Lenny Kravitz e l’arte di portare i dreadlocks (anche) a 56 anni

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A maggio, si avvicinerà sempre di più all'essere sessantenne. Eppure Lenny Kravitz è figo, come quando aveva 20 anni (se non di più). Un fisico scolpito, un viso che non è ancora pronto alle rughe profonde e un'immensa chioma di capelli. Probabilmente parte del merito va alla genetica e la restante parte all'alimentazione. Vegano dall'adolescenza, Kravitz mangia solo cibo biologico e tra gli ingredienti di bellezza ci sono olio di cocco e burro di karité. Insomma Lenny ci insegna che l'energia arriva da una vita bohèmien e responsabile, e ci insegna pure come si portano i dreads alla soglia degli "anta". Così, per voi, abbiamo chiesto a un esperto tutto sui rasta, nel caso vorreste sperimentarli post-lockdown.


SU LENNY KRAVITZ I DREADS CALZANO A PENNELLO

«Perché rispondono al principio della coerenza, con il suo look nel complesso e con il suo stile di vita» – ci spiega Daniel Maltoni, titolare del salone iscritto a Uala, Blow Hair Salon – «Se è vero che per poterli ricreare servono capelli medio-spessi e molto folti, perché il rasta tende a unire le ciocche e con capelli radi si intravede il cuoio capelluto, è anche vero che prima di realizzarli bisognerebbe conoscere un po’ della loro storia.».

BREVE STORIA DEI DREADLOCKS

«I rasta nascono come espressione di uno stile di vita in armonia con la natura e i suoi ritmi. Chi sceglie questa acconciatura spesso abbraccia tale concezione della vita, e non è un caso che Lenny Kravitz sia vegano e animalista. I capelli esprimono subito la personalità di una persona e nel caso dei dreads, questo è particolarmente vero».

LA MANUTENZIONE

«Chi desidera averle questo look deve sapere che i rasta, una volta ogni due o tre mesi, vanno ripresi alla base con la tecnica a uncinetto, con la quale vengono realizzati. Per la cura a casa invece esistono molti prodotti, prevalentemente shampoo secchi o non schiumogeni, per assicurarsi una corretta pulizia».

A CHI STANNO BENE I DREAD?

«Per quanto riguarda la forma del viso non ci sono particolari accorgimenti, se non sul modo in cui questi verranno acconciati. Chi ha un viso quadrato, per esempio, tenderà a legarli in alto per creare più armonia, mentre chi ha il viso tondo o paffuto, eviterà invece di tenerli corti e sciolti».

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GQItalia

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