Report della commissione Sanità del 6 novembre – seduta mattina e pomeriggio
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Cristina Rossi
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06/11/2020
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c.rossi@agenziadire.com
L’aggiornamento sullo stato della gestione dei rifiuti da parte del direttore Aass, Raoul Chiaruzzi, è stato al centro della prima parte dei lavori della Commissione consiliare permanente riunita oggi a Palazzo Pubblico
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L’aggiornamento sullo stato della gestione dei rifiuti da parte del direttore Aass, Raoul Chiaruzzi, è stato al centro della prima parte dei lavori della Commissione consiliare permanente riunita oggi a Palazzo Pubblico.
Al termine del dibattito, in apertura dei lavori pomeridiani, è stato approvato in Aula un Ordine del giorno sottoscritto dai gruppi di maggioranza (votato a maggioranza) per confermare le linee di indirizzo date nelle precedenti commissioni sul medesimo argomento, ovvero “la strategia della gestione interna dei rifiuti organici e la validità degli obiettivi individuati nei propri precedenti Odg, procedendo con le attività pianificate, progettate e programmate per il raggiungimento degli stessi con l’aggiornamento della calendarizzazione degli interventi indicati”. La Commissione quindi “dà mandato al direttore Aass di redigere il quadro economico completo e di dettaglio dei costi di gestione e dei benefici economici del sistema progettato e la realizzazione degli impianti per consentire il trattamento dei rifiuti organici in territorio; di attuare forti azioni di informazione e sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza e procedere agli accordi con Consorzi o Aziende private per la valorizzare dei rifiuti differenziati raccolti”.
L’Odg, anche se sottoscritto dalla maggioranza, sintetizza le richieste emerse nel corso del dibattito, avanzate a livello bipartisan, per avere da parte di Aass maggiori informazioni sui costi e sulle prospettive del passaggio su tutto il territorio al sistema di raccolta per isole ecologiche e alla dismissione del sistema porta-a-porta nei Castelli in cui era stato avviato.
Da un lato infatti, ci sono i consiglieri Selva e Zanotti di Libera che stigmatizzano la scelta di abbandonare il progetto di estendere il porta-a-porta in favore del sistema delle isole ecologiche “senza la consapevolezza di quello che comporterà a livello di costi e di organizzazione”; dall’altro i consiglieri di maggioranza di Rete, Dml e Npr sostengono che prima di prendere una decisione definitiva sia necessario avere un’analisi più dettagliata dei costi previsti per l’acquisto di nuovi mezzi, nuovo fabbisogno e degli stessi cassonetti (si prevedono dalle 260 alle 300 isole ecologiche su tutto il territorio). “Non ci sono state scelte improvvisate- sottolinea invece Gian Carlo Venturini, Pdcs- ma ponderate sui dati forniti dall’azienda dopo la relazione di agosto che evidenziava problematiche sull’intercettazione dell’umido e su aspetti del porta a porta”. Quest’ultimo sistema, limitato in pochi Castelli, ha comportato, spiega, una spesa di 2 mln di euro l’anno. “Il porta a porta ha evidenziato dei limiti e costi che non ci aspettavamo- incalza Venturini- se le cose non funzionano si cambiano, non per questo si dice che non vogliamo essere virtuosi”.
Concluso il comma 1, la commissione è passata brevemente al comma comunicazioni in cui, sollecitato da Marica Montemaggi, Libera, il Sds Canti ha riferito sull’andamento dei contagi Covid-19 nel Paese. Nella giornata di oggi si contano 27 nuovi positivi. A fronte di 10 i ricoverati di cui 5 in terapia intensiva, “ad oggi i numeri, pur essendo consistenti, sono da una parte confortanti- rassicura poi il Segretario di Stato- perché la struttura sanitaria sta funzionando al 100%”. Canti anticipa infine che lunedì verrà aperta un’unità di crisi con Provincia di Rimini, Asl Romagna e Protezione Civile San Marino ed Protezione civile Emilia Romagna, “per fare una valutazione di insieme su ulteriori provvedimenti per limitare il contagio”.
I lavori sono preseguiti come da ordine del giorno con i riferimenti a seguito di 15 istanze d’Arengo approvate.
Di seguito un estratto degli interventi odierni della seduta della mattina e della prima parte dei lavori del pomeriggio.
Comma 1. Riferimento dei Segretari di Stato competenti in merito ad un aggiornamento sullo stato della gestione dei rifiuti ed audit del Direttore A.A.S.S.
