Omicron, in caso di sintomi meglio fare il tampone subito o no?

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I nuovi casi Covid sono in aumento e stanno mettendo in difficoltà i medici di medicina generale e il sistema sanitario in generale.


La nuova variante Omicron si diffonde molto facilmente e la variante Delta, più aggressiva, circola ancora nel Paese. I contagi dunque aumentano e, con essi, aumentano purtroppo anche i ricoveri e i decessi, oltre alla pressione sui medici di base e sugli operatori sanitari.

Se però si sospetta di essere positivi al Covid recarsi dal medico o in farmacia per effettuare il tampone potrebbe non essere una buona idea, perché si esporrebbero altre persone al contagio. Cosa fare dunque se si hanno sintomi?

Secondo la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIGM) sarebbe meglio contattare telefonicamente il proprio medico di base anziché recarsi presso lo studio.

In caso di sintomi, infatti, sarebbe preferibile evitare contatti con gli altri e ottenere la conferma di positività attraverso un tampone molecolare da effettuare nel più breve tempo possibile soprattutto se la persona è vulnerabile o non vaccinata.

Alcune categorie sono più fragili rispetto ad altre per età o per la presenza di una o più patologie, dunque è fondamentale intervenire velocemente in caso di contagio. Contemporaneamente è però indispensabile contenere i contagi e tutelare le altre persone, non vaccinate del tutto o in parte o non vaccinabili.

È importante in ogni caso non affidarsi al fai da te, dunque non intraprendere terapie senza aver consultato il medico.

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Fonte di riferimento: SIGM

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