Tg Politico Parlamentare, edizione del 7 settembre 2020

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TAGLIO DEI PARLAMENTARI, IL PD SI DIVIDE

Al governo si’, ma non a tutti i costi. Mentre si rincorrono le voci di un rimpasto nell’esecutivo, il Partito democratico chiarisce il profilo del suo impegno. “Al governo ci stiamo se fa cose utili”, dice il segretario Nicola Zingaretti, parlando alla direzione nazionale del partito. Le cose potrebbero cambiare solo se la situazione del Paese peggiorasse e molti nodi nell’azione dell’esecutivo restassero aperti. Il Pd intanto si appresta a sostenere il si’ al referendum sul taglio dei parlamentari. Una scelta sofferta, che vede molte voci contrarie anche al Nazareno. “Se vincesse il no, il governo non cadrebbe”, dice Zingaretti, che tuttavia ribadisce l’impegno del Pd a mantenere la parola data agli alleati Cinque Stelle.

GIORNI DECISIVI PER BELUSCONI

Sono ore di apprensione per la salute di Silvio Berlusconi, contagiato da coronavirus. Berlusconi, ricoverato al San Raffaele, e’ sottoposto a terapia antivirale ed e’ monitorato costantemente. Intanto si apprende che anche la figlia maggiore, Marina, e’ positiva al Covid ma sta bene e lavora regolarmente, seppur in isolamento. Per l’ex presidente del Consiglio i prossimi giorni saranno decisivi per capire l’evoluzione della polmonite. Il medico personale Alberto Zangrillo parla di “decorso regolare e paziente tranquillo”.

SI RIACCENDE LO SCONTRO SUI MIGRANTI

Si riaccende il dibattito sugli sbarchi dopo i dati diffusi questa mattina dal Ministero dell’Interno: sono quasi 20mila i migranti approdati sulle coste italiane da inizio 2020. Lo scorso anno, nello stesso periodo, erano stati 5.683 mentre nel 2018 furono 20.301, un dato di poco superiore a quello attuale. E’ la Tunisia la nazione da cui si arriva maggiormente, seguono Bangladesh e Costa d’Avorio. Per l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini si tratta della prova dell’incapacita’ del governo. Da quando al Viminale non c’e’ piu’ lui – fa notare Salvini – gli arrivi sono quadruplicati.

LIBANO, IL PREMIER CONTE DOMANI A BEIRUT

L’Ambasciata d’Italia in Libano annuncia la visita a Beirut del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier partira’ stasera per il Paese dei Cedri a poco piu’ di un mese dalla devastante esplosione nel porto della capitale che provoco’ quasi 200 morti e migliaia di feriti. Oltre agli incontri istituzionali, Conte si rechera’ nel luogo dell’esplosione e salira’ a bordo della nave della Marina militare italiana San Giusto, ormeggiata nel porto di Beirut. Il premier visitera’ infine l’ospedale militare italiano presso l’Universita’ di Hadath.

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