Rinnovato l’integrativo nel gruppo Menarini per il triennio 2024-2026

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Tempo di Lettura: 2 minuti ROMA (ITALPRESS) – Scaduto il 31 dicembre 2022 e prorogato nel 2023, è stato sottoscritto, tra le organizzazioni sindacali di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le rappresentanze aziendali del gruppo Menarini, l’accordo integrativo per il triennio 2024-2026. L’intesa interessa circa 3100 lavoratori che operano in circa 20 aziende sparse nel territorio nazionale. […]

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ROMA (ITALPRESS) – Scaduto il 31 dicembre 2022 e prorogato nel 2023, è stato sottoscritto, tra le organizzazioni sindacali di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le rappresentanze aziendali del gruppo Menarini, l’accordo integrativo per il triennio 2024-2026. L’intesa interessa circa 3100 lavoratori che operano in circa 20 aziende sparse nel territorio nazionale. Ricordiamo che Menarini è il Gruppo farmaceutico leader in Italia e la sua filiera va dalla ricerca alla produzione fino alla commercializzazione dei farmaci.
Confermato l’impianto economico che si basa sui macro-obiettivi di redditività (49%) e produttività (51%) con una cifra lorda rivalutata di 40 euro per ogni anno di vigenza contrattuale ed esattamente: 1360 € per il 2024; 1400 per il 2025; 1440 per il 2026.
Inoltre è stato definito che i trattamenti relativi al premio e al welfare aziendali saranno erogati anche al personale in somministrazione.
Sul welfare di produttività le parti hanno concordato la possibilità di convertire, su richiesta del lavoratore, del Premio in welfare nelle misure fisse di 500€, 900€ o tutto il premio, e più specificamente in servizi come istruzione, assistenza anziani o non autosufficienti, ricreativi, buoni spesa e carburanti, abbonamenti al trasporto pubblico, Fonchim (fondo integrativo previdenziale di categoria). A tali importi l’azienda sommerà rispettivamente una quota del 7% (500€), 10% (900€) e 12 % (tutto il premio). Per chi vuole versare interamente il premio al fondo Fonchim la percentuale sale al 16%.
Confermata l’iscrizione al fondo sanitario di categoria, Faschim, per l’intero nucleo familiare, interamente a carico dell’azienda. Sul sostegno alla maternità, per chi ha uno o più figli al nido e che ha optato per la conversione totale in premio l’azienda porterà la quota aggiuntiva dal 12 al 30%. Analogo trattamento per i cargiver di familiari o conviventi che necessitano di assistenza quotidiana.
Sul welfare aziendale, è aumentata la quota di flexible benefit incrementata di 30 € per i livelli A e B e 50 € per tutti gli altri. Infine, l’azienda sosterrà una copertura assicurativa infortuni extra professionali che ha un valore di oltre 40 euro a lavoratore. Nell’intesa si evincono le strategie industriali del Gruppo e le modalità per accrescere le relazioni sindacali, in linea con quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro dell’industria Chimica-Farmaceutica. Inoltre, nell’intesa sono contenuti aggiornamenti normativi per capitoli importanti quali: la salute, sicurezza e ambiente con la conferma della realizzazione della giornata nazionale dedicata a questo tema; formazione, il part time; l’anticipo del Tfr; le visite mediche specialistiche con permessi retribuiti; la diversità e la violenza di genere; il congedo parentale ad ore; le ferie solidali e lo smart working; la conferma di un importante spazio di intervento nella gestione alla RSU coadiuvate dalle organizzazioni sindacali territoriali.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS)

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