Stefano Canti, Segretario di Stato al Territorio
Ci sono due Ordini del giorno approvati dalla maggioranza sulla gestione dei rifiuti. L’Odg dello scorso maggio impegnava il direttore Aass in tempi brevi, entro il mese di Novembre 2020 a perseguire una serie di obiettivi, tra cui: 1) ottimizzare la gestione degli impianti, riducendone i costi e migliorando la strutturazione degli impianti già disponibili (…)da dedicare esclusivamente alle attività di compostaggio dei rifiuti organici; 2) riorganizzare il sistema di raccolta dei rifiuti attraverso l’installazione su tutto il territorio di isole ecologiche intelligenti per la raccolta differenziata e l’organico, che consentano il monitoraggio dei conferimenti e la successiva attivazione della tariffa puntuale, uniformando tale sistema su tutto il territorio; 3) predisporre la gestione autonoma delle isole ecologiche intelligenti con propri automezzi per la raccolta e personale dipendente pubblico, a sostegno dei costi e della qualità del servizio erogato all’utenza; 4) incentivare il compostaggio domestico dei rifiuti organici al fine di ridurre il ricorso all’impianto di compostaggio gestito dall’AASS,; 5) realizzare l’ampliamento dei locali tecnici presso il Centro di Raccolta di San Giovanni per la copertura dei rifiuti pericolosi come RAEE, oli minerali e vernici; adeguamento dei piazzali operativi e realizzazione della rete di raccolta delle acque reflue, impianto di trattamento acque reflue e successivo conferimento in rete fognaria; 6) concretizzare celermente la sottoscrizione di accordi specifici con i consorzi nazionali italiani per la raccolta, riciclo e recupero dei materiali (Conai, Corepla, ecc … ) e con aziende di lavorazione delle materie di recupero, per far entrare San Marino a pieno titolo nei circuiti dei consorzi di filiera del riciclo dei rifiuti; (…)
Mentre l’Odg del 5 agosto scorso impegna il Congresso di Stato “a verificare l’attuazione degli obiettivi, assegnati al Direttore dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, elencati nel precedente OdG del 12 maggio 2020, con l’aggiunta di trasmettere all’AASS le seguenti attività prioritarie che il Direttore dovrà attuare entro il 30/09/2020: 1) collocare nei Castelli di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle i cassonetti stradali con controllo elettronico dei conferimenti per la raccolta differenziata dei rifiuti organici; 2) avviare la raccolta differenziata dei rifiuti organici tramite automezzi e risorse umane aziendali. AASS (…) dovrà attivare il servizio in capo ad AASS entro e non oltre il 31/01/2021; 3)in attuazione alle Istanze d’Arengo n. 15 e n.23 del 6 ottobre 2019 collocare al servizio dei Centri Storici, isole ecologiche con controllo elettronico dei conferimenti per la raccolta differenziata dei rifiuti organici, indifferenziati, carta, plastica, vetro e metalli. Le suddette isole ecologiche dovranno rispettare criteri di decoro urbano.(…)4)dare attuazione al progetto approvato in particolare avviare i lavori per la realizzazione dei piazzali per la maturazione del compost presso il sito autorizzato di San Giovanni prevendo il completamento dei lavori entro il 31/12/2020;
6) acquisire le attrezzature necessarie per il completamento dell’impianto di compostaggio compreso il macchinario per separare la frazione organica dai rifiuti contaminanti quali plastica e similari al fine di ottimizzare la gestione dell’organico e programmare la gestione autonoma dell’impianto con risorse umane aziendali completando le attività entro il 30/06/2021.
La Commissione odierna è finalizzata a dare una valutazione sui punti e analizzare il Piano nazionale delle isole ecologiche per trovare le migliori soluzioni, ma in particolare per progettare e programmare il rispetto delle tempistiche. Oggi è già la terza convocazione della commsisione su un tema come la gestione dei rifiuti, non vogliamo nascondere niente ma condividere gli obiettivi. Mi limito a fareil riassunto sul mandato dato dalla commissione, è stato invitato l’ingegnere Raoul Chiaruzzi proprio per relazionare sullo stato di fatto su cui si sta lavorando.
Teodoro Lonfernini, con delega Rapporti Aass
Tra le tante attività dell’Aass c’è la gestione del rifuto, abbiamo avviato una politica precisa di rinnovo della gestione del rifiuto prodotto, l’ingegner Chiaruzzi potrà dare le linee di intervento e le tempistiche per la politica da perseguire da qui ai prossimi tempi, chiaro che vanno specificate continuamente luci ed ombre che si sono alimentate nella gestione del rifiuto. Dobbiamo essere onesti, negli anni non cè stata la necessaria chiarezza e le circostanze non hanno generato soddisfazione dell’utenza e anche del sottoscritto, tante cose devono essere corrette e migliorate per raggiungere virtuosità, per consentire all’azienda di Stato dei Servizi Pubblici e alla sua direzione, di avere tutti gli strumenti per intervenire e far avere servizi soddisfacenti, come politica dobbiamo dare linee guida da seguire e su questo si sta lavorando, sono numerosi gli incontri tra le politiche competenti e l’azienda stessa, e altre parti, categorie, gruppi etc. Una volta ottenuti i giusti strumenti sono convinto l’azienda sarà in grado di svolgere un servizio migliore.
Raoul Chiaruzzi, direttore Aass
La relazione è l’aggiornamento della pianificazione trasmessa a settembre e dà obiettivo di rappresentare quello che è stato fatto, da settembre ed oggi, e i confronti tenuti con le Segreterie per finalizzare al meglio il lavoro pianificato. Uno dei problemi fondamentali riscontrati è stato quello di aver avviato negli anni scorsi il porta a porta e la necessità di andare a ridefinire servizi già attivati. Abbiamo rivisto alcune attività e validato alcuni progetti avviati nel passato.
Dopo le emanazioni degli Odg, l’azione fatta è stata quella di andare a recuperare risorse per gli investimenti. Erano stati sospesi su indirizzo della commissione che validava il bilancio Aass tutti gli investimenti per iniziative non avviate. Così buona parte di investimenti per la gestione dei rifiuti erano stati congelati, sono stati quindi riavviati ed è ora possibile far partire interventi previsti e validati.
