Tg Riabilitazione, edizione dell’8 aprile 2020

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– DEI (AUSL TOSCANA): EPIDEMIA HA COSTRETTO A RIORGANIZZAZIONE

L’epidemia da Coronavirus con cui l’Italia si sta confrontando da oltre un mese e mezzo ha comportato e comporterà una profonda riorganizzazione sanitaria. Anche la riabilitazione ha subito delle mutazioni: ora si fa a casa. A spiegare all’agenzia di stampa Dire come questo è stato reso possibile e’ Simona Dei, direttore sanitario dell’Ausl Toscana Sud-Est.


– AGOSTONI (MONZINO): TELECARDIOLOGIA PER PAZIENTI A CASA

Le patologie del cuore non si fermano ai tempi del Coronavirus. La pandemia ha costretto gli ospedali, soprattutto nelle zone d’Italia più colpite, a rimodulare l’offerta. Non fa eccezione l’attività di riabilitazione cardiologica, come racconta all’agenzia Dire Piergiuseppe Agostoni, professore presso l’Università degli Studi di Milano e Responsabile dell’Unità Operativa Scompenso e Cardiologia Clinica presso il Centro Cardiologico Monzino: “La riabilitazione si svolge a casa, ma non deve essere ad alto impatto perché anche lì l’aria può presentare un inquinamento virale. Tutti i pazienti comunque sono seguiti dal reparto di telecardiologia e i protocolli prevedono di eseguire un’attività modesta ma continua”.

– SANTA LUCIA: DISTURBI DEAMBULAZIONE INTERVENIRE ENTRO I 2 ANNI

Uno studio coordinato dalla Fondazione Santa Lucia Irccs ha compiuto un passo importante nella possibilità di intervento precoce attraverso la Neuroriabilitazione di disturbi della deambulazione nei bambini, come quelli della Paralisi Cerebrale Infantile. Ora infatti è possibile individuare il rischio di disturbi della deambulazione molto prima che il bambino inizi a camminare, potendo quindi intervenire tempestivamente già nei primi mesi di vita e all’interno della finestra temporale di 24 mesi individuata per l’apprendimento di pattern motori corretti.

– TEL.TE.C, PIATTAFORMA PER SEGUIRE DA REMOTO PAZIENTI FRAGILI

Si chiama Teltec ed è un avanzato sistema di monitoraggio dei pazienti affetti da malattie croniche e degenerative che consente al medico di famiglia, grazie a una applicazione che gira su tablet e a un sistema di sensori bluetooth, di controllare a distanza, in tempo reale, i parametri vitali dei malati, senza recarsi a casa del paziente. Si tratta di un progetto della Regione Toscana che coinvolge l’Azienda Usl Toscana nord ovest e il Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa, pensato per tenere sotto controllo la salute delle persone anziane. Avviato in via sperimentale da alcune settimane, il sistema Teltec è già utilizzato da una decina di pazienti positivi al coronavirus.

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