Padre Okure: “Usa mai stati così divisi, come bene contro male”
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Vincenzo Giardina
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04/11/2020
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v.giardina@agenziadire.com
Intervista al missionario direttore dell'ong Africa Faith and Justice Network (Afjn)
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ROMA – Gli Stati Uniti non sono mai stati così divisi; e ad aizzare gli animi, presentando le elezioni come unoscontro tra il bene e il male, hanno contribuito rappresentanti religiosi intervenuti “all’ultimo minuto” per sostenere Donald Trump: così all’agenzia Dire padre Aniedi Okure, missionario, direttore dell’ong Africa Faith and Justice Network (Afjn).
Origini nigeriane, una vita a Washington, padre Okure è un “vicino di casa” del presidente americano. Con la Dire parla delle manifestazioni di protesta in corso nel piazzale antistante alla Casa Bianca ma soprattutto di “una retorica divisiva” che ha avvelenato la campagna elettorale come mai negli ultimi 30 anni.
“Siamo arrivati a vedere chi ha un’opinione diversa dalla nostra come un nemico che non merita di vivere” denuncia il missionario. “Questa mentalità sta permeando tutto, arrivando dai massimi leader giù fino alla base della società”. Secondo padre Okure, l’esito del voto resta incerto nonostante i primi segnali siano “a favore” dello sfidante democratico Joe Biden. “Trump può ancora vincere” avverte il missionario. “I motivi sono diversi e c’è pure stata una campagna dell’ultimo minuto di rappresentanti religiosi che hanno chiesto di votare in favore del presidente, secondo una retorica del bene contro il male”.
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