Scaroni “Vogliamo qualificarci in Champions, meglio se da primi”

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MILANO (ITALPRESS) – Per Paolo Scaroni non c’è un momento migliore per essere milanisti, “perchè otteniamo dei buoni risultati e giochiamo un calcio divertente. Anzi, farei come nel basket: bisognerebbe impedire di passare la palla all’indietro una volta passata la metà campo, noi lo facciamo pochissime volte”. Ospite di “Tutti Convocati” su Radio24, il presidente rossonero non può che essere entusiasta dell’avvio di campionato che vede la banda Pioli al secondo posto, a -2 dal Napoli capolista. Solo un pari con la Juve e poi tutte vittorie, per una squadra che, da Tonali a Hernandez passando per lo stesso tecnico rossonero, non si nasconde più e parla di scudetto. “E’ vero che bisogna inseguire i sogni e ho registrato con piacere che allenatore e giocatori hanno grandi ambizioni. Ma sono un uomo di business e nel budget di quest’anno abbiamo scritto ‘qualificazione per la Champions Leaguè. Ma se lo facciamo da primi della serie A, ancora meglio…Stiamo vivendo un momento magico, e speriamo che continui, perchè c’è una perfetta unione d’intenti fra Gazidis, Maldini, Pioli: tutti la pensano allo stesso modo e trasmettono segnali positivi alla squadra e anche in campo si vede che questi ragazzi hanno un’altra squadra dietro”. Come citato dallo stesso Scaroni, uno dei punti di forza di questo Milan è in panchina. “Sotto la guida sicura di Pioli, il Milan sta facendo progressi ogni giorno. Quello che mi piace di più di lui è che non si lamenta mai, trova sempre la soluzione giusta per affrontare la partita. E’ una persona di qualità”. E anche Maldini, dopo essere stato una leggenda da calciatore, si sta affermando dietro la scrivania. “Oggi è molto più dirigente di uno-due anni fa, ha intrapreso un percorso di approfondimento e maturazione e oggi è diventato un dirigente molto migliore di quello che era all’inizio ma il suo percorso continua”. E ambizioni da dirigente una volta che avrà smesso le ha anche Ibrahimovic: “La testa ce l’ha, se avrà voglia, avrà tutti i mezzi per farlo”. A livello tecnico, poi, anche un addio pesante come quello di Donnarumma è stato digerito. “Ogni club ha il diritto di fare le sue scelte, noi siamo contenti della nostra e spero lui della sua. Donnarumma è un grande portiere e ha dato un grande contributo al Milan, poi ha deciso di cambiare aria uscendo dalla sua comfort zone ed è stata una scelta coraggiosa. Gli auguro il bene e non ho alcuna acredine nei suoi confronti e mi auguro che anche il pubblico di San Siro lo accolga con simpatia”, il riferimento alla gara di stasera in Nations League. Ma se dal campo arrivano grandi soddisfazioni, a livello economico il Milan soffre come tanti altri club. E se è vero che “il progetto della Superlega è superato, restano i problemi che hanno portato a pensare la Superlega. Si deve trovare una soluzione, spero d’intesa con la Uefa, perchè non si possono avere i grandi club europei che perdono sistematicamente”. Diventa sempre più urgente avere uno stadio nuovo e di proprietà. “Sono contento che Sala sia stato riconfermato sindaco perchè ripartirà a tutta velocità il progetto dello stadio, che è una delle condizioni chiave perchè il Milan e tutte le squadre italiane possano riprendere un cammino virtuoso. Senza stadi, la serie A è destinata a scendere anzichè salire. Non si possono avere le stesse ambizioni se non si hanno gli stessi mezzi degli altri e lo stadio è uno di questi: in Champions ci confrontiamo con club che incassano più di 100 milioni dallo stadio, noi 35, così è inutile sperare di fare grandi cose”. E se stadio sarà, sarà nuovo, no alla ristrutturazione di San Siro: “Non riesco a capire come si possa pensare di farla in un impianto dove si gioca due volte alla settimana, imporrebbe per lunghi periodi di giocare in un altro stadio che non esiste”.
(ITALPRESS).


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