Su ottimizzazione impianti: approvato l’assestamento di bilancio, a breve possiamo avviare una parte di gare e acquisti per quel che riguarda il potenziamento degli impianti, in settimana prossima dovrebbero partire i lavori per la messa in sicurezza del Centro di San Giovanni: nuova tettoia, nuovo impianto anticendio, interventi anche sulla rete fognaria. La realizzazione del piazzale per il materiale compost è stato progettato e al congresso è stato richiesto di procedere per la concessione edilizia, si tratta di un investimento significativo perché è prevista la copertura completa dell’area per evitare problemi di contaminazione e criticità relative alla gestione delle acque. (…).
Rispetto all’obiettivo dell’autonomia della raccolta abbiamo due vincoli: da una parte l’acquisizione dei mezzi, con l’assestamento di bilancio approvato e la scelta dell’acquisto dei mezzi, stiamo verificando anche se è possibile noleggiare mezzi con targa sammarinese. Contestualmente, l’aggiornamento del personale del servizio igiene urbana, i mezzi di raccolta hanno bisogno di una patente specifica, quindi è stata fatto un aggiornamento con l’integrazione di un numero di risorse sufficiente per garantire raccolta su tutto il territorio, sia per le aree a cassonetto sia per il porta a porta. L’acquisto dei mezzi è significativo: 3 compattatori e 5 mezzi di medio-grandi dimensione, è un investimento di oltre un milione di euro, per l’affitto aspettiamo l’offerta da parte di noleggiatori specifici.
Per lo sviluppo dell’impianto di compostaggio i tempi per la realizzazione del piazzale sono di 8 mesi, dovremo partire, dato che per l’appalto prevediamo 3-4 mesi, prevediamo in tutto 12 mesi. Abbiamo richiesto di ridurre i tempi.
Rispetto al piano delle Isole ecologiche: abbiamo in progetto di installare i primi contenitori a maggio del prossimo anno e completare l’installazione nei centri storici entro l’estate.
Rispetto alla gestione del fenomeno per cui molte imprese conferiscono nei cassonetti dell’utenza domestica, riteniamo entro aprile 2021 di poter avviare la raccolta domiciliare per le utenze che eccedono questi limiti. Servono mezzi specifici e la necessità di avere personale formato.
Vladimiro Selva, Libera
I tempi dati dalla commissione erano chiaramente ‘da favole’ nell’Odg. E’ evidente la scelta ideologica di questo Segretario di far tramontare il porta-a-porta, poi i commissari più titubanti che avrebbero voluto ragionare su questo, credo si stiano rendendo conto che è una scelta ormai definitiva. Stiamo comprando cassonetti, formando personale, la scelta è stata fatta a monte, senza la minima consapevolezza di quello che sta comportando in termini organizzativi e di costi. Per quanto il cassonetto sia intelligente, non potrà essere assimilabile ai risultati ottenuti con il porta a porta. Il Segretario Canti si è assunto la responsabiltà di far arretrare paese anziché completare il progetto che avrebbe portato San Marino ad essere primo paese al mondo virtuoso in termini di raccolta differenziata.
Guerrino Zanotti, Libera
Quando abbiamo letto i due Odg ho pensato che fossero un ottimo strumento per mettere in difficoltà i direttore Chiaruzzi. Indicano scelte scellerate che non abbiamo condiviso. Si è deciso di smantellare il porta a porta perchè ‘costava troppo’, anziché pensare di estenderlo sul territorio nazionale. Ora sarà necessario comprare nuovi mezzi, implementare il personale, è un costo fisso importante, … poi non dite che avevate stabilito tempi ma la burocrazia vi ha tagliato le gambe, non è burocrazia inutile l’avvio di gare di appalto che garantiscono che la Pa spenda soldi nel modo più idoneo. Mi sembra di capire che neanche nel 2021 riusciremo a garantire un aumento della raccolta differenziata che con il porta a porta superava quelle percentuali previste se lo si estendeva su tutto il territorio. Non abbiamo ad oggi il supporto dei costi che il nuovo progetto avrà per la sua realizzazione e gestione, non abbiamo i tempi, se non ‘nel corso del 2021’ e non può essere diversamente. Chiediamo l’indicazione per lo meno dei costi complessivi, un’indicazione di massima la pretendiamo. Non è giusto si sbandieri l’abbandono del porta a porta e la reintroduzione dei cassonetti come panacea dei problemi, perché il porta a porta costa troppo, senza sapere poi il progetto nuovo quanto costa e nè se ci sarà il raggiungimento degli obiettivi.
