Storica vittoria per i diritti indigeni: l’Oklahoma orientale rimane una riserva dei nativi americani

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Storica vittoria per i nativi americani: buona parte dell’Oklahoma orientale, compresa la maggior parte di Tulsa, rimane una riserva indiana per quanto riguarda la giurisdizione del sistema penale. A deciderlo è stata la Corte suprema americana.


La conseguenza più importante di questa decisione è che, sulla base delle leggi americane, le autorità statali non potranno più perseguire i reati commessi dai nativi americani nella regione, sui quali avranno giurisdizione solo le autorità federali. ‘In una monumentale, storica vittoria della sovranità tribale e del Paese indiano in senso lato, la Corte suprema si è pronunciata in un favore della nazione Muscogee (Creek), scrivono i media indigeni.

“Questo è un giorno storico, ha dichiarato David Hill, capo principale del Muscogee (Creek): È fantastico. Non è mai troppo tardi per sistemare le cose”.

Today the US Supreme Court effectively ruled a portion of Oklahoma is indeed Indian Territory. It is a great day to be indigenous.

Read more in our Medium article written by Indigenous Environmental Network's Ashley McCray. #LandBack

https://t.co/71QVDEGSgd

— Indigenous Environmental Network (@IENearth) July 10, 2020

Dopo anni di battaglie tra accordi non rispettati e terre ancestrali completamente depauperate e distrutte, adesso finalmente i nativi americani vincono sul governo degli Stati Uniti. Intorno al 1930, l’Oklahoma era stata concessa al Creek, ma il governo non aveva rispettato le promesse costringendo i nativi alla ricollocazione forzata dalle loro case.

La decisione della Corte Suprema è stata presa a seguito del caso di Jimcy McGirt, un nativo americano della tribù Muscogee accusato dalle autorità statali dell’Oklahoma di abusi sessuali su un minore. McGirt aveva fatto ricorso sostenendo che doveva essere perseguito dalle autorità federali, visto che i presunti fatti era avvenuti all’interno del territorio della sua tribù. È vero, ha stabilito la Corte Suprema, visto che il Congresso non ha mai formalmente revocato la sovranità dei Muscogee sul territorio, che copre circa metà dello stato e in cui vivono quasi 2 milioni di persone, soltanto il 10 per cento delle quali è di origini native.

Thanks for getting it together, United States Supreme Court. Time to change the map back!#landback2020 #treatyrights

Pubblicato da Missing and Murdered Indigenous Women USA su Giovedì 9 luglio 2020

La Corte Suprema, quindi con 5 voti contro 4 ha votato a favore dei nativi Muscogee erano una tribù originariamente insidiata nei territori che ora corrispondono al Tennessee, all’Alabama e alla Georgia, più a est rispetto all’Oklahoma.

Fonte: Indigenous Rising Media/New York Time

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