Sergio “RaiPlay è la casa digitale sicura degli italiani”

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Tempo di Lettura: 4 minuti ROMA (ITALPRESS) – C’era una volta “mamma Rai” e quello che diceva lei non si discuteva perchè, appunto, lo aveva detto lei. Oggi, in una società sempre più tecnologica e digitalizzata, c’è ancora ma con qualcosa in più: RaiPlay, una piattaforma che, per l’amministratore delegato Roberto Sergio, “è diventata un punto di riferimento centrale per […]

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ROMA (ITALPRESS) – C’era una volta “mamma Rai” e quello che diceva lei non si discuteva perchè, appunto, lo aveva detto lei. Oggi, in una società sempre più tecnologica e digitalizzata, c’è ancora ma con qualcosa in più: RaiPlay, una piattaforma che, per l’amministratore delegato Roberto Sergio, “è diventata un punto di riferimento centrale per i consumi di contenuti digitali e sta prendendo quel ruolo rassicurante ed esaustivo che, per anni, ha avuto ‘mamma Raì”. Insomma, “RaiPlay è affidabile, seria e sicura. E’ la casa digitale degli italiani”. I numeri snocciolati dalla direttrice Elena Capparelli sembrano dargli ragione: “Nei primi nove mesi del 2023 abbiamo registrato un +40% di utenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e cresce il target degli under 35. A oggi abbiamo 24 milioni e 300mila utenti registrati. RaiPlay è una piattaforma sempre più forte e credibile che sfida il mercato con i valori del servizio pubblico. Abbiamo un campo da gioco unico e una squadra che può contribuire a un successo sempre più grande”.
La squadra di cui parla Capparelli, dal direttore della Distribuzione Stefano Coletta a quello di Rai Documentari Fabrizio Zappi, dalla direttrice di Radio2 Simona Sala al dg della Rai Giampaolo Rossi, solo per citarne alcuni, stamattina erano appunto tutti schierati in prima fila nella sala A della sede di RadioRai di via Asiago per presentare, con il direttore Maurizio Imbriale, l’offerta della Direzione Contenuti Digitali e Transmediali. Un’offerta che comprende prodotti che, spiega Imbriale, “nascono digitali ma sono in grado di vivere anche sugli altri media perchè in grado di incuriosire tutti i tipi di pubblico. Non dobbiamo solo intercettare i giovani con linguaggi diversi perciò questi prodotti avranno un approdo naturale su RaiPlay ma anche un modello distributivo che in seguito, con una diversa declinazione, coinvolgerà le reti generaliste e specializzate”.
In questo modo, aggiunge Imbriale, “la sperimentazione di nuovi format diventa un circolo virtuoso, dalla piattaforma non lineare alla programmazione televisiva sia generalista sia specializzata che permette, da un lato, una ottimizzazione dei costi e, dall’altro, un rinnovamento dei linguaggi destinato nel tempo a innervare e rivitalizzare il Servizio Pubblico”. L’offerta per questi ultimi mesi dell’anno si concentra, in particolare, sugli aspetti relazionali e sociali del mondo giovanile perchè sono comunque sempre loro, i giovani, il pubblico da recuperare. C’è un pò di tutto: dal racconto generazionale alla real comedy, dalla docu-serie all’intrattenimento in chiave surreale, senza dimenticare temi cari alle nuove generazioni come l’inclusione e la transizione ecologica e digitale. Valerio Lundini, ad esempio, proporrà “Faccende complicate”, un viaggio in giro per l’Italia per intervistare e raccontare storie che ci riguardano tutti da vicino e in cui Lundini sarà testimone di tutte le “faccende complicate” che coinvolgono gli italiani: dalle liti di condominio alle disavventure di turisti nelle periferie delle grandi città. Dopo RaiPlay, anticipa Coletta, “nella primavera 2024 il programma arriverà nell’access prime time di Rai3”.
