Ritirate oltre 10.000 confezioni di biscotti e patatine in Messico poiché non conformi alle normative

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Pochi giorni fa in Messico la Commissione federale per la protezione dai rischi sanitari (Cofepris) e l’Agenzia federale per la protezione dei consumatori (Profeco) hanno effettuato un maxi ritiro alimentare a scopo precauzionale in quattro magazzini di Città del Messico. Ad essere coinvolti sono noti marchi stranieri tra cui spiccano Coca Cola, Cheetos, Doritos e Oreo.


10.075 i prodotti nazionali ed importati tra biscotti, patatine, pop corn, sciroppo d’acero e caramelle gelèe che sono risultati, a seguito dei controlli disposti dalle autorità, non conformi allo standard NOM-051 e la sua modifica per alimenti preconfezionati e bevande analcoliche che impone l’obbligo di riportare sulle confezioni degli alimenti dei “sigilli” che indicano dei valori nutrizionali malsani, più alti del normale, come una eccessiva quantità di zuccheri o di grassi nei cibi spazzatura.

Questi sigilli non sono altro che dei campanelli d’allarme voluti dalla legge affinché i consumatori siano informati e consapevoli di cosa contengano i prodotti che stanno per acquistare, motivo per cui questi loghi devono essere ben visibili.

Tutte le confezioni ritirate presentavano delle irregolarità nelle loro etichettature quali: omissione del sigillo di calorie o zuccheri in eccesso, omissione di legende di allergeni e quelle associate al contenuto di caffeina, edulcoranti e dolcificanti, etichettatura abrogata.

Una etichettatura incorretta non rappresenta solo un serio pericolo per la salute del consumatore, ma un inganno per tutta la clientela che sceglie così di comprare un prodotto piuttosto che un altro, facendo fede a quello che legge sul fronte o sul retro delle confezioni.

Per questo la Cofepris e la Profeco hanno avviato dei rigidi controlli in molti stabilimenti messicani che hanno portato alla luce delle falle nel sistema. I prodotti che hanno tentato di aggirare la normativa sono stati di conseguenza bloccati e ritirati dal mercato, essendo una truffa vera a propria a discapito del benessere e del portafoglio dei clienti.

Al fine di tutelare i consumatori e combattere la disinformazione nel settore alimentale, i due enti invitano a segnalare altre irregolarità.

Fonte: gob.mx

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