Niente paradossi! Fisici australiani dimostrano che i viaggi nel tempo sono “matematicamente possibili”

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Si può veramente viaggiare nel tempo? Nella pratica ancora no, ma ora sappiamo che questo sogno è “matematicamente possibile”. Un giovane fisico dell’Università del Queensland (Australia) ha sviluppato un modello che dimostrerebbe come questi viaggi possono teoricamente avvenire senza alcun paradosso.


Attualmente spostarsi da un periodo storico all’altro, al di là di qualche esperimento di teletrasporto compiuto su particelle subatomiche, resta un racconto di fantascienza di Michael Crichton, che nel celeberrimo Timeline raccontava di uomini e donne inviati come fax in universi paralleli caratterizzati da periodi storici diversi.

Una fantasia, in effetti, che prendeva spunto dalla cosiddetta “teoria degli universi paralleli” che, comunque, è tuttora oggetto di discussioni nel mondo della fisica teorica. Ma anche la teoria della relatività generale di Einstein contempla questa possibilità, solo con affascinanti quanto “spaventosi” paradossi.

I mondi paralleli esistono e interagiscono tra loro: la nuova teoria dell’Università australiana

Sulla base del modello del giovane fisico questi paradossi in realtà non ci sono e quindi la fisica matematica potrebbe dare l’ok.

“Le dinamiche classiche dicono che se si conosce lo stato di un sistema in un momento particolare, questo può raccontarci l’intera storia del sistema – spiega Germain Tobar, autore principale del lavoro – Questo ha una vasta gamma di applicazioni, dall’invio di razzi su altri pianeti ai modelli di il flusso dei fluidi”.

Ma la teoria della relatività generale di Einstein prevede l’esistenza di cicli temporali o viaggi nel tempo, dove un evento può essere sia nel passato che nel futuro di se stesso e questo sarebbe i contraddizione con la possibilità di conoscere l’intera storia del sistema e in generale renderebbe quanto mai difficoltoso pensare di viaggiare davvero nel tempo.

Secondo Tobar una teoria unificata che potrebbe riconciliare sia le dinamiche tradizionali che la teoria della relatività di Einstein, cioè includere entrambe le teorie senza sconfessarne nessuna, e quindi permettendoci, chissà come e chissà quanto, di ipotizzare viaggi nel tempo senza paradossi.

Solo una curiosità di fatto fine a se stessa?

Realizzato il primo teletrasporto quantico della storia

Non sappiamo ancora se i viaggi nel tempo saranno mai possibili, chiaro, ma la teoria potrebbe avere altra applicazioni pratiche in un futuro più prossimo, dall’aerospazio all’informatica.

Ma soprattutto – e questo forse va comunque un po’ al di là della curiosità – ci apre le porte a qualcosa finora ritenuto impossibile.

E questo, di per sé, è un’enorme conquista.

Il lavoro è stato pubblicato su Classical and Quantum Gravity.

Fonti di riferimento: Università del Queensland / Classical and Quantum Gravity

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