VIDEO | Boldrini: “Convenzione Oil importante per la tutela delle donne sui luoghi di lavoro”

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Votazione alla Camera; L'ex presidente e relatrice: "L'Italia fa da apripista"

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ROMA – La Convenzione Oil (l’Organizzazione internazionale del lavoro) contro la violenza e le molestie sui luoghi di lavoro “e’ davvero importante perche’ tratta un tema davvero purtroppo molto diffuso, un fenomeno come le molestie sessuali sui luoghi di lavoro”. Laura Boldrini, deputata Pd ed ex presidente della Camera, e’ relatrice del testo che oggi approda in aula per le votazioni. In un’intervista all’Agenzia Dire, la parlamentare spiega: “Il testo definisce i luoghi di lavoro, che non sono solo quelli dove uno e’ seduto alla scrivania, ma sono anche quelli dove si lavora fuori, i luoghi delle riunioni, i viaggi di lavoro, i posti dove si viene inviati per l’incarico professionale. Si estende inoltre la tutela non solo a chi ha un contratto regolare ma anche, per esempio, ai tirocinanti, alle persone che fanno uno stage, alle persone volontarie, quindi allarga anche il target di riferimento”. La Convenzione, spiega l’ex presidente della Camera, “e’ importante perche’ il lavoro e’ sicuramente ricevere uno stipendio adeguato ma e’ anche molto altro: il lavoro e’ auto-realizzazione ma e’ anche dignita’ e rispetto e quindi ci deve essere un ambiente sano, non e’ compatibile questo con le molestie sessuali”. Boldrini continua: “Sono contenta perche’ oggi la Convenzione alla Camera verra’ approvata e mi auguro che anche al Senato possano calendarizzarla quanto prima perche’ e’ una Convenzione importante e vorrei che il nostro Paese fosse tra i primi che la ratificano”.

La Convenzione Oil, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019, nel centenario dalla nascita dell’Organnizzazione internazionale del lavoro, fornisce una definizione molto ampia di molestia come comportamenti e pratiche che provocano o mirano a provocare danni fisici, psicologici, sessuali o economici. Non solo l’abuso fisico quindi come violenza ma anche quello verbale anche per via telematica: “È una definizione importante- sottolinea Laura Boldrini– anche perche’ ancorata alle nuove tecnologie cioe’ ai tempi in cui viviamo, dove la violenza ma anche la molestia passa spesso attraverso la rete e i social media. E’ un modo quindi per aggiornare le nuove modalita’ delle violenze contro le donne in particolare. Ma la convenzione non riguarda solo le donne, riguarda anche gli uomini, e poi non riguarda solo i lavoratori e le lavoratrici ma anche i datori e le datrici di lavoro. Quindi- puntualizza la parlamentare del Partito democratico- la convenzione riguarda tutti anche se e’ evidente che le figure piu’ prese di mira in questo ambito sono le donne. E siccome tra le varie modalita’ di violenza rientrano anche quelle digitali, le norme sono un modo per aggiornare le tutele e per questo io ringrazio anche i rappresentanti sindacali e Confindustria che sono stati auditi in commissione alla Camera e hanno espresso tutti parere favorevole alla ratifica di questa convenzione”.

“Io penso che ci debba essere piu’ consapevolezza intanto su che cosa e’ la molestia e questa Convenzione ci aiutera’ perche’ definisce anche che cosa sono sessismo e misoginia”, prosegue Boldrini. “In Italia- spiega l’ex presidente della Camera- troppo spesso il sessismo e la misoginia vengono scambiati per goliardia, cioe’ quel qualcosa che dovrebbe far ridere alle spalle delle donne che invece si sentono colpite e umiliate. Allora credo che si debba lavorare di piu’ con le giovani generazioni ma anche porre dei rimedi a tutto questo. Questo accade anche nelle trasmissioni televisive, accade sui quotidiani, su tutti i mezzi di informazione. C’e’ sempre in agguato quel sottile sessismo che mette le donne in una posizione di difficolta’ se non stanno al gioco. Quindi di fronte a battute pesanti- osserva Boldrini– se le donne non ridono sono considerate ‘bacchettone’ ma non e’ essere ‘bacchettone’, qui c’e’ da rispettare la sensibilita’ di tutti e di tutte”. Il tema della tutela contro la violenza e le molestie di genere, conclude la parlamentare, “e’ un tema che va sempre piu’ rilanciato perche’ e’ come se venisse relegato in un angolo considerando ben altre le cose importanti. Invece una societa’ evolve se c’e’ rispetto e se tutte le componenti di quella societa’ hanno la possibilita’ di andare avanti senza discriminazioni. Oggi non siamo ancora a questo punto”.

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