Ribaltone del Consiglio di Stato, tornano Grillo e Nero d’Avola solo Doc Sicilia

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di Luigi Salvo
L’utilizzo del nome Grillo e Nero d’Avola solo sulle bottiglie targate Doc Sicilia si arricchisce di un ulteriore colpo di scena, il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere l’efficacia della sentenza di primo grado del Tar del Lazio del 6 novembre 2019 che aveva parzialmente annullato le modifiche ai disciplinari della IGT Terre Siciliane. La decisione del Tar del Lazio era riferita sia al divieto di uso in etichetta dei nomi delle uve Nero d’Avola e Grillo nell’Igt Terre Siciliane, sia alla modifica delle rese per ettaro delle due varietà, chiedendo il ripristino di tali modifiche ai disciplinari.


Avverso tale sentenza hanno proposto ricorso in appello, al Consiglio di Stato, il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, l’Associazione vitivinicoltori IGT Terre Siciliane, la Regione Siciliana ed il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, richiedendo la riforma della sentenza del Tar Lazio e nelle more la sospensione dell’efficacia di tale sentenza.

Nell’udienza per decidere sulla richiesta di sospensione del 27 febbraio il Consiglio di Stato ha sospeso l’efficacia della sentenza di primo grado, per garantire ai vitivinicoltori siciliani, nelle more del giudizio, il mantenimento della disciplina di valorizzazione dei vitigni Nero d’Avola e Grillo introdotta nel 2017, disciplina che opera ormai dal 2017 e che ha favorito la crescente valorizzazione di tali vitigni e vini, con il consenso della grande maggioranza dei produttori.

Da Cibo Vino

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