Francesco di Castellammare di Stabia. Lo rende noto l’Asl Napoli 3 Sud. Disposto l’isolamento di tutti i pazienti, nessuno dei quali attualmente, secondo quanto informa l’Asl, desta preoccupazione per le condizioni di salute. Sanificata l’intera struttura in cooperazione con la direzione strategica dell’azienda ospedaliera campana. L’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia è stata informata sulla vicenda ed e’ in costante contatto con l’Asl per tutti gli aggiornamenti del caso.
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Conte: “Possibili effetti sociali dirompenti, ma insieme usciremo dal ‘Corona World’”
Tempo di Lettura: 2 minuti Alfonso Raimo
12/11/2020
Politica
a.raimo@agenziadire.com
Così il presidente del consiglio Giuseppe Conte, nel secondo intervento al “Paris Peace Forum” nell'ambito del “Panel ACT-Access to COVID-19 Tools Accelerator”
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ROMA – “L’imminente seconda ondata di pandemia richiede a tutti i governi di prendere nuovamente decisioni difficili e richiede importanti sacrifici ai nostri cittadini. Tuttavia, le soluzioni nazionali non sono sufficienti“. Cosi’ il presidente del consiglio Giuseppe Conte, nel secondo intervento al “Paris Peace Forum” nell’ambito del “Panel ACT-Access to COVID-19 Tools Accelerator”, incentrato sulla ricerca, lo sviluppo e l’equa distribuzione universale di strumenti di diagnostica, terapia e del futuro vaccino anti-COVID-19.
Conte invita a continuare a concentrarsi “sul partenariato internazionale, per un semplice motivo: mentre il virus non conosce confini, possiamo combatterlo efficacemente solo se uniamo gli sforzi per limitarne la circolazione e per identificare i rimedi più efficaci. L’ACT-Accelerator, la più importante piattaforma multilaterale e cooperativa per garantire un accesso universale ed equo a diagnosi, terapie e vaccini, è il miglior esempio di questo sforzo internazionale. L’Italia è orgogliosa di essere stata tra le primissime a contribuire all’acceleratore, concentrandosi in particolare sulla Covax Facility, a beneficio dei Paesi più vulnerabili. Ora, dobbiamo intensificare tutto per colmare il divario finanziario rimanente. Fornire accesso globale ai servizi sanitari è un imperativo morale, politico, sociale ed economico”.
“È anche chiaro – aggiunge il premier Conte – che combattere il virus è fondamentale non solo per salvare milioni di vite, ma anche per superare i pesanti effetti socio-economici della pandemia. Non dobbiamo sottovalutarne l’importanza, poiché possono essere profondamente dirompenti per il tessuto sociale dei nostri Paesi. Accogliamo con favore le recenti notizie provenienti dalla ricerca sui vaccini. Siamo fiduciosi che la scienza, la medicina e la tecnologia forniranno gli strumenti sanitari di cui abbiamo bisogno. Ora è nostra responsabilità garantire che, una volta disponibili, saremo pronti per la loro distribuzione sicura, efficace, tempestiva ed equa in tutto il mondo. È una sfida enorme, che richiede una pianificazione molto accurata”.
La Presidenza italiana entrante del G20 “metterà la Salute Globale al primo posto della sua agenda ed è pienamente impegnata a portare avanti e supportare il lavoro fondamentale di ACT-Accelerator. Insieme alla Commissione Europea, nel 2021 l’Italia ospiterà anche un Global Health Summit, che si concentrerà sulla nostra risposta alla pandemia, sul supporto finanziario necessario all’Acceleratore e sull’obiettivo di costruire sistemi sanitari nazionali resilienti. L’umanità ha bisogno di leadership e solidarietà per sconfiggere il coronavirus. L’Italia è pronta a contribuire a questo obiettivo comune. Insieme possiamo uscire dal “corona world” e trasformarlo in un destino collettivo e migliore, per noi e per i nostri figli”.
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Tempo di Lettura: 2 minuti Redazione
12/11/2020
Politica
redazioneweb@agenziadire.com
“Il vaccino sta arrivando ma non è ancora arrivato, non sarà disponibile da domani nè da subito per tutti” avverte il commissario all'emergenza.
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ROMA – “La curva in Italia sembra iniziare a raffreddarsi grazie ai comportamenti della gran parte degli italiani. Bisogna mantenerli. In alcuni regioni già si avvertono i primi segni di raffreddamento della pandemia ma non e’ ancora il momento di abbassare la guardia, il virus circola ancora tra noi”. Lo dice il commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, in conferenza stampa.