Emanuele Santi, Rete
Non voglio dire che il porta a porta o i cassonetti sono sbagliati. Siamo partiti dalla condizione che estendere il porta a porta avrebbe portato costi enormi e volevamo prima capire che accordi fare e poi estendere il ragionamento. Abbiamo bisogno di sapere quanto organico produciamo, se riusciamo a smaltirlo, in casa o meno. Portando tutto fuori ci sono aumentati i costi di trasporto fuori territorio e di smaltimento. Gli accordi con i consorzi di riciclo sono un buonissimo punto e mi auguro entro la fine dell’anno si riesca, ma bisogna sapere quali sono i nostri quantitativi e le nostre possibilità per conferirlo in questi consorzi. Il discorso isole ecologiche funziona ma bisogna applicare la tariffa puntuale. Il cittadino deve essere bravo a conferire dividendo, grazie alla tariffa puntuale. Bisogna capire quante isole di questo tipo si possono fare, una ogni 500 metri? Su questo si potrebbe ragionare. A mio parere fare un’altra commissione dove si analizzano questi dati in modo asettico sarebbe importante
Miriam Farinelli, Rf
Avevo capito la decisione fosse già stata presa, invece pare molti punti siano da chiarire. Che il porta a porta avesse bisogno di correttivi era sotto occhi di tutti, ma mi pare di capire si sia presa un’altra strada. Il mio partito è a favore dell’estensione del porta a porta. La visione dei cassonetti pieni e maleodoranti è sotto gli occhi di tutti, spero davvero i cassonetti intelligenti diano risultati sperati da Canti e Lonfermini, anche se pongo molti dubbi. Sulla raccolta dell’organico che inizierà a Borgo Maggiore spero i cittadini siano stati informati. Il progetto ha bisogno di nuovi mezzi e persone. Le isole ecologiche, dove le collochiamo? Serve uno studio sull’impatto ambientale, questo è un percorso in salita.
Oscar Mina, Pdcs Presidente
Per la prossima Commissione, Direttore, appena sarà possibile predisporre un piano generale per avere un’idea dei costi complessivi delle procedure da avviare, una sorta di business plan su tempistiche e prospettive di investimenti, questo sarà d’aiuto alla commissione per le fare proprie valutazioni. Un piccolo chiarimento: ho trovato una delibera del Cda di Aass in riferimento alla revoca di una gara, poi al punto uno della relazione lei dice che è stata giudicata, chiedo un chiarimento.
Gaetano Troina, DML
Condivido la richiesta di avere piano preciso su costi e tempi. Richiesta di chiarimento sull’attuazione delle istanze d’arengo approvate dal Consiglio in merito alla collocazione di isole ecologiche nei centri storici. Quelle posizioni indicate sono le uniche possibili o quali motivazioni ci sono state per indicare queste, piuttosto che altre?
Maria Luisa Berti, Npr
Siamo di fronte a una scelta ancora da attuare e non ancora definitiva. Penso sia opportuno, come i colleghi che mi hanno preceduto hanno evidenziato, che sia portata un’analisi più dettagliata possibile sui costi conseguenti agli interventi evidenziati nella relazione. Per fare scelte definitive è opportuno avere elementi necessari,visto che il costo del porta a porta è stato riconosciuto come ingente, di fronte alla quantificazione dei costi sia portata la valorizzazione dell’intero risparmio. Penso sia opportuna un’analisi di quali sono le tipologie specifiche dei rifiuti e quali possano essere eventuali benefici economici per eventuali accordi per lo smaltimetno con realtà esterne.
Adele Tonnini, Rete
Rete ha sempre detto che serve pianificazione, prima di avviare anche il progetto più bello del mondo. Se non sappiamo dove vanno a finire i nostri rifiuti, tutto rischia di fallire. Lo abbiamo visto con il porta a porta, perchè spendere soldi e come fare a raggiungere gli obiettivi. La prima fase è quella di giungere ad accordi con i consorzi, Chiaruzzi parlava del Rae, chiedo anche di procedere con altri Consorzi, è parte essensiale per la pianificazione. Se abbiamo quantitativi troppo piccoli, possiamo trovare accordi con aziende private. Di supporto potrebbe essere il rapporto con l’Emilia Romagna.
C’era necessità di intercettare l’organico di Borgo, Domagnano e Serravale, imprescindibile per arrivare al 70% di differenziata. Ma se oggi partiamo solo con Borgo Maggiore, riusciamo a raggiungere l’obiettivo? Il centro a San Giovanni serviva per quello. Sento con favore dal direttore che ha trovato una via per vendere Compost, allora si potrebbe ampliare anche a Domagnano e Serravalle. Isole ecologiche: sul piano delle isole mi aspetterei di capire come-dove-quando…se c’è l’intenzione di distribuire isole sulla base della distanza, perché invece non calibrarle più sulla quantità di popolazione?Da una parte la politica deve fissare gli obiettivi, pianificare e valutare le opportunità, dall’altra le aziende devono fare proposte e valutazioni di fattibilità tecnica.
Gloria Arcangeloni, Rete,
Sentire dire che abbiamo tutto deciso mi fa arrabbiare, abbiamo fatto commissioni e Odg, per comprendere che l’estensione del porta porta poteva non servire per arrivare al 70% di differenziata ma che potevano essere fatte cose che prima non erano state fatte. Parallelamente è stato necessario mettere mano agl impianti, il piazzale 3 presentava criticità strutturali da anni, c’erano rischi ambientali. In questo momento abbiamo messo capitoli di spesa per acquistare mezzi e dare centralità all’azienda piuttosto che a cooperative, sappiamo che quando sono subentrate l’azienda ha regalato attrezzaure e ora si trova sprovvista anche di cassonetti. Bisogna tenerne conto. Abbiamo messo mano a criticità di sistema cui prima nessuno ha mai messo mano.
