No, al momento non serve (e non esiste) alcun nuovo modulo di autocertificazione

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Tutti pazzi per l’autocertificazione. Ma non esiste ancora alcun modulo né indicazioni sull’obbligo di utilizzare un modulo cartaceo com’è accaduto in passato. Il nuovo DPCM ha diviso l’Italia in zone a rischio lockdown totale, a rischio medio e a basso rischio, con precise differenze in termini di spostamenti.


Secondo le nuove regole, rese note la scorsa notte dal Premier Conte e pubblicate oggi, da domani vi sarà il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma le tre fasce di rischio contagio, determinate a seconda di una serie di parametri, si ritroveranno ad avere obblighi differenti.

DPCM, il testo integrale del decreto in vigore fino al 3 dicembre (pdf)

Indicate dallo stesso premier durante la conferenza stampa della Camera con i nomi di zone rosse, arancioni e verdi, esse subiranno specifiche limitazioni. Ad esempio, chi si troverà in una regione considerata “zona rossa” non potrà spostarsi né al di fuori del proprio comune, ma anche all’interno dello stesso territorio comunale, fatta eccezione per motivi di lavoro, salute o per lo svolgimento della didattica in presenza dove è consentita.

Come fare dunque a dichiarare di trovarsi in una di queste situazioni, le comprovate esigenze lavorative, di salute e per la didattica?

Al momento non si parla di autocertificazione. Il sottosegretario Zampa ha da poche ore confermato che a oggi non esiste alcun modulo di autocertificazione e probabilmente non ci sarà neanche in futuro. Se non ci saranno novità da parte del Governo, basterà fornire oralmente la motivazione relativa al proprio spostamento (e probabilmente comprovarla).

Sul sito del Ministero dell’Interno non ci sono nuove indicazioni né un nuovo modulo, ma è possibile trovare quello precedentemente introdotto nel corso del mese di ottobre.

Neanche le forze dell’ordine a oggi sono state ufficialmente informate sulle modalità di controllo. Abbiamo contattato i Carabinieri che fino a questo momento non hanno avuto alcuna indicazione in merito sul tipo di controllo da effettuare.

Vi è però un’eccezione e riguarda gli spostamenti al di fuori del territorio nazionale, per i quali è prevista, come da decreto, l’autocertificazione che deve indicare le esigenze lavorative, l’assoluta urgenza, le esigenze di salute e di studio.

Un secondo aspetto, su cui in questo momento vi è ampia disputa e poche certezze, riguarda l’uutilizzo dell’autocertificazione che alcune Regioni hanno introdotto precedentemente al decreto di oggi con le varie ordinanze regionali. L’autocertificazione, almeno fino a oggi, è richiesta solo nelle Regioni che l’hanno introdotta con apposita ordinanza per la circolazione durante gli orari del “coprifuoco”.

Autocertificazione Lazio, Lombardia e Campania: i moduli da scaricare per circolare durante il coprifuoco

Di conseguenza, da domani e fino a nuove e diverse indicazioni, diffidate da chi vi invita a scaricare moduli per l’autocertificazione. In molti casi infatti si tratta dei vari moduli regionali.

Scarica qui il testo integrale del Dpcm_3_novembre_2020

Fonti di riferimento: Governo

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