“Da ieri- sottolinea Arcuri- in Italia abbiamo superato un milione di contagi, un italiano su 60 è stato contagiato. Oggi abbiamo fatto 235mila tamponi, ormai ogni giorno stabilmente ne facciamo dieci volte di più della prima ondata. Chi nega questi risultati non ha mente libera e occhi onesti, o non ha pazienza“.
“Il vaccino sta arrivando ma non è ancora arrivato, non sarà disponibile da domani nè da subito per tutti”, aggiunge Arcuri. “Abbiamo iniziato ad occuparci del vaccino. Non solo del sostegno alla ricerca ma anche e soprattutto della logistica e distribuzione delle prime dosi di vaccino presto disponibili per gli italiani. Serve ancora tempo, confidiamo di vaccinare i primi italiani alla fine di gennaio. Nella prima fase 1.7 milioni di cittadini per poi arrivare progressivamente ad una fetta più ampia”.
“Il governo- spiega Arcuri- ha introdotto un sistema complesso sul controllo settimanale di 21 parametri che definisce il livello di rischio delle singoli regioni, sulla base di questo sistema si è avuta l’attivazione di misure regionali. Credo che il sistema stia progressivamente dando i risultati che ci aspettavamo“.
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Forum Donne Africane: “Puntare su solidarietà e talenti”
Tempo di Lettura: 2 minuti Alessandra Fabbretti
12/11/2020
Cooperazione
a.fabbretti@agenziadire.com
Sabato prossimo, 14 novembre, al via il primo di una serie di incontri online preparatori alla terza edizione del Forum delle donne africane, che si terrà in presenza tra un anno
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ROMA – L’integrazione non basta, bisogna creare interazioni: parola del Forum delle donne africane, una rete di associazioni femminili italiane, africane e afroitaliane che dal 2018 collaborano per dare valore alle competenze delle migliaia di ragazze e donne di origine africana residenti in Italia.
“Si parte dall’associazionismo” sottolinea in un’intervista con l’agenzia Dire Bruna Milani, esponente dell’associazione Donne per la difesa della società civile, nata nel 2001 a Torino e tra le realtà che hanno contribuito al lancio del Forum. “Nel 2017 si sentiva parlare tanto di immigrazione così ci siamo domandate se le persone conoscessero davvero l’Africa e le sue culture” ricorda Milani. “Dato il nostro orientamento, è stato naturale approfondire meglio la dimensione femminile in quei Paesi ma anche delle afroitaliane”.
E le “scoperte”, per così dire, sono tante, a partire dal “radicato senso di solidarietà”, come spiega sempre alla Dire Marie-Jeanne Balagizi Sifa, tra le promotrici del Forum e esponente del Collettivo nazionale delle donne africane. “Molte delle donne africane che sono in Italia portano avanti progetti di sviluppo nei Paesi di origine” sottolinea. “Non ricevendo finanziamenti dal governo o altri enti organizzano attività di raccolta fondi come cene o eventi culturali. Ci sono poi i contributi che versano i membri dei gruppi per sostenere quegli interventi che la persona singola realizza nella regione di provenienza. E sono davvero tanti e variegati”.
Ci sono poi le capacità individuali e le competenze professionali, riprende Milani. Convinta che purtroppo la difficoltà con cui l’Italia riconosce i titoli di studio africani, a differenza di altri Stati europei, “impedisce a queste donne di trovare lavoro, obbligandole a impieghi più umili”.Un percorso per spingere le istituzioni a superare questo ostacolo era stato avviato ad autunno scorso, ma poi la pandemia “ha fermato tutto” continua l’attivista. Che in attesa che si torni alla vita normale, insieme alle altre associazioni e col sostegno del Centro piemontese di studi africani ha organizzato per sabato prossimo, 14 novembre, il primo di una serie di incontri online preparatori alla terza edizione del Forum delle donne africane, che si terrà in presenza tra un anno. L’obiettivo è sollecitare idee, proposte e sinergie. Si partirà con i saluti della viceministra agli Affari esteri, Emanuela Del Re, per continuare con personalità che svolgono un ruolo di “ponte” tra Italia e Africa in campo imprenditoriale, sociale, culturale o della salute.
Tra i temi in agenda, Milani cita quello dell‘impatto della pandemia sull’economia femminile ma anche l’ambiente e il ruolo che la diaspora può giocare. “La pandemia ci ha fatto comprendere quanto sia importante” sottolinea l’attivista. “Ci piace dare risalto a quelle attività economiche che sono sostenibili ma anche promuovere comportamenti quotidiani rispettosi. Le donne hanno un grande ruolo e comprendono molto bene il senso della parola ‘sopravvivenza’”.
