L’Appia Antica si prepara a diventare Patrimonio mondiale dell’umanità: presentata la candidatura all’Unesco

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L’Appia Antica, la regina delle strade, è pronta per diventare Patrimonio mondiale dell’umanità. Finalmente, dopo anni di richieste e raccolte firme, è stato avviato l’iter per la candidatura alla lista UNESCO. Ad ufficializzarle l’emozionante novità il ministro della Cultura Dario Franceschini.


La via Appia è un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori come i cammini e i percorsi sostenibili, fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro patrimonio. – ha commentato – La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei.

Quella che riguarda la via più famosa e antica fra le strade romane rappresenta la prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura e prevede il coinvolgimento di ben  74 comuni, 15 parchi, 12 città, 4 regioni, 25 università.

La “Via Appia. Regina Viarum” era già presente nella Lista propositiva italiana dal 2006 – spiega il Ministero della Cultura – L’obiettivo è ora quello di proporne l’iscrizione come “sito seriale”, tipologia prevista dall’Unesco nelle Linee guida operative della Convenzione per la protezione del Patrimonio culturale e naturale del 1972.

Perché la Via Appia è considerata la Regina Viarum

La via Appia fu creata alla fine del IV secolo a.C., nel 312, per volere del Appio Claudio Cieco, lo stesso al quale si deve il primo acquedotto della città. In un primo momento la strada via comprendeva solo il tratto da Roma a Capua; più tardi fu prolungata fino a Benevento, poi al di là dell’Appennino, fino a Venosa e quindi a Taranto. Successivamente prima del 191 a.C., fu estesa fino a Brindisi, dove due colonne, una delle quali ancora presente, indicavano il punto terminale della strada.

L’antico asse viario, il primo concepito come “via pubblica”, divenne il prototipo dell’interno sistema viario romano e ancora oggi, con i suoi 120.000 km di lunghezza, è considerato il fulcro della viabilità del bacino del Mediterraneo. Percorrendo la Via Appia Antica si trovano numerose testimonianze infrastrutturali, archeologiche, architettoniche, funerarie e civili: un tesoro inestimabile che merita di diventare a pieno titolo patrimonio dell’umanità.

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Fonte: Ministero della Cultura 

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