Sul bisogno di nuove risorse umane, sono state quantificate? Gli accordi attualmente con i consorzi riguardano solo il Rae, come mai, quali sono impedimenti?
Gian Carlo Venturini, Pdcs
Siamo ormai alla terza commissione che discutiamo di questa problematica. Non voglio entrare nella polemica, come detto Arcangeloni, non sono state scelte improvvisate, ma ponderate sui dati forniti, dopo la relazione di agosto che evidenziava problematiche sull’intercettazione dell’umido e su aspetti del porta a porta, che voglio ricordare. Solo l’attuale gestione del porta a porta parziale ha comportato più di 2 mln di euro all’anno di costo, se estesa su tutto il territorio, il costo sarebbe stato più che raddoppiato. Il governo precedente non è stato coseguente nel dare concretezza a quello che voleva fare con il porta a porta, siamo in notevole ritardo per la trasformazione dell’umido e dovrebbe essere a posto metà novembre. Oggi siamo indietro a causa delle scelte del governo precedente, c’è solo polemica inutile. Siamo al terzo dibattito in meno di un anno, il lavoro della Segreteria sta dando risultati, oggi abbiamo un cronoprogramma, qualcuno lo critica, magari invece che ad agosto le cose sono state fatte a settembre, ma almeno si è fatto. Se c’è bisogno di un’altra commissione, facciamola pure, ma per discutere di progetti concreti sulla base di dati, però adesso basta, dobbiamo essere conseguenti e dare risposte ai cittadini. Oggi si mette nelle condizioni il Centro di San giovanni di raccogliere l’organico, non era stato fatto prima. Il porta a porta ha evidenziato dei limiti, dei costi che non ci aspettavamo, se le cose non funzionano si cambiano, non per questo si dice che non vogliamo essere virtuosi, inutile fare il porta a porta e conferire poi tutto all’inceneritore o in discarica perchè non sappiamo come smaltire. Le scelte le facciamo sulla base dei dati dell’azienda.
Marika Montemaggi, Libera
Il segretario Venturini ha confermato tutte le nostre valutazioni. Ci sono decisioni prese da maggio, ci si è mossi approvando un odg che dava una serie di punti ripresi dalla relazione del direttore, con una chiara indicazione, erano tuti punti da attuarsi entro il 30 novembre e la relazione ha aggiornato la stima delle tempistiche. Le valutazioni che facciamo oggi sono sulle tempistiche perché sulla strategia e politica noi abbiamo manifestato il nostro dissenso, nel momento in cui si abbandona il progetto. La differenza di vedute in maggioranza c’è ed è intuile è il salto carpiato che deve compiere chi prima aveva un’altra visione. La valutazione dei costi-benefici va fatta prmia non dopo l’avvio delle gare d’appalto e lo stanziamento di soldi, ci sono tutti i punti che il direttore sta portando avanti. Mi sembra ci sia un problema politico in maggioranza, da una parte la Dc ha le idee chiare, dall’altra c’è una confusione rispetto a quello che avevate deciso. Quell’odg non l’avevamo approvato perché in un anno volevate fare tutto e ribaltare tutto, la relazione del direttore dice semplicemente ‘ in queste date, non ce la faccio’. Sentire oggi che serve un altra commissione per valutare i costi sembra assurdo. Fermiamo un attimo le bocce e capite cosa volete fare.
Repliche
Stefano Canti, Sds Territorio
Va fatta chiarezza, all’inizio di questa legislatura avevamo un sistema porta porta su una parte del territorio e nel resto -Borgo, Serravalle e Domagnano- resta la raccolta indifferenziata. Noi ci siamo spesi per raggiungere l’obiettivo di intercettare i rifiuti organici, tutti, della Repubblica di San Marino, quale che sia il modo, seconda cosa è dire ‘il rifiuto organico lo trattiamo all’interno della Repubblica di San Marino’ e vuole fare realizzare impianti per trattarlo.
Lo stato attuale è che il rifiuto organico lo intercettiamo una parte con il porta a porta, nell’altra parte non lo intercettamo e lo portiamo fuori territorio. Oggi sono attaccato politicamente per il mancato rispetto delle tempistiche, ma stiamo sul pezzo, la verità è che non intercettiamo il rifiuto organico e non lo trattiamo a San Marino, cosa per cui ci siamo spesi fuori con l’Emilia Romagna, Coriano. Abbiamo trovato una situazione in cui gli investimenti agli impianti all’Aass erano stati tutti fermati e non avviati. Il problema non è che non c’erano progetti, anzi nella passata legislatura erano stati approvati ma li avete fermati perché pensavate che portare fuori rifiuti fosse più conveniente.
Raoul Chiaruzzi, direttore Aass
Un punto da chiarire: se i rifiuti vengono separati non vengono riuniti e portati ad incenerimento, seguono la filiera di trattamento, stante le difficoltà operative che ha l’azienda nell’esportazione dei rifiuti verso l’Italia. Le procedure di esportazione sono complesse, è vero ci possono essere frazioni non conformi riportate poi nell’indifferenziato, ma carta, plastica, metalli, organico una volta sepratati seguono un percorso corretto.Sulla gestione dell’organico, non è vero che viene raccolto e avviato all’incenerimento, viene interamente trattato in Repubblica, una estensione totale della raccolta sul resto del territorio dell’organico può portare a difficoltà operative e di gestione interna per l’impianto attuale.
