Sanremo, Amadeus “Giovani di grandissimo talento”

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Tempo di Lettura: 3 minuti SANREMO (ITALPRESS) – “Diamo noi stessi per arrivare all’Ariston, ci stiamo divertendo ed è già una soddisfazione essere arrivati qua dove siamo compresi e rispettati”. Vale LP, artista che stasera al Casino di Sanremo cercherà di conquistare uno dei 3 pass per il Festival di Sanremo 2024, parla a nome di tutti i 12 finalisti […]

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SANREMO (ITALPRESS) – “Diamo noi stessi per arrivare all’Ariston, ci stiamo divertendo ed è già una soddisfazione essere arrivati qua dove siamo compresi e rispettati”. Vale LP, artista che stasera al Casino di Sanremo cercherà di conquistare uno dei 3 pass per il Festival di Sanremo 2024, parla a nome di tutti i 12 finalisti di Sanremo Giovani. L’evento in onda su Raiuno è il primo appuntamento ufficiale della corsa verso il 6 febbraio, giorno in cui Amadeus darà il via al suo quinto Festival consecutivo. “L’ultimo? Godiamoci questo Festival e facciamo in modo che mi riesca bene e poi ne parleremo”, ha detto proprio il direttore artistico e conduttore che non si è sottratto alle domande che, a onore del vero, hanno riguardato per la maggior parte l’evento di febbraio e non la finale di questa sera. “Stasera ci saranno le 12 esibizioni dei giovani, i 27 big sveleranno i titoli delle loro canzoni e saranno presentati con una breve clip sulla loro carriera. Con Amadeus ci saranno anche i conduttori del Prima Festival, Paola e Chiara che presenteranno il loro nuovo singolo, e i due inviati speciali del programma, Mattia Stanga e Daniele Cabras”, ha riassunto Federica Lentini, vicedirettrice della direzione Intrattenimento Prime Time.
“Questi 12 finalisti sono stati selezionati tra oltre 1200 giovani tra Sanremo Giovani e Area Sanremo: hanno tutti e 12 un grandissimo talento e le loro canzoni sono belle. La scelta della commissione sarà difficile” ha affermato Amadeus chiarendo, dopo aver citato i casi di Big Mama e Mininni chiamati tra i big pur essendo stati sempre “bocciati” tra i giovani, “che non c’è l’obbligo di passare a Sanremo Giovani prima di andare tra i big. Spero che chi arrivi dopo di me mantenga questa regola”. Poi è tutta un’anticipazione di ciò che verrà: dai temi delle canzoni dei Big (“C’è tutto: amore, sentimento, attualità, storie come dei film, può esserci una protesta e qualcosa di autobiografico”), ai 30 artisti in gara.
“Avrei voluto portarne di più: per arrivare ai 27 non ci ho dormito diverse notti. I promossi tra i giovani saranno solo 3, fosse dipeso da me ne avrei portati anche 5”, ha ammesso chiarendo che le serate non finiranno mai prima delle 2 del mattino nonostante non siano contemplati superospiti “che sono i miei 27 big in gara”. Ci saranno, però, alcune modifiche sostanziali nell’economia dei 5 appuntamenti dell’Ariston: la prima serata si ascolteranno tutte le 30 canzoni (“Così saranno tutte disponibili per l’ascolto immediato”), nella seconda e nella terza si esibiranno 15 volta e chi non canta presenta i colleghi sul palco. “Mi è sembrato un modo di consegnare in toto alla musica al Festival di Sanremo”, ha spiegato il direttore artistico. Altra novità riguarda le classifiche che fino alla finale saranno riferite alle singole serate: durante la prima e la quarta sarà resa nota la top ten, nella la seconda e la terza la top five. “Sono all’inizio della serata finale leggerò la classifica completa che i telespettatori potranno rivoluzionare col televoto”, ha spiegato Amadeus anticipando che all’Ariston si parlerà di lotta contro i femminicidi (“E’ un tema su cui sensibilizzare e credo che Sanremo sia la vetrina giusta per far sì che venga preso in considerazione”) e non ci saranno veti social, nonostante le polemiche dello scorso anno sulla pubblicità a Instagram. “Instagram non ha bisogno di pubblicità. I social esistono e se uno vuole togliere i social da Sanremo vuol dire che non vuole essere al passo con i tempi”, ha commentato. Del resto, come ha fatto notare, le polemiche fanno parte del Festival: “Sanremo è come la finale del Campionato del Mondo, le polemiche ne fanno parte. Pippo Baudo, che considero il più grande direttore artistico del Festival e a cui ho chiesto consiglio, mi ha detto: “Se non ci saranno polemiche vuol dire che stai facendo un festival di m…”. Poi Fiorello dice che sono uno swiffer delle polemiche: io non le vorrei, ma arrivano. Però ho un carattere molto impermeabile, vado dritto al mio obiettivo e al centro del Festival non ci sono io, ma la musica”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS)


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