La zanzara giapponese arriva in Italia. Ecco quali sono i rischi per l’uomo
Avvistata in Friuli Venezia Giulia una delle tre specie di zanzare più invasive al mondo, e gli esperti non escludono il rischio che possa trasformarsi in un veicolo di malattie per l’uomo, come la febbre del Dengue o la Chikungunya
In questa coda d’estate che non accenna ad abbandonare il nostro paese, caratterizzata ancora alte temperature e belle giornate, anche le zanzare sono restie a lasciare il territorio. In queste settimane, addirittura, è stata avvistata una nuova specie di zanzara tutt’altro che nostrana: è la zanzara giapponese (Aedes japonicus), e rappresenta un serio rischio per la nostra salute.
La zanzara giapponese, di origine asiatica, è una delle tre specie di insetti più invasive al mondo. Nasce e vive nei boschi ma si diffonde rapidamente nelle aree urbane, proliferando in ambienti particolarmente umidi; per la sua conformazione, è in grado di resistere anche alle temperature rigide. Il suo aspetto è molto simile a quello della comune zanzara tigre, ma è molto più molesta e fastidiosa, soprattutto di giorno.
(Leggi anche: Come proteggersi dalle zanzare: tutti i rimedi davvero efficaci per adulti e bambini)
Gli esperti temono che dal Nord della penisola, questa specie possa scendere verso le regioni centro-meridionali, e che possa portare con sé pericolose malattie infettive – come la febbre del Dengue (una particolare febbre trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta) o la Chikungunya (malattia virale caratterizzata da febbre e forti dolori, per la quale non esistono trattamenti antivirali specifici né vaccini).
Un’altra malattia che può essere veicolata da questa zanzara è la cosiddetta encefalite giapponese: si tratta di un particolare tipo di emicrania di origine virale, che colpisce principalmente i bambini, caratterizzata da mal di testa, febbre e disturbi gastrici. Per questa particolare infezione il governo della regione Veneto ha messo a disposizione un vaccino in due dosi da somministrarsi a distanza di un mese (con la possibilità di una dose di richiamo dopo un anno), che può essere inoculato a partire dai due mesi di età.
Oltre al vaccino, ecco alcuni accorgimenti che possiamo mettere in atto per proteggerci dalla zanzara giapponese:
- Eliminare i contenitori che possono accumulare acqua anche in piccole quantità, come i secchi negli orti e giardini, e ricordarsi di tenerli sempre capovolti.
- Utilizzare zanzariere alle finestre.
- Trattare i tombini privati e le vasche all’aperto con larvicidi, seguendo le istruzioni in etichetta.
- Proteggersi dalla puntura delle zanzare con i repellenti, seguendo attentamente le istruzioni riportate sul prodotto.
- Mettere i pesci in fontane e vasche all’aperto: si nutrono delle larve di zanzare.
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Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia / Regione Veneto
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