In qualunque attività di gestione dei rifiuti l’azienda si scontra con l’esportazione, qualunque processo di trattamento che abbiamo ha sottoprodotti che vanno gestiti poiché non ci sono impianti finali di trattamento in Repubblica. Pertanto è evidente che anche se si riallineano i processi di trattamento, per una corretta gestione dei rifiuti, poi vanno avviati flussi di esportazioni di rifiuti complessi – vanno avviati accordi, notifiche, fidejussoni- per cui l’azienda si sta strutturando, ma era in difficoltà.
Dove vanno i nostri rifiuti? Dall’impianto di San Giovanni il percolato non esce, escono solo acque meteoriche, i rifiuti vengono gestiti ed esportati negli impianti autorizzati dell’Emilia Romagna, rimangono le acque dei piazzali che saranno separate con il completamento delle attività entro aprile del prossimo anno. La Rsu viene smaltita direttamente dall’impianto di Coriano con Hera ambiente, altre frazioni sono gestite internamente: la carta recuperata dalla cartiera ciacci, altri flussi gestiti da operatori sammarinesi su impianti italiani.
Oggi non abbiamo accordi con consorzi di filiera,il primo accordo, più semplice da avviare, è quello con il centro coordinamento Rae, sugli altri ci sono difficoltà derivante dal fatto che Conai ha un regolamento complesso e serve un accordo tra Stati. Stiamo avviando, anche a seguito dell’incontro fatto l’anno scorso con il Ministero dell’ambiente italiano, un primo step per la gestione del rifiuto Rae.
Sulle tipologie dei cassonetti: in Italia – visto che ci rivolgiamo a produttori con standard in Italia- sono tutti sistemi di blocco-chiusure da attivare con tessere, codici o smartphone etc. e i cassonetti consentono chiusura e apertura, significa che si può tracciare o inibile l’apertura a soggetti che non rientrano per esempio in una determinata area e si possono poi travasare questi dati sugli applicativi. Non è difficile acquistare queste attrezzature, ma applicarle alla nostra realtà, nostra logica è di applicare ‘nostri’ applicativi, anche per non subire il numero di cassonetti da acquistare che confermo essere circa 260 isole ecologiche, per un massimo di 300, riportando la distanza massima di 500 metri, che è uno standard definito da logiche di settore. Dove le zone sono più urbanizzate le isole ecologiche sono più fitte. La differenza tra 500 e 300 metri sono solo 40 isole ecologiche. Diverse tipologie di cassonetti con dimensioni massima che consentono di minimizzare l’occupazione del territorio di isole ma anche efficienza di raccolta.
Sui costi, l’idea mi pare sia di riferire con una relazione ulteriore.
Sulle deliberazioni del Cda: era stata avviata una gara per l’estensione su tutto il territorio del porta a porta nel luglio anno scorso, mantenuta in stand by in funzione delle decisioni prese da questa commissione. Un paio di settimane fa la gara è stata revocata.
È stato affidato invece il servizio di raccolta dell’ organico per Borgo, Domagnano e Serravalle, una volta che sarà possibile l’estensione, e ci sarà un periodo transitorio finchè non avremo nostri mezzi per la raccolta.
Sul porta a porta e il suo mantenimetno su aree già servite l’indicazione al momento è di estenderlo entro 31. 12 .2021, data oltre la quale dovremo andare a chiudere e completare il dispiegamento delle nuove isole ecologiche e andare a coprire tutti i Castelli di San Marino.
Tornano ai cassonetti: i tempi per i dispiegamenti delle isole in centro storico, era stata fatta una gara per un primo set di isole ecologiche, quattro, poi diventate di più, a seguito dello sviluppo del progetto, a valle dell’abbandono del porta a porta e la consegna dovrebbe avvenire in primavera, contiamo di consegnare le isole ecologiche nel mese di maggio. Sul posizionamento dei cassonetti: questi sono stati concordati con l’Azienda dei lavori pubblici e anche con i Capitani di Castello. Non sono definitivi, la scelta su numerosità e distanza sono quelle che ho detto primo, in ambito di un territorio si cerca di limitare il numero delle isole perché consente maggior efficienza e un maggior controllo delle stesse.
Il personale: nell’ambito di verifica dei fabbisogni, abbiamo ridefinito il fabbisogno del Servizio igiene urbana prevedendo il potenziamento. Già oggi il fabbisogno è insufficiente a garantire tutti i servizi che dobbiamo erogare, la proposta fatta è di potenziare di 1 persona per il coordimamento gestione impianto compostaggo, 2 persone di coordinamento dei centri di raccolta, 4 persone aggiuntive per spazzamento e raccolta dei rifiuti e 10 autisti che sono ritenuti indispensabili per garantire la raccolta sull’intero territorio. Il totale del vecchio fabbisogno era di 24 persone passiamo a un fabbisogno di 41 persone.
Sulla pianificazione investimenti: sul sito di San Giovanni, sull’area accessibile agli utenti, dal primo piazzale, i lavori partiranno entro questo mese per completarsi in aprile. Contestualmente partiranno i lavori che dovrebbero completarsi entro il 2021 di messa a disposizione per il compost del piazzale 4 e consentirà di liberare il sito di Gaviano e concentrare tutte le attività di stoccaccio e lavorazione del compost e non è stato deciso ancora sul terzo piazzale. Porteremo una parte dell’attività di lavorazione celle e stoccaggio anche sul sito di Teglio a Chiesanuova. Comunque il sito di San Giovanni è stretto per tutte le attività operative, sia per compostaggio e altro, sarebbe utile riuscire individuare un’area alternativa anche per dare sfogo in caso di criticità.
