Sanremo, Mei e Voci per la Libertà approvano le sagome di Zaki

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BOLOGNA – Giordano Sangiorgi, patron del Meeting degli Indipendenti (Mei) e Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà, “appoggiano pienamente la proposta” di Amnesty International Italia di far sedere le sagome di cartone di Patrick Zaki come pubblico alla prossima edizione del festival di Sanremo e sottolineano “l’importanza della musica come strumento universale per diffondere la difesa dei diritti umani”. Non sono bastate 12 ore di musica live (seppur in streaming), 200 partecipanti e decine di migliaia di visualizzazioni seppur in streaming: per gli organizzatori della maratona musicale di ieri dedicata all’attivista egiziano Zaki “la mobilitazione non si ferma”.


E così, Sangiorgi e Lionello lodano l’idea di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia che su Twitter ha proposto di far sedere, vista la mancanza di pubblico, Patrick Zaki nella platea dell’Ariston. O meglio, il cartonato di Zaki realizzato dall’illustratore Gianluca Costantini e che in queste settimane sta arrivando in tantissimi luoghi pubblici, tra biblioteche, municipi e perfino Camere del lavoro, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda di Zaki. “Il mondo della musica, nonostante questo difficilissimo momento che sta vivendo a causa della pandemia, ha risposto in modo incredibile all’appello per chiedere la libertà di Patrick Zaki, il successo della maratona ne è una grande testimonianza- dicono commentando l’evento di ieri- non intendiamo però fermarci e continueremo attraverso i nostri festival ad impegnarci in questo senso. Vorremo davvero che il prossimo evento intanto fosse una grande festa, un enorme concerto per festeggiare la libertà di Patrick Zaki”.

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