Pass verde italiano e Green pass europeo: come si ottengono e da quando saranno attivi

Condividi
Tempo di Lettura: 3 minuti

In Italia riparte anche il turismo, uno dei settori su cui la pandemia ha gravato di più in assoluto. Nel corso della conferenza stampa di ieri, al termine del G20 sul Turismo, il Premier Mario Draghi ha sottolineato che “se c’è un Paese che vive di turismo è il nostro. Tutto il mondo vuole venire qui, ma purtroppo la pandemia ci ha costretti a chiudere temporaneamente. Siamo pronti a ospitare di nuovo il mondo”.


Da tempo si parla dell’introduzione del Green pass per tornare a viaggiare a livello europeo, ma questo non sarà pronto prima di metà giugno. Nell’attesa, però, verrà attivato il pass verde italiano già a partire dal 15 maggio, come annunciato ieri sera dal Presidente del Consiglio. 

Pass verde italiano: come funziona e come si ottiene

Il pass verde nazionale precederà quello europeo ed entrerà in vigore a partire da metà maggio. Si tratterà di un lasciapassare che “permetterà alle persone di muoversi liberamente tra le Regioni, basato su regole chiare, semplici per garantire che i turisti possano venire da noi in sicurezza”, come spiegato da Draghi. In una prima fase verrà rilasciato un certificato cartaceo, mentre successivamente si passerà all’uso di una piattaforma europea, dove verrà caricato il Green pass. 

Il Pass italiano consentirà di spostarsi da una Regione all’altra, anche tra quelle rosse e arancioni. Per ottenere il pass, che potrà essere rilasciato anche dal medico di famiglia, bisognerà essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: 

  • Aver completato il ciclo di vaccinazione (il pass dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto)
  • Essere guariti dal Covid-19 (il pass dura sei mesi dal certificato di guarigione)
  • Aver effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (il pass dura 48 ore dalla data del test)”

Il pass nazionale sarà necessario anche per i minori al di sopra dei due anni. Con l’introduzione del pass italiano, verrà eliminata la quarantena per chi arriva in Italia dai Paesi dell’Unione europea. Chi è in possesso di questo nuovo strumento, quindi, potrà tornare a viaggiare non soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità, ma anche per svago. Ma come funziona nel caso in cui un cittadino italiano volesse recarsi all’estero per turismo? In quel caso valgono le regole del Paese di destinazione. In alcuni Stati, infatti, permane ancora l’obbligo di quarantena o di effettuare un tampone anche se si è vaccinati. 

Green pass europeo: come funziona e come si ottiene 

Per il Green Pass europeo bisognerà attendere la seconda metà di giugno. Sarà un lasciapassare che “permetterà ai turisti di viaggiare tra i diversi Paesi senza doversi sottoporre a quarantene, a patto che possano dimostrare di aver già ricevuto il vaccino, aver contratto il Covid ed essere guariti o aver effettuato il tampone con esito negativo”, come spiegato dal Premier Draghi. 

Per ottenerlo, quindi, occorrono gli stessi requisiti necessari per quello nazionale. Il pass potrà essere adottato anche da Paesi non appartenenti all’Ue che decideranno di accettare il sistema per permettere l’ingresso nel loro territorio.

Ma come funzionerà a livello pratico? Il certificato attesterà, attraverso un’app dotata di codice Qr oppure in formato cartaceo, l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 e il numero di dosi di vaccino ricevute, l’avvenuta guarigione dal Covid nei precedenti sei mesi e la presenza degli anticorpi (mediante test), oppure l’esito negativo di un tampone, molecolare o rapido. 

Toccherà poi ad ogni Stato membro stabilire le specifiche condizioni di ingresso nel proprio territorio. Si tratta, infatti, di competenze esclusivamente nazionali e l’Unione europea potrà fornire soltanto delle raccomandazioni, senza imporre nulla ai singoli Paesi. 

Fonte: Governo

Leggi anche:

Loading

Lascia un commento