In anteprima alla Festa del Cinema di Roma “I leoni di Sicilia”

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Tempo di Lettura: 2 minuti ROMA (ITALPRESS) – La diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma ospiterà, nella sezione Freestyle, l’anteprima di due episodi della serie “I leoni di Sicilia” di Paolo Genovese. Nel 2019, l’Editrice Nord pubblica “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci, un best seller istantaneo. La saga che attraversa tre generazioni diventa una serie tv […]

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ROMA (ITALPRESS) – La diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma ospiterà, nella sezione Freestyle, l’anteprima di due episodi della serie “I leoni di Sicilia” di Paolo Genovese. Nel 2019, l’Editrice Nord pubblica “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci, un best seller istantaneo. La saga che attraversa tre generazioni diventa una serie tv in otto puntate, scritta da Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, diretta da Paolo Genovese, interpretata da Michele Riondino, Miriam Leone, Donatella Finocchiaro, Vinicio Marchioni, Eduardo Scarpetta. Dal 25 ottobre saranno visibili su Disney+ i primi 4 episodi e poi gli altri 4 dal 1 novembre. “E’ una storia che non conoscevo, ho letto il libro ed ho pensato che fosse materiale potente – ha commentato Genovese -. Una storia dove i contrasti sono su vari livelli: sociali e personali, fra la borghesia che cresce con la nobiltà che decade e tra tutti i protagonisti, anche fra Vincenzo Florio (Michele Riondino) e Giulia (Miriam Leone)”.
Per Miriam Leone una ennesima bella prova, che conferma la sua crescita professionale: “sono felice e grata di poter interpretare questo personaggio, sono innamorata della sua voglia di libertà: è una ribelle sia per amore del suo uomo che per se stessa”. L’attrice, nata a Catania, ha potuto “rispolverare” le sue origini: “noi siciliani siamo così: siamo multietnici, da noi sono passati tutti. Le mie radici siciliane mi fanno cittadina del mondo. E’ una terra ricca ma patriarcale, con il “si fa ma non si dice” ma poi c’è anche la Sicilia che accoglie. Questo film è anche riscatto per le cose belle che ci sono e ci sono state in Sicilia, lasciatemi dire poi che è bello che per una volta non sia una storia di mafia”. Per Riondino il ruolo di Vincenzo Florio “non è stato facile perchè non abbiamo molto in comune: è un uomo combattuto, spregiudicato, ma è anche totalmente orientato verso il futuro, è un visionario, un viaggiatore”.
L’altro uomo forte, il capostipite dei Florio, è Paolo, interpretato dal solito impeccabile Vinicio Marchioni: “è stato un viaggio bellissimo dentro questo ruolo. Con questa storia si può capire perchè oggi siamo ancora una nazione fondata sul patriarcato: è anche per questo, perchè a quei tempi c’erano padri padroni, poco preoccupati dei sentimenti. Ho sentito una grande responsabilità perchè questo personaggio apre la serie”. A tal proposito si parla già del sequel: “se ci sarà la seconda stagione? Lo deciderà il pubblico – ha concluso Genovese -, se i personaggi piaceranno e la gente si appassionerà alla storia. Una cosa però voglio dirla: una serie così ti porta a conoscere un universo attoriale incredibile, che non pensavo esistesse. In Italia abbiamo una moltitudine di bravissimi attori”.


foto: ufficio stampa Festa del Cinema Roma

(ITALPRESS).

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