L’applicazione della tariffa puntuale è possibile con i cassonetti, consentirebbe di intercettare i conferimenti di ciascuno, questo processo a nostro parere ha necessità di una leva economica, un utenza domestica di San Marino spende non più di 175 euro all’anno per lo smaltimento dei rifiuti, con 175 euro non riusciamo neache a fare raccolta. Deve essere tenuto conto negli investimenti che il profilo e il costo che stiamo affrontando come cittadini per il servizio è assolutamente disallineato rispetto ai costi operativi che noi affrontiamo.
Teodoro Lonferini, Sds con delega ai Rapporti con Aass
Ci tengo fare un’operazione verità sui commenti ascoltati, quando i colleghi -consiglieri Selva e Zanotti- hanno puntato molto sull’elevare le criticità nel cambiare un progetto in corso con un altro, vorrei ricordare loro che al tempo della legislatura 2012-2016 erano convinti del porta a porta spinto, per loro quello era virtuosità. Anche in una logica di maggioranza di allora si diceva che erano già evidenti criticità, uno di questa i costi, che non potevano essere fuori controllo, e c’era chi lo diceva come il sottoscritto e veniva addidato come contrario alla virtuosità del Paese…ma il progetto doveva continuare in modo spedito. Ricordo le ‘tirate di giacca’ ricevute come Segretario dalla mia maggioranza che chiedeva perché tenevo bloccate le cose, ma con me il progetto è partito. Io non sono stato contrario, ma ero oggetto di polemiche strumentali, i castelli di Fiorentino e Acquaviva e i centri sotirici di Città e Borgo sono partiti. Oggi nei nostri interventi ascolto: voi lo cambiate quel progetto. Per un motivo: abbiamo consapevolezza che non è compatibile, e lo abbiamo modficiato rendendolo più compatibile. Se vi dico: tra il 2012 e il 2016 si è fatto quanto elencato, poi dal 2016 al 2019 non c’è stato il completamento neanche di una frazione del territorio che mancava. Perchè non lo avete fatto? Noi abbiamo adottato la logica ‘fermiamo le bocce subito e rivediamole in una chiava più compatibile e in linea con la maggioranza che vuole un progetto che si possa completare’. Non è accanimento.
Vladimiro Selva, Libera
E’ vero che Lonfernini quando ha avuto responsabilità di governo, pur non essendo particolarmente convinto, ha avuto coerenza e onestà di attivareil porta a porta, diversamente dalla passata legislatura. Ma è statp un errore non fare il passo in modo deciso su tutto il territorio nel giro di pochi mesi. E’ vero che avrebbe comportato più impegno, ma avrebbe dato compimento a un progetto, I risultati ci sono stati dove è stato fatto, si è superato il 75% di raccolta differenziata, se l’avessimo realizzato in tutti i Castelli, saremmo stati il paese primo al mondo nella differenziata con ritorno di immagine positivo per turismo e aziende green. Nei castelli con cassonetti invece abbiamo nemmeno il 30% di differenziata. Con l’umido aumenterà qualcosa, ma la tariffa differenziata finchè rimangono due sistemi non è possibile.
Resta una cosa poco chiara: i commissari di Rete dicono che la decisione non è presa e Venturini dice che è stata presa. Sul fatto che la maggioranza voglia superare il porta a porta è da chiarire. I 300 cassoneti o 260 a seconda si scelgano i 300 o 500 metri di distanza è un progetto che prevede l’abbandono del porta porta in quei castelli.
Poi i costi sono motivo di passare al nuovo sistema, ma non si cooscono i costi anche del nuovo.
Gloria Arcangeloni, Rete
Rispetto al piano nazionale delle isole ecologiche è stato necessario considerare tutto il territorio per sapere quanto ci potrebbe costare estendere la raccolta stradale.
In questo momento, alla luce anche della relazione del direttore Chiaruzzi, sono emerse problematiche – intercettare l’organico e andare a gestire utenze non domestiche e i rapporti con i consorzi- s da affrontare oggi per raggiungere il 70% di differenziata. Oggi dovremo ragionare su questo. Nel primo odg di maggio avevamo indicato di portare avanti accordi con i consorzi, di questo dobbiamo parlare. I cassonetti nelle zone industriali sono stati posti o le aziende continuano a conferire nei cassonetti delle utenze domestiche? Su questo si deve intervenire.
Guerrino Zanotti, Libera
Anche io do atto al Segretario Lonfernini di quanto fatto, perché nei tre anni di governo successivi ci sono stati ritardi gravissimi e non si è dato seguito al progetto che lei ha avviato. E lei ne era convinto come noi, anche quando eravate all’opposizione avete fatte un Odg per estendere il porta a porta spinto su tutto il territorio. Segretario Venturini mi fa anche piacere fare la parte della nuora perché suora intenda, in maggioranza non si va nella stessa direzione.
Come Montemaggi chiedo di sospedere tutto e avere informazioni per prendere una decisione defiitiva.
