Roma a Bergamo, Mourinho “Non firmo per il pari”

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ROMA (ITALPRESS) – Smalling sì, Ibanez forse. Josè Mourinho ribalta le sensazioni del post Roma-Spezia alla vigilia della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. L’ex Manchester United lunedì è uscito nel secondo tempo a causa di un fastidio all’adduttore, il brasiliano era rimasto in campo nonostante un problemino fisico. Mourinho spera di averli entrambi contro gli uomini di Gasperini, in un anticipo della diciottesima giornata di Serie A che può riaprire o chiudere il discorso quarto posto per i giallorossi: “Smalling è recuperato ed è in condizioni di giocare senza problemi, Ibanez così e così. Domani possiamo vincere, abbiamo giocatori bravi e uno spirito di squadra fantastico. A Bergamo andiamo lì per vincere, non firmo per il pareggio”, assicura il tecnico portoghese che ritrova dopo la squalifica Nicolò Zaniolo, che cerca il primo gol stagionale in campionato: “Sono contento di come sta giocando – dice Mourinho – Le statistiche non sono quelle che ci si potrebbe aspettare, ma i gol arriveranno e non sono preoccupato. Sono fiducioso, giocherà titolare”. L’azzurro affiancherà Abraham in attacco mentre a centrocampo spazio a Veretout, Cristante e Mkhitaryan con Karsdorp e Vina ai lati.
Dopo la vittoria sullo Spezia per 2-0, il tecnico torna a chiedere un salto di qualità ai suoi: “Abbiamo sofferto perchè abbiamo perso troppo facilmente la palla – spiega -. Dobbiamo concentrarci su di noi e non su chi gioca sulla trequarti avversaria, non possiamo perdere palla facilmente e dobbiamo avere più sicurezza. Abbiamo lavorato su questo”. Sarà più difficile contro un’Atalanta che vuole tenere il passo dell’Inter nei piani alti della classifica: “Ho lasciato l’Italia con loro a metà classifica e li ritrovo in Champions League e in lotta per lo Scudetto”, scherza Mourinho che esprime “rispetto e ammirazione” per il lavoro di Gasperini. Poi la conclusione, con un riferimento al mercato: “C’è una differenza fondamentale tra Roma e Atalanta: io lavoro da 6 mesi, Gasperini da 6 anni, io ho avuto una finestra di mercato, lui ne ha avute sei”.
(ITALPRESS).


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