“Bonus tiroide”, cos’è e come fare richiesta

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

Arriva un’indennità riconosciuta dall’Inps per chi soffre di patologie legate alla tiroide, una misura che varia da 286 a 550 euro a seconda dell’invalidità riconosciuta (dal 74% al 100%). Vediamo di cosa si tratta e chi sono i beneficiari.


Con il termine improprio “Bonus tiroide” si indica in realtà un assegno mensile di invalidità civile riconosciuto dall’Istituto Nazionale di Previdenza a chi soffre di quattro disturbi della tiroide: carcinomi tiroidei, gozzo, ipotiroidismo e ipertiroidismo.

Tiroide: 4 cose a cui fare attenzione e come prenotare la visita gratuita

Per accedere all’indennità, che varia da 286 a 550 euro a seconda dell’invalidità riconosciuta (dal 74% al 100%), è necessario superare una visita della Commissione medica dell’Inps.

Quali patologie della tiroide rientrano nell’indennità

Le patologie della tiroide che prese in considerazione dalla Commissione sanitaria che effettuerà la valutazione sono:

Ipertiroidismo: cosa accade se la tiroide funziona troppo?

Come presentare la domanda per l’assegno Inps

Possono inoltrare domanda solo coloro che hanno patologie legate alla tiroide.

Le domande sono da presentare alla Azienda Sanitaria Locale chiedendo al medico di base di compilare sul sito inps.it il certificato introduttivo (che è a pagamento). Oltre ai dati anagrafici, il medico dovrà indicare tutte le patologie che possono essere valutate per ottenere l’invalidità.

Il medico rilascia la ricevuta cartacea dell’operazione online e fornisce una copia del certificato medico originale, che vale 90 giorni. Da qui, si può procedere con la domanda vera e propria online o tramite un patronato, in cui viene indicata la prima data disponibile per la visita presso la Commissione Asl.

Dopo la visita, la Commissione invierà a casa o tramite email Pec il verbale di visita in due copie, una con i dati sanitari e una con il giudizio finale e il grado di invalidità in percentuale.

Leggi anche:

Da Greenme

Loading