La presidente di Federturismo: “Vacanze made in Italy per il bene del Paese”

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SPECIALE DONNE AL COMANDO | Marina Lalli: "Il Covid è un inedito, ma nella vita di un'azienda ci sono sempre sfide" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


ROMA – Puntare ad una vacanza ‘made in Italy’, “l’unica carta che abbiamo nel nostro mazzo da giocare, come imprenditori turistici. Ci appelliamo alla sensibilità degli italiani per far ripartire questo Paese“. E’ l’invito lanciato da Marina Lalli, neo presidente di Federturismo, intervistata dall’agenzia Dire sulla sua recente nomina e sul quadro critico in cui decolla il suo mandato.

“Fino alla fine dello scorso anno eravamo convinti di vivere in una bolla felice, dove il turismo non faceva altro che crescere”, ha ricordato a proposito di come il Covid-19 abbia stravolto completamente questo ambito, “il più colpito di tutta questa storia”.
Ed eccole le azioni messe in campo dalla sua presidenza “per ribaltare questa situazione: le prime non abbiamo nemmeno potuto sceglierle, perché abbiamo dovuto vivere l’emergenza del momento”, parliamo quindi degli “emendamenti ai decreti, al ‘Cura Italia’, al ‘Liquidità’ e adesso al ‘Rilancio'”. La neo presidente è dell’avviso che si debba “ripartire, anche se quest’anno l’utile sarà impensabile, ma lì dove sarà possibile con un avvicinamento alla copertura dei costi, credo che ognuno per senso civico e amor patrio debba farlo. In questo modo si va a sgravare lo Stato, ed è un modo per far ripartire l’economia in generale, senza colpevolizzare le tante persone che non ce la potranno fare e dovranno essere sostenute”.

Lalli, a capo del complesso Terme di Margherita di Savoia, con una ricca storia di incarichi nel mondo dell’impresa, e dal 2011 Componente della Consulta Regionale Femminile della Puglia, nella Commissione Sanità e delle Attività produttive, vicepresidente di Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani con delega alla Promozione del Marchio del Territorio, a proposito di crisi e di come affrontarla ha sottolineato: “Il Covid è un inedito, ma nella vita di un’azienda ci sono sempre sfide. Nel passato ce ne sono state, molte vinte. Mi viene in mente la grande trasformazione del termale di qualche anno fa, per trovare fasce di pubblico differenti, abbassando l’età media e aggiungendo alla parte medicale del termale quella del ‘wellness‘. Ora ci troviamo ad avere clienti di tutte le età”.

Quanto alla peculiarità di una guida femminile e una presunta diversa capacità di gestire la crisi, la presidente di Federturismo ha parlato di “un luogo comune da sfatare: quando si è capo di un’impresa, si devono seguire dei modelli di comportamento che prescindono dalla capacità di genere. Semmai si seguono le regole aziendali in un modo personale, ma non andrei a correlarlo al genere”.

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