Gaetano Troina, Dml, dà lettura dell’Odg della Maggioranza
La Commissione consiliare permanente (…)
preso atto della Relazione di aggiornamento delle tempistiche stimate per l’attuazione degli indirizzi della delibera del Congresso di Stato del 10 agosto 2020 n.34; del riferimento del direttore dell’azienda autonoma di Stato per i Servizi Pubblici;
Valutato il dibattito sui temi riguardanti la gestione dei rifiuti nella Repubblica di San Marino;
Conferma la strategia della gestione interna dei rifiuti organici e la validità degli obiettivi individuati nei propri precedenti Odg, procedendo con le attività pianificate, progettate e programmate per il raggiungimento degli stessi con l’aggiornamento della calendarizzazione degli interventi indicati nela relazione a firma del direttore Aass;
Dà mandato al direttore Aass di redigere il quadro economico completo e di dettaglio dei costi di gestione e dei benefici economici del sistema progettato e la realizzazione degli impianti per consentire il trattamento dei rifiuti organici in territorio; di attuare forti azioni di informazione e sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza e procedere con gli accordi con Consorzi o Aziende private per la valorizzare dei rifiuti differenziati raccolti.
Dichiarazione di voto
ODG
Adele Tonnini, Rete
Rete ha stilato con il resto della maggioranza l’Odg affinché l’Aass rediga la pianificazione che illustri un quadro completo con tempistche ed eventuali alternative del sistema di raccolta e voterà favorevolmente, auspicando si arrivi a chiarimenti e si diano tutti i dati necessari per avere un quadro completo.
Gaetano Troina, Dml
Abbiamo condiviso l’Odg come maggioranza, anche noi di Dml auspichiamo una pianificazione puntuale sulla base dell’esame costi-benefici, confermo il voto favorevole.
Gian Carlo Venturni, Pdcs
Siamo concordi con l’Odg che abbiamo firmato,è la giusta conclusione di un dibattito a seguito del riferimento del Direttore Aass in cui sono state evidenziate diversi scaglionamenti degli interventi previsti e ritardi precedenti, ci asupischiamo che il prossimo sarà l’ultimo dibattito e che si proceda all’attuazione delle indicazioni.
Vladimiro Selva, Libera
Questo Odg lo leggiamo come un momento di riflessione rispetto alle parole sentite da Canti e Venturini circa il fatto sia stato tutto deciso. Rispetto a queste posizioni infatti l’Odg evidenzia la volontà di avere invece un quadro completo di informazioni. Al netto che a un progetto più ampio ci sfugge, in ogni caso è un momento di riflessione che leggiamo positivamente. Rispetto al testo, sottolineo che quando si parla di accordi con consorzi pubblici come Conai non ha senso l’idea che sia il dirigente di un’azienda a portarli avanti, ci sono modifiche normative di accordi tra Stati che devono anticipare l’accordo operativo con i consorzi.
Comma 2. Comunicazioni
Marica Montemaggi, Libera
Credo sia doveroso fare qui una riflessione sui numeri dei contagi della pandemia nel nostro territorio, leggiamo che oggi ci sono ulteriori 27 casi positivi, il nostro ospedale ha al momento 10 pazienti ricoverati, 2 i ricoverati in terapia intensiva, c’è un andamento importante anche nel nostro Paese. Al di là delle misure prese al di fuori del nostro Paese, vorrei capire se il governo ha valutato e quale reputa sia la pressione che il nostro ospedale riesce a sostenere.
Malgrado la seconda ondata fosse prevedibile, siamo partiti in ritardo con i decreti e con la riorganizzazione dei servizi territoriali, per dare pronta risposta in caso di emergenza. Purtroppo ci ritroviamo anche noi a gestire un’ondata crescente. Anche noi in Aula abbiamo gestito una situazione che vede una certa precarietà solo perché qualche gruppo ha insistito.
Stefano Canti, Sds Territorio
Sul sito Iss.sm c’è un link aggiornato con tutti i dati del contagio. Me li sono stampati. I positivi da inizio pandemia sono 264, solo oggi sono 27, i ricoverati sono 10, di cui 5 persone in isolamento precauzionale, sono asintomatici, ma hanno altre problematiche di salute e sono ricoverati per essere attenzionati. Le altre sono in terapia intensiva di cui 1 intubato perché anziano. I restanti sono positivi, ma restano a domicilio. Occorre prestare particolare attenzione all’evolversi della situazione, in Repubblcia i contagi sono frequenti, anche noi stiamo attenzionando con tutti i presidi e c’è supporto dei decreti che il governoha emanato e che emanerà. Ad oggi i numeri, pur essendo consistenti, sono da una parte confortanti, perché la struttura sanitaria sta funzionando al 100%. Anticipo che lunedì verrà aperta un’unità di crisi con la Provincia di Rimini, il sindaco di Rimini. Asl Romagna e Protezione Civile San Marino ed Emilia Romagna, per fare una valutazione di insieme su ulteriori provvedimenti per limitare il contagio. Come si era fatto nel primo lockdown, dobbiamo pensare alla strategia per limitare il contagio. I provvedimenti fatti a San Marino stanno funzionando, dobbiamo tenere alta l’attenzione e ragionare sui correttivi e sulle modifiche più restrittive.
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