Tornano i voti a scuola, ecco cosa cambierà… di nuovo

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Dopo qualche anno di valutazioni come “avanzato”, “intermedio”, “in via di prima acquisizione”, a partire dalla scuola primaria torneranno i classici voti da “ottimo” a “gravemente insufficiente”.


A richiedere a gran voce questo ritorno alle origini, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Ecco di seguito cosa succederà nelle nostre scuole.

Voti a scuola: cosa cambia alle scuole medie e superiori

Anche la scuola media avrà dei cambiamenti importanti:

  • il voto in condotta potrebbe determinare la bocciatura
  • i voti alle scuole medie torneranno ad essere espressi in decimi
  • il voto in condotta, sarà riferito non più al quadrimestre, ma all’intero anno scolastico
  • con 5 in condotta, lo studente sarebbe automaticamente bocciato

Queste novità sul voto in condotta sono state introdotte per cercare di arginare azioni emerse dai fatti di cronaca degli ultimi anni come: aggressioni e bullismo nei confronti non solo di altri studenti, ma anche verso il personale scolastico. Oltre alla bocciatura sono state introdotte anche multe da 500 euro fino a 10 mila euro in caso di aggressioni contro il personale scolastico.

Anche sulla sospensione ci sono novità.

Lo studente sospeso dalle lezioni, dovrà presenziare ad una serie di attività di cittadinanza solidale, una sorta di “lavoro socialmente utile” in strutture convenzionate, non ancora definite.

Alle superiori, invece, con il voto di 6 in condotta si avrà un debito formativo in educazione civica. Come i classici debiti, questo voto dovrà essere recuperato entro il mese di settembre.

A differenza poi di quanto accade oggi, il voto in condotta sarà incisivo per l’ammissione all’esame di Stato di Maturità e sul voto finale: gli studenti che avranno 9 o 10 in condotta potrebbero poi ottenere il punteggio massimo all’esame di Maturità (ovviamente anche i voti delle materie dovranno essere alti).

Novità anche sul piano educativo del Metodo Montessori, che verrà esteso fino alle classi delle scuole medie. Ricordiamo che il Metodo Montessori dovrebbe promuovere all’indipendenza, alla creatività e alla libertà di scelta del bambino portandolo ad essere più responsabile delle proprie azioni. Detto questo, la scuola dovrebbe quindi rispettare i tempi del bambino, seguendone il suo naturale sviluppo.

Se dobbiamo dirla tutta già oggi questo metodo non viene propriamente adottato già nelle scuole dell’infanzia. Non tutte ovviamente! Diciamo che è quasi a discrezione delle educatrici che, talvolta, riportano quelle che per loro potrebbero essere criticità del tipo “Oggi vostro figlio non ha portato a termine il lavoretto che avevamo prefissato“… Come si suol dire, si predica bene, ma poi…

Voti a scuola: pro e contro

Il Fatto Quotidiano riporta le parole indignate di Cristiano Corsini, docimologo e professore associato di Pedagogia sperimentale all’Università Roma tre, per l’approvazione al Senato di tale provvedimento:

“Fino ad oggi avevamo una normativa sulla valutazione che era perfezionabile ma aveva fatto dei passi in avanti: ora la situazione peggiorerà. Questo governo sta mettendo in discussione alcuni aspetti dell’autonomia scolastica: è incredibile. Il voto è un capriccio adulto. Ciò che fa male è che si è arrivati a tutto ciò attraverso un emendamento inserito in un ddl che riguardava altro, senza alcuna discussione con il mondo della scuola. Questa è sciatteria istituzionale. […] Se Valditara manterrà gli obiettivi il danno sarà minore, tuttavia questa novità agevolerà i docenti più pigri. La libertà di valutazione, per fortuna, non è messa in discussione e i docenti potranno nella valutazione in itinere usare giudizi descrittivi”.

Non è tardato anche il commento da parte del Movimento di Cooperazione Educativa:

“I bambini vanno valorizzati e non mortificati da una logica selettiva e classista. Invitiamo i docenti a non usare il giudizio sintetico nella valutazione in itinere”.

Voi cosa ne pensate di questa ennesima riforma sul piano di valutazione scolastico?

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