Elegante. Affascinante. Impeccabile. Sempre. Il Principe Filippo ha vestito uno dei guardaroba più difficili della storia. Perché se è vero che è stato, letteralmente e metaforicamente, all'ombra della moglie, lo stesso vale per i suoi abiti. Mai troppo appariscenti, o vistosi, ma privi di difetti, invisibili, silenziosi. Definito come il reale meglio vestito del suo tempo, nel 2016 l'edizione inglese di GQ lo ha annoverato tra i 50 best dressed men con questa motivazione: «Il duca di Edimburgo incarna il dovere e il decoro e nel modo in cui si veste appare disinvolto. È sempre britannico, virile e appropriato al suo ruolo». Eleganza, tradizione e comfort sono i tre elementi attorno a cui ha costruito uno stile ben definito, piuttosto semplice, ma ricercato con abiti confezionati dai migliori sarti di Savile Row, vedere alla voce Davies&Son e Gieves&Hawkes e un unico grande sarto che ha accompagnato il Principe Filippo per tutta una vita, John Kent. Giacche doppiopetto tra i suoi cavalli di battaglia, alternate a abiti classici e strutturati in lana grigia o blu per la maggiore, il Duca di Edimburgo amava indossare le scarpe artigianali di John Lobb, e gli stivali Hunter, mentre per cappelli sceglieva quelli a firma di James Lock& Co.. Tutti marchi inglesi, Barbour compreso, specie per le giacche da indossare nelle battute di caccia. Sua grande passione. Sempre vestito con l'abito più appropriato per l'occasione e per nulla schiavo delle mode, il suo stile discreto lo ha costruito con pochi e semplici pezzi, quasi sempre gli stessi, che non mancava via via di aggiustare, sistemare. Un precursore in tal senso di quel concetto tanto contemporaneo di comprare meno, ma bene e che oggi lo incorona un'icona di stile senza tempo.