Obbligo vaccinale, smart-working e terza dose agli under 12: ecco le ipotesi allo studio del Governo in queste ore

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Il Governo sta studiando in queste ore nuove misure di contrasto al Coronavirus, alla luce dei numeri dei nuovi contagi


È aperta in questi minuti la cabina di regia del Governo, prima del CdM, che sta vagliando una nuova stretta su vaccini e green pass alla luce dei nuovi, drammatici numeri del contagio da Coronavirus. Ormai da circa una settimana, il nostro Paese viaggia sopra i 100.000 casi giornalieri (ieri si sono registrati addirittura 170.000 contagi, il numero più alto dall’inizio della pandemia), con il diffondersi della variante omicron che favorisce il dilagare dell’epidemia.

È scontro fra le forze di maggioranza, in particolare, su obbligo vaccinale e terza dose per gli under 12, che da poco hanno avuto accesso alla somministrazione del vaccino: il Partito Democratico, sostenuto da Italia Viva e Forza Italia, ha proposto l’imposizione di un obbligo vaccinale per tutti (e non più solo per alcune categorie di lavoratori, come previsto dalle leggi in vigore attualmente), ma il partito della Lega ed il Movimento5Stelle non sembrano essere d’accordo con questa proposta. Lega propone invece l’applicazione di un obbligo vaccinale solo per gli over 60, al fine di tutelare le fasce più fragili della popolazione.

Un’altra decisione al vaglio del Governo è l’obbligo di green pass rafforzato (ottenuto con la vaccinazione o con la guarigione dal Covid) per andare a lavoro – anche se tale decisione, che corrisponderebbe di fatto ad un obbligo vaccinale per poter lavorare, è osteggiata da più parti come abbiamo visto. Quindi, se da una parte la possibilità di obbligare tutti a vaccinarsi per poter lavorare sembra ancora lontana, le forze politiche spingono verso una progressiva estensione del vaccino obbligatorio sia per fasce d’età che per settori lavorativi. Una gradualità che, di fatto, già ci accompagna da alcuni mesi: infatti esistono già categorie lavorative – docenti, medici e personale sanitario, forze dell’ordine – per le quali la vaccinazione è un obbligo, non una scelta.

Un altro terreno di battaglia è rappresentato dal possibile ritorno al lavoro agile, o smart-working. Anche in questo caso, il PD si dice particolarmente favorevole ad un ritorno alla modalità del telelavoro visto l’aumentare dei contagi a causa della variante omicron e la crescente pressione sulle terapie intensive, come ha scritto su Twitter anche il deputato PD Graziano Delrio:

Infine, l’ultimo nodo è rappresentato dalla salute dei più giovani. Se da una parte il Presidente Draghi ha chiaramente affermato che le scuole riapriranno, come previsto, fra il 7 e il 10 gennaio (dicendo no ai governatori regionali che avevano auspicato un rientro in classe a partire dal prossimo mese), dall’altra parte è allo studio la possibilità di somministrare anche la dose booster a chi ha meno di 12 anni.

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Fonte: ANSA

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