Speranza: “La priorità è la scuola, non gli stadi”

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Roberto Speranza

L'assessore alla Sanità del Lazio D'Amato: "Con 25mila persone in tribuna si torna al lockdown"

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ROMA – “Oggi le priorità sono le scuole e non gli stadi”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri a Bari a margine dell’incontro organizzato dall’ordine dei Medici e intitolato “Bari laboratorio di idee per il futuro della professione”.

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“Oggi siamo alla vigilia di un giorno importante per la Puglia e io penso che dobbiamo mettere tutte le energie che abbiamo sulle cose fondamentali – ha aggiunto -. La scuola lo è sicuramente”.

“La parola fondamentale è gradualità: sì ad un aumento tifosi in percentuale rispetto a capienza degli stadi, ma con rispetto delle regole, mascherine, distanze e uso igienizzanti. Il ritorno alla normalità è partito con la scuola, gli stadi vengono dopo”, rimarca il concetto in un tweet il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri. “Io penso che l’ingresso ai tifosi si può portare ad un terzo della capienza dello stadio. Nel caso dell’Olimpico, ad esempio, che può contenere circa 80 mila persone, io penso che l’ingresso potrebbe essere consentito a circa 20 o 25 mila tifosi”, aveva detto lo stesso Sileri, ospite di Rai Radio 1 a ‘Un Giorno da Pecora’.
“Gli stadi si possono portare a un terzo della capienza”, conclude.

IN 25MILA ALLO STADIO? “COSì SI TORNA IN LOCKDOWN”

“Ma siamo sicuri che priorità sia riaprire gli stadi con 25 mila spettatori? Mi sembra il modo più rapido per tornare a nuovi lockdown. Attorno a noi città europee stanno attuando o hanno attuato misure restrittive da Londra a Madrid a Parigi. Ci siamo già dimenticati gli effetti deleteri che ebbe la partita Atalanta-Valencia allo stadio Meazza di Milano? E’ una follia. Pensiamo invece a tenere aperte e difendere le scuole e le Università”, ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

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