Al Prix Italia arriva “Blanca 2”, Giannetta “Non è una supereroina”

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Tempo di Lettura: 4 minuti BARI (ITALPRESS) – La presentazione della seconda stagione di “Blanca” (Rai1 da giovedì 5 ottobre) si è svolta oggi al Prix Italia che si sta svolgendo a Bari. Per l’occasione Francesco Arlanch, sceneggiatore insieme a Mario Ruggeri, ha creato il termine “Blanchitudine”, cioè «andare avanti senza paura di inciampare e, in ogni caso, sapersi rialzare». […]

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BARI (ITALPRESS) – La presentazione della seconda stagione di “Blanca” (Rai1 da giovedì 5 ottobre) si è svolta oggi al Prix Italia che si sta svolgendo a Bari. Per l’occasione Francesco Arlanch, sceneggiatore insieme a Mario Ruggeri, ha creato il termine “Blanchitudine”, cioè «andare avanti senza paura di inciampare e, in ogni caso, sapersi rialzare». Stiamo parlando, naturalmente, di “Blanca”, la serie (targata Lux Vide e Rai Fiction) che torna su Rai1 con la seconda stagione a partire da giovedì 5 ottobre. Ne è protagonista ancora Maria Chiara Giannetta, nei panni di una giovane cieca, consulente della polizia specializzata nel dècodage dei file audio inizialmente assunta come stagista in un commissariato di Genova e ora, nei nuovi episodi, consulente a tutti gli effetti.
Al suo fianco ci sono Giuseppe Zeno (l’ispettore di polizia Michele Liguori), Enzo Paci (il vicequestore Mauro Bacigalupo), Pierpaolo Spollon (Nanni Busalla alias Sebastiano) e Fiona, esemplare di bulldog americano che è Linneo, il cane guida di Blanca. Tra le new entry c’è Michela Cescon
Questa seconda stagione, assicurano gli autori, «sarà l’occasione per entrare ancora di più nel suo mondo. Scopriremo segreti inaspettati sulla sua famiglia, che porteranno non pochi sconvolgimenti nella sua vita e in quella di chi le sta vicino…soprattutto ora che, diventata consulente della Polizia a tutti gli effetti, si trova ad affrontare anche sul lavoro nuove e difficili sfide, che la porteranno ancora una volta ad essere protagonista delle indagini al commissariato San Teodoro».
«Vedremo una serie sfolgorante – assicura la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati – Con “Blanca” abbiamo fatto un passo avanti nel considerare la normalità. A lei non manca nulla, anzi ci indica la strada per vedere di più». E, poi, «è una serie in cui non viene lasciato nulla al caso. Non è solo un grande racconto ma ci sono dentro effetti speciali adatti al thriller e all’action e una linea romantica interessante, una storia complessa, bella, ricca e intelligente dove tuti i sensi sono amplificati. Quello di Blanca è il punto di vista di una donna che si sente più forte ma con una serie di debolezze che entreranno con i nuovi personaggi». Il vicedirettore di Rai Fiction Francesco Nardella conferma: «In questa seconda stagione bisognava alzare l’asticella. Abbiamo lavorato su come estremizzare le sue difficoltà nella gestione dei sentimenti: lei ha una madre scomparsa e una sorella morta, difficoltà ad avere rapporti con gli uomini ed è sensibile nel sentire le difficoltà e le sofferenze degli altri».
Matilde e Luca Bernabei, rispettivamente fondatrice/presidente onoraria e amministratore delegato di Lux Vide (società del gruppo Fremantle), sottolineano l’importanza delle vendite all’estero («in più di 50 Paesi, dalla Francia alla Spagna, dal Canada al Giappone e all’India, fino a Netflix») che «ci permettono di fare sempre meglio, il dovere dei produttori è non fermarsi mai. All’estero è considerata una serie crime anche se noi la completiamo con umorismo, buonumore e un pò di follia».
Jan Maria Michelini, regista della serie insieme a Michele Soavi, conferma la crescita della serie: «La prima stagione è stata un pò una prova generale, “Blanca 2” è riuscita a confermare quello che la prima ha raccontato: le stanze nere dove Blanca ha i suoi momenti di riflessione ma anche di cinismo, e la realtà aumentata».Per Maria Chiara Giannetta «la prima stagione è stata una passeggiata perchè era tutto da creare. Nella seconda, invece, bisognava mantenere il livello della prima e ho sentito grande senso di responsabilità». Per l’attrice «Blanca non è una supereroina ma una ragazza che deve crescere, trovare un lavoro e abbattere i suoi limiti emotivi: lei non riesce ad accedere ai sentimenti di un altro per orgoglio. Poi, certo, ha delle intuizioni, la cecità è la sua grande forza, quella che l’ha fatta rialzare e dire: “Io posso fare le cose che voi non potete fare”». La Giannetta spiega che la maggiore difficoltà nell’interpretare Blanca è stata «quella di cambiare il punto di vista. Quello suo, poi, io lo ignoravo completamente e, infatti, questo lavoro è servito prima di tutto a me, mi ha aperto un mondo emotivo e di sensibilità altrui. Ora mi viene sempre in mente una frase di Platone: “Ogni volta che incontri qualcuno sii gentile perchè non sai che guerra sta combattendo”». L’attrice ricorda l’incontro con Andrea Bocelli, consulente della serie: «Dopo ci siamo detti che volevamo far conoscere questo mondo agli altri perchè conoscere è l’unico modo per essere inclusivi». Con lei, Michelini: «Bocelli ci ha accolti nel salone di casa sua e si è seduto sul divano senza toccare nulla perchè conosce la sua casa. Abbiamo capito che tutto era possibile quando, salutandoci, è corso giù per le scale».
Giuseppe Zeno parla del suo Liguori come di un personaggio «che mi ha permesso di esplorare cose che finora come attore non avevo esplorato. Una delle prime cose che Jan mi ha detto è stata: “Lei non ti vede, puoi osare”. E lì c’è stato il salto di qualità. “Blanca” è una serie che sorprende anche noi attori, stare sul set è come stare al luna park perchè tutto diventa più di quello che è sulla carta».
Ricordiamo che “Blanca” è la prima serie girata interamente in olofonia, una tecnica di registrazione del suono a 360 gradi che permette di riprodurlo in modo simile a come viene percepito dall’orecchio umano, accompagnata da particolari effetti visivi. Cosa aspettarci dalla seconda stagione? «Nella prima Blanca diceva che non si deve avere paura della tempesta ma imparare a ballare sotto la pioggia; nella seconda dovrà imparare a ballare anche con altri sotto la pioggia» anticipano gli sceneggiatori che ammettono: «”Blanca” è un pò una black comedy che ci dà la possibilità di essere un pò scorretti e questo ci piace. Bacigalupo è un pò tutti noi ed è liberante in questo periodo di politicamente corretto che ci costringe dentro certi binari».
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).


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