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A Bologna lo spettacolo teatrale è in ‘Consegna’ a domicilio
Tempo di Lettura: 2 minuti Sara Forni
12/11/2020
Bologna, Costume e Società
s.forni@agenziadire.com
L'attore Nicola Borghesi porterà lo show a casa degli spettatori in bicicletta travestito da rider
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BOLOGNA – Se a teatro non si può più andare, allora il teatro diventa una ‘consegna’ a domicilio e i vestiti di scena, questa volta, sono le divise tipiche dei riders. A vestire i panni di un fattorino, dal 19 al 22 novembre, sarà Nicola Borghesi, attore della compagnia teatrale Kepler-452 che si muoverà per le strade di Bologna, suonando ai campanelli dei destinatari-spettatori che avranno ordinato lo spettacolo a domicilio.
L’ATTORE PEDALERÀ IN STREAMING CON LO SPETTATOREPer ricevere lo spettacolo “Consegne”, a domicilio, si dovrà fare una prenotazione telefonica con qualche giorno d’anticipo e attendere l’orario scelto, dalle 19 alle 22. Giunta l’ora, Borghesi invierà un link di Zoom allo spettatore che si connetterà alla piattaforma per le videochiamate e inizierà ad interagire con l’attore. “Abbiamo preparato una serie di dialoghi e costruito alcuni ‘ciapini’ (‘cose’ in bolognese, ndr) che mostreremo mentre pedalo lungo le vie della città, raggiungendo la casa del destinario”, spiega Borghesi alla ‘Dire’.
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Una volta terminato il viaggio, l’attore suonerà al campanello e, proprio come farebbe un rider con la pizza, consegnerà un pacco-sorpresa allo spettatore. Sul contenuto della consegna, Borghesi rimane misterioso: per costruire lo spettacolo, lui e gli altri di Kepler-452, hanno riflettuto molto su “cosa vorrebbero ricevere a casa propria le persone in questo momento? Ci interroghiamo tanto su cosa è essenziale, ma cosa è essenziale? Come può sopravvivere, in qualche forma, il teatro in questo contesto, in questo momento?”. E questa, per il momento, è la forma “più sicura” che è venuta in mente agli attori di Kepler-452.
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IN PROGRAMMA PER SOLI QUATTRO GIORNI“Consegne” debutterà giovedì 19 e, per ora, è in programma fino a domenica 22, con quattro spettacoli a sera. Le prenotazioni saranno attive da lunedì, e il prezzo è di 18 euro per spettacolo. “Costerà di più di quanto non costi di solito uno spettacolo di Kepler, perché è un’attività per pochissime persone alla volta e sostenuta da nessuno, ed è giusto così, perché è un gesto artistico, non organizzativo- spiega Borghesi, descrivendolo come- un gesto corsaro, assurdo, disperato. Non utile”. In ogni caso, “se per qualcuno costa troppo, ci mettiamo poi d’accordo”, conclude l’attore che suonerà il campanello, aspettando che lo spettatore dia il ‘tiro’, ossia, che apra la porta di casa, come si direbbe a Bologna.
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Clima, il Dalai Lama: “Oggi anche Buddha starebbe con i Verdi”
Tempo di Lettura: 2 minuti Redazione
12/11/2020
Ambiente, Mondo
redazioneweb@agenziadire.com
“Spero di vedere le grandi nazioni che hanno speso molti soldi per le armi o per la guerra dedicare le loro risorse alla conservazione del clima”
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Di Tommaso Meo
ROMA – Oggi anche Buddha sarebbe “verde”, nel senso di ecologista: parola del Dalai Lamai. Il capo spirituale ha parlato di cambiamento climatico e ambiente in un’intervista per il canale televisivo Channel 4 e con il quotidiano britannico Guardian, spronando i potenti della Terra a prendere subito misure per contrastare il surriscaldamento globale.
Il Dalai Lama, che ha 85 anni e vive in India in esilio dal Tibet da 60 anni, ha sottolineato che le conseguenze dei cambiamenti climatici possono mettere in difficoltà milioni di persone. A un certo livello di temperatura, ha detto, “anche i fiumi si seccheranno” e il Tibet “diventerebbe come l’Afghanistan”.
