Persino l'uomo più attento alla skin routine del viso si trova, inevitabilmente, punti neri sul viso, soprattutto naso e mento, e a volte anche sul corpo. «Sono accumuli di sebo, batteri e cheratina, ovvero di elementi che normalmente risiedono sulla nostra superficie cutanea e che si localizzano a livello dei follicoli piliferi, occludendoli – spiega Chiara Ponzio, team trainer di Korff – Il termine “punto nero” deve il suo nome al fatto che, nel momento in cui le sostanze che lo compongono vengono a contatto con l’aria, si ossidano assumendo un colore scuro. Tra le principali cause alla base della loro formazione, c'è l’iper-reattività delle ghiandole sebacee, dipendente per esempio da squilibri ormonali ma anche da una scorretta pulizia della cute». I motivi, a volte, non dipendono solo da quanto oleosa la pelle possa essere. Anche il sonno disturbato o una dieta irregolare, ricca di zuccheri e grassi come carboidrati e latticini, possono stimolare un’eccessiva produzione di sebo e ostruire i pori. Il caldo-umido creato dalla mascherina indebolisce i legami fra le cellule superficiali, l'umidità fluidifica il sebo e altera il film idrolipidico, lasciando terreno fertile ai microrganismi che possono più facilmente penetrare tra gli strati più profondi della cute. I comedoni chiusi potrebbero essere l'inizio di un'imperfezione più visibile, come i brufoli, o il campanello d'allarme per uno sfogo tipico da pelle a tendenza acneica. Il consiglio è di non schiacciarli mai, per evitare anche solo una banale cicatrice, macchie durature o un catastrofico sfogo localizzato.  Come eliminarli? «La prima accortezza che si può avere per prevenire l’insorgenza dei punti neri è adottare un completo e corretto protocollo di detersione, volto non solo ad eliminare le impurità che si sedimentano sulla pelle, ma anche a normalizzare la produzione di sebo», prosegue Ponzio. 
Esistono prodotti ad hoc con cui combattere questi micro puntini, e ci sono rimedi, anche casalinghi, da adottare per permettergli di abbandonare l'epidermide.


La fumantina

Il vapore aiuta ad aprire i pori. Mettete a bollire un po' d'acqua, versatela in una bacinella e posizionate la testa sotto a un asciugamano in modo da avere il vapore dritto sul viso, per almeno 10 minuti. Ingredienti come la menta, il tea tree e l'eucalipto aiutano a disinfiammare, la rosa e la camomilla blu calmano.

Lush Dream Steam, fumantina alla rosa, tea tree e camomilla blu
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Lo scrub

Una gentile esfoliazione, dopo aver aperto i pori, aiuterà ad astringerli. Se volete creare uno scub a casa, prendete quattro cucchiaini di miele, che ha proprietà antisettiche, e aggiungete una spolverata di cannella, i cui microgranuli esporteranno lo sporco in eccesso. 

Skinius Maskne Kit, aiuta la pelle a difendersi e a rispettare il microbioma cutaneo
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Una maschera purificante 

L’argilla bianca, per esempio, assorbe l’eccesso di sebo e opacizza la pelle senza seccarla. Il black characoal è per eccellenza il nemico numero uno dei punti neri. Su pelle pulita e asciutta, applicare uno strato spesso su tutto il volto, evitando il contorno occhi. Dopo 10 minuti asciugate con acqua calda.

Filorga Age-Purify Mask, con argilla bianca
Filorga Age-Purify Mask, con argilla bianca

I prodotti ad hoc

Con alleati come l'acido salicilico, l'olio di cumino nero e il carbone vegetale, esistono creme e oli in grado di trattare localmente il problema. Si iniziano a usare due o tre volte la settimana e, quando la pelle inizia a seccare, si diminuisce a una sola applicazione. Asciugano rapidante i punti neri e i detriti dei pori congestionati, la pelle appare più liscia e priva macchie. 

Korff Purifying Stick, detergente viso con carbone nero
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Photographic Solutions Inc.,Stan Macbean

Sunday Rilet U.F.O, olio per il viso con acido salicilico
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La Roche Posay Effaclar K+, trattamento cheratolitico con carnosina vitamina E
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