Coronavirus, i contagi superano quota 30.000. Sono 352 i morti

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Rezza: "Per vedere gli effetti del Dpcm ci vorranno ancora due-tre settimane"

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ROMA – I nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore sono 30.550, 352 i morti. Il totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza e’ di 39.764. Sempre nelle ultime 24 ore i pazienti guariti/dimessi sono stati 5.103. Ieri i nuovi contagi nelle 24 ore erano stati 28.244, su 182.287 tamponi, mentre le vittime erano state 353.

4.181 CONTAGI IN CAMPANIA, È IL NUMERO PIÙ ALTO DI SEMPRE

Sono 4.181 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Campania nelle ultime 24 ore. È il numero piu’ alto di sempre. Processati 21.684 tamponi. Sono sintomatici 329 dei nuovi contagiati, 3.852 gli asintomatici. Nelle ultime 24 ore si segnalano anche 15 persone decedute e 397 guarite. Questi i dati trasmessi dall’unita’ di crisi regionale. Dall’inizio dell’emergenza Covid ad oggi si sono contagiati 69.613 cittadini campani su oltre 1 milione di tamponi. Il totale dei deceduti e’ 739, mentre e’ 14.386 il numero complessivo di guariti.

NEL LAZIO 2.432 NUOVI CASI (A ROMA 1.247) E 34 DECESSI

“Su oltre 26mila tamponi, oggi nel Lazio si registrano 2.432 casi positivi, 34 decessi e 144 guariti. Il rapporto tra positivi e i tamponi e’ al 9%. Il valore RT in calo a 1.29”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alla Sanita’, Alessio D’Amato, aggiungendo che “aldila’ dei colori delle fasce, quello che conta e’ mantenere alta l’attenzione e raffreddare la curva. E’ ancora una fase tutta in salita e sara’ lunga”. A Roma i casi sono 1.247.

REZZA: DATI ANCORA IN CRESCITA, MISURE DPCM TARDANO A DARE EFFETTI

“Sono ore particolarmente frenetiche ed intense, siamo riuniti da stamattina in cabina regia e stiamo ancora lavorando. Sui 212mila tamponi eseguiti, abbiamo circa 30.500 test positivi mentre i decessi sono 352, ancora molti, stabili rispetto a ieri. Le oscillazioni quotidiane sono tuttavia previste, ma occorre vedere il trend: negli ultimi giorni c’e’ una relativa stabilizzazione, il tasso di positivita’ rispetto al numero di tamponi effettuati e’ attorno al 10%, un dato quindi molto elevato e che non e’ buono”. Lo ha affermato il professor Gianni Rezza, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanita’, nel corso della conferenza stampa sull’evoluzione epidemiologica di Covid-19 in Italia. “Il numero dei ricoveri in terapia intensiva continua a crescere ma non si registrano criticita’, rispetto alla fase 1 e’ aumentata la capacita’ di ricoverare in intensiva. Oggi i ricoveri sono 67 in piu’. Non vediamo ancora gli effetti del Dpcm e delle misure in essi contenute, ci vorranno ancora due-tre settimane“, ha poi aggiunto Rezza, spiegando che “la situazione, come e’ evidente, coinvolge tutti i Paesi attorno all’Italia, anche se gli altri Paesi europei sono piu’ avanti di due settimane rispetto a noi. Rispetto a diversi mesi fa, facciamo molti, moltissimi tamponi: oggi 212mila prelievi per l’analisi dell’eventuale positivita’. La capacita’ di diagnostica e’ pertanto molto aumentata, per quanto in alcune aree del Paese possono esservi alcune criticita’”. Per quanto riguarda le regioni, spiega Rezza, “la Lombardia e’ ancora sui 7.000 contagi, Piemonte e Campania si attestano su un’incidenza alta; simile la situazione del Veneto, mentre per il Lazio c’e’ un leggero incremento dei casi ma sta crescendo in modo graduale“. Le altre Regioni, piu’ piccole in termini di abitanti, registrano l’Umbria con 500mila abitanti e 500 casi, un aumento che preoccupa certamente. Chiaro che 30mila casi al giorno, come avviene in questi ultimi giorni, desta preoccupazione”.

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