Lhamo Thondup, questo il nome di battesimo del Dalai Lama, ha anche confermato di essersi ritirato dalla politica attiva nel 2011 e che ora la sua grande preoccupazione è l’ecologia. Se dovesse sostenere un partito politico, ha detto, “mi piacerebbe unirmi ai Verdi” perché “la loro idea è molto buona”.
Parlando nella settimana durante la quale si sarebbe dovuta svolgere la Conferenza sul clima Cop26 a Glasgow, in Scozia, il Dalai Lama ha detto che “le grandi nazioni dovrebbero prestare maggiore attenzione all’ecologia”. “Spero – ha aggiunto – di vedere le grandi nazioni che hanno speso molti soldi per le armi o per la guerra dedicare le loro risorse alla conservazione del clima”.
Il capo spirituale ha anche detto di essere favorevole a piantare alberi su larga scala per aiutare ad affrontare il cambiamento climatico. Un altro aspetto messo in evidenza durante l’intervista è stata la necessità di ridurre il consumo di carne in tutto il mondo. Secondo il Dalai Lama, a ogni modo, il suo contributo personale più grande resta l’educazione alla “compassione”.
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Tg Politico Parlamentare, edizione del 12 novembre 2020
Tempo di Lettura: 2 minuti Alfonso Raimo
12/11/2020
TG-Politico
a.raimo@agenziadire.com
COVID, E’ SCONTRO SULLA CAMPANIAE’ corsa contro il tempo per evitare un nuovo lockdown nazionale. Le speranze in questo senso sono alimentate dai dati degli ultimi giorni che fanno registrare una leggera flessione nell’aumento dei contagi e un calo dell’indice Rt. Intanto proseguono gli interventi sulle regioni: pronta la stretta su Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna che stanno adottando ordinanze piu’ restrittive. Resta da risolvere il caso Campania, col ministro Francesco Boccia che annuncia decisioni dopo l’analisi dei dati di domani. Se particolari criticità verranno rilevate, la Regione guidata da De Luca rischierebbbe di passare dal giallo direttamente al rosso. Uno scenario che il governatore respinge, parlando di sciacallaggio contro la sua regione.
IN ARRIVO TERZO DECRETO RISTORIIl nuovo scostamento di bilancio da 15-20 miliardi che il governo chiederà alle Camere il 25 novembre servirà ad ampliare la platea di imprese colpite dalle restrizioni anti-Covid. Perciò è in arrivo un terzo decreto Ristori, destinato ai settori finora esclusi e a rafforzare i contributi alle partite Iva delle Regioni sottoposte a nuove restrizioni. Negli incontri a Palazzo Chigi e al Mef si sta mettendo a punto la manovra che dovrebbe arrivare in Parlamento tra venerdì e sabato. La legge di bilancio era stata approvata salvo intese dal Cdm il 18 ottobre scorso, ma non aveva mai visto la luce a causa del mutato scenario economico dovuto alla seconda ondata del virus. Per favorire il dialogo tra maggioranza e opposizione i presidenti delle Camere Fico e Casellati potrebbero dare vita a una sorta di capigruppo congiunta.
CONTE: UNITI PER UN FUTURO COLLETTIVO MIGLIORELa lezione che la pandemia da Covid ha impartito alla comunita’ internazionale e’ che bisogna confidare su un’efficace cooperazione internazionale, concentrandosi sulla necessita’ di risposte urgenti ai problemi del pianeta, ma senza limitarsi a una prospettiva di breve termine. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte interviene al forum per la Pace di Parigi e sottolinea come il presente sia fondamentale per impostare il futuro. “Dimostriamo che ora possiamo restare uniti per perseguire il nostro obiettivo comune di trasformare i destini individuali in uno migliore e collettivo”, e’ il messaggio del presidente del consiglio italiano.
TRAGEDIA NEL MEDITERRANEO, MUORE UN NEONATOÈ un video straziante quello diffuso dalla ong Open Arms che ieri ha soccorso 64 persone naufragate nel Mediterraneo. Nelle immagini si vede una donna gridare più volte “ho perso il mio bambino, dov’è finito?”. È la mamma di Joseph, il neonato di sei mesi che ha perso la vita in seguito al naufragio. Soccorso dell’equipaggio di Open Arms, il piccolo partito dalla Guinea è morto poco dopo. “Avevamo chiesto un’evaquazione urgente- denuncia Open Arms- Joseph non ce l’ha fatta ad aspettare”. Altre 5 persone che erano a bordo del gommone sono decedute. Sulla nave di Open Arms al momento ci sono oltre 250 naufraghi.
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