Riposto, “Il Porto di Giaffa: audaci riflessioni tra amici. Tributo a Franco Battiato”

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Oggi, alle 19.30 nella chiesa “Carmine” di Riposto si terrà “Il Porto di Giaffa: audaci riflessioni tra amici. Tributo a Franco Battiato”. In questo primo incontro (il secondo, infatti, sarà il 18 giugno), partendo dal testo della canzone “La Cura”, non si terranno mere relazioni sull’argomento, ma si snoccioleranno “audaci riflessioni tra amici” (come lo stesso Battiato scrive tra le parole della canzone “Testamento”).


Franco Battiato

“From cure to care”: sono tante le “cure” oggi a nostra disposizione e a riflettere sull’argomento ci saranno: il vescovo della Diocesi di Acireale Mons. Raspanti, vicepresidente della CEI e presidente della CESi, il sac. dott. Daniele Raciti, bioeticista, il dott. Rito Sciacca, pediatra e bioeticista, la dott.ssa Graziella Santoro, musicoterapeuta e psicoterapeuta. Saranno presenti anche l’attore Pietro Redi, l’artista Giuseppe Patanè, con le sue opere illustrate dalla critica d’arte Carmen Bellalba, ed interverranno anche, tra gli amici, Luca Madonia e Carmen Consoli, oltre a coloro che hanno conosciuto personalmente l’artista raccontando aneddoti simpatici della fanciullezza vissuta a “Scariceddu”, quartiere antico di Riposto.

Don Daniele Raciti

“Questo primo incontro organizzato dall’Istituto diocesano di teologia e dalla Diocesi di Acireale, si terrà doverosamente all’interno di questa chiesa “Carmine” – commenta il parroco don Daniele – dove Francesco Battiato è stato battezzato, è cresciuto, ha giocato nella squadra di calcio parrocchiale “San Luigi” e ha cominciato a suonare le sue prime note: abitando di fronte alla chiesa, non avendo possibilità di suonare in casa un pianoforte, la madre Grazia chiese al parroco del tempo di fare suonare l’organetto della chiesa al figlio Francesco, organo che oggi c’è ancora ma che purtroppo dovrebbe essere restaurato e sarebbe bello farlo proprio in memoria di Franco Battiato. Il nostro è un tributo inizio di altri, un omaggio che avrei voluto fare in vita al Maestro Franco Battiato ma poi la situazione precipitò improvvisamente. Il porto di Giaffa è biblico ma è una metafora perchè al <<porto>> approdano tante culture diverse, è un luogo di confronto, e quando si riparte dal porto lo si fa arricchiti. Credo che sia questo lo spirito di un omaggio che avrebbe voluto Franco Battiato, un momento per riflettere e confrontarsi, che non si esaurisce in un solo incontro ma diventa un punto di partenza”.- conclude Don Daniele Raciti.

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