Grazie alla fruttuosa collaborazione con Rai Documentari arrivano “Le Città del futuro”, “quattro puntate da 26 minuti – spiega Fabrizio Zappi – per indagare sull’impatto del cambiamento climatico nelle metropoli e su come i centri urbani dovranno cambiare per trasformarsi da parte attiva del cambiamento climatico in fonti di soluzioni. I primi quattro episodi sono dedicati alle principali tematiche connesse al concetto di città: Energia, Spreco, Inquinamento, Mobilità”; e il sequel di “Drugs”, la serie che “descrive le patologie legate a dipendenze da sostanze o da comportamenti compulsivi e vuole raggiungere e informare un pubblico soprattutto giovanile”. Stavolta il racconto darà maggiore rilievo ai disturbi comportamentali più nuovi e inediti e sempre più spesso in cronaca. Si parlerà quindi, tra i tanti temi, di dipendenza da cibo, dating compulsivo, abuso di farmaci antistress, dipendenza da cyber sex via rete e, hikikomori da post covid.
A proposito di serie, ecco anche i sequel di “Confusi”, real comedy che prova a raccontare i ventenni di oggi con un taglio ironico e divertente e un linguaggio veloce e contaminato dai social network; e di “Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera”, la serie che racconta dall’interno il complesso mondo della danza classica, avvicinando i più giovani alla disciplina e facendo diventare i protagonisti modelli positivi da seguire. Dalla danza alla musica, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi racconterà in “Voci fuori dal coro” alcune figure femminili che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica, addirittura cambiandola, da Fanny Mendelssohn a Nannerl Mozart, da Maria Callas a Bjork e Ildegarda di Bingen. Tutt’altra musica, è il caso di dirlo, con “L’anno del rap, l’anno di Napoli”, programma con Ema Stockolma che fotografa il momento che il genere sta vivendo oggi, dalla suggestiva venue di Piazza Ciro Esposito a Scampia, sede dell’evento dell’anno dedicato al rap nella sua essenza: il Red Bull 64 Bars Live. Il programma da RaiPLay approderà poi nella seconda serata di Rai2. Rimanendo nel campo degli eventi, il 3 prossimo 3 dicembre appuntamento con “Lillo e Greg 610 da vent’anni”, serata di festa che, nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, celebrerà il ventesimo anniversario di 610, il programma cult di Lillo e Greg con Carolina Di Domenico.
Sul palco di “Listen to me – Ascoltami” saliranno, invece, persone comuni o volti noti del mondo dello spettacolo o dello sport che, in cinque minuti ciascuno, racconteranno una storia inedita e densa di autenticità. La loro narrazione può essere fatta di parole, ma anche di silenzi, di gestualità, di musica o danza. Ancora serie poi, con “Oltre il cielo”, docu-serie per raccontare le fasi del recupero, in carcere e in comunità, di alcuni giovani coinvolti in storie di varia criminalità; e con “YOLO – You Only Love Once”, la “branded serie” che racconta la generazione dei Millennials, nelle sue gioie e difficoltà lavorative, sentimentali ed esistenziali, già presentata in anteprima all’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel nuovo spazio “Brand come Autori”, nato dalla collaborazione delle Giornate degli Autori con QMI.
C’è spazio, naturalmente, anche per le nuove tecnologie con “Touch – Il futuro a portata di mano” il magazine settimanale dedicato a tutto ciò che fa cambiamento: digitale, ecologico, sociale; e con “SkillZ” con Martina Socrate, influencer da un milione e seicentomila followers, che ci guida nei mondi della musica, dei videogiochi, del giornalismo o della moda per farci scoprire, con un linguaggio efficace e coinvolgente, una o più competenze (hard, soft e/o trasversali) necessarie per i lavori del futuro. Completano l’offerta “La Conferenza Stampa” (l’incontro di 350 ragazzi tra i 14 e i 20 anni che, giornalisti per un giorno, incalzeranno grandi personaggi dello spettacolo, dello sport e del giornalismo con le loro domande); “Pillole contro la disinformazione” (filmati pubblicati su RaiPlay e trasmessi sulle reti Rai per promuovere lo sviluppo del pensiero critico); “I mestieri di Mirko” (per continuare a riscoprire con Mirko Matteucci i mestieri che hanno reso l’Italia il paese della grande tradizione artigianale con dieci episodi dedicati alla Sicilia); “Play Books” (il programma per gli innamorati di libri fatto da innamorati di libri); e “Parti da qui” (format itinerante per mettere a confronto i ragazzi delle scuole con personaggi noti sui temi a loro più cari).


foto: ufficio stampa Rai

(ITALPRESS).

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