La musica d’autore festeggia i 70 anni di Fabio Concato

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Tempo di Lettura: 2 minuti ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso anno una delle sue canzoni più celebri, “Domenica bestiale”, ha compiuto 40 anni ed è stata festeggiata fino a qualche giorno fa, quando si è tenuto il suo concerto al Teatro Petruzzelli di Bari. Stavolta, il 31 maggio per la precisione, tocca a lui spegnere le candeline perchè è in […]

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ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso anno una delle sue canzoni più celebri, “Domenica bestiale”, ha compiuto 40 anni ed è stata festeggiata fino a qualche giorno fa, quando si è tenuto il suo concerto al Teatro Petruzzelli di Bari. Stavolta, il 31 maggio per la precisione, tocca a lui spegnere le candeline perchè è in quel giorno che Fabio Concato compie 70 anni. Fabio Bruno Ernani Piccaluga, questo il suo vero nome (Concato è il cognome della nonna paterna), è nato infatti nel 1953 a Milano. E’ figlio d’arte: suo padre Luigi, più noto come Gigi Concato, è autore e chitarrista jazz e i suoi nonni erano cantanti lirici.
Cresciuto a suon di musica, Concato muove i suoi primi passi nell’ambiente nel 1974 quando inizia a esibirsi al Derby di Milano con “I Mormoranti”, gruppo cabarettistico formato da lui per il quale scrive testi e musiche. Arriva il primo contratto (con l’etichetta Harmony) e i primi album, insieme al 45 “Ufo Robot/Shooting Star”, sigla della serie “Atlas Ufo Robot” al quale partecipa nel coro. Il successo, però, arriva nel 1982 con l’album “Fabio Concato” che viene trascinato dal singolo “Domenica bestiale”, in gara al Festivalbar. Due anni dopo arriva l’album più fortunato della sua carriera: si intitola ancora “Fabio Concato” e contiene brani come “Ti ricordo ancora”, “Tienimi dentro te”, “Rosalina”, “Guido piano” e la dolcissima “Fiore di maggio” dedicata alla figlia Carlotta. Passano altri due anni ed esce “Senza avvisare”: l’album riscuote un buon successo e viene seguito, altri due anni dopo, dal singolo “051/222525” dedicato al Telefono Azzurro. Il brano affronta il tema delle violenze domestiche sui bambini e i proventi della vendita del disco vengono interamente devoluti proprio al Telefono Azzurro. Del 1990 è “Giannutri”: anche in questo l’album viene portato al successo soprattutto grazie a un singolo, “Speriamo che piova”. Passano due anni e arriva “In viaggio” che è ancora un successo di vendite e di critica. Dopo un altro paio di album (tra cui “Scomporre e ricomporre” costituito da canzoni reincise) e la realizzazione delle musiche per l’audiolibro de “Il piccolo principe”, Concato partecipa al Festival di Sanremo con “Ciao ninin”. Il brano che prelude all’uscita dell’album più spiccatamente jazz “Ballando con Chet Baker”. Seguono “Voilà”, il primo album live e una nuova partecipazione a Sanremo, stavolta con “Oltre il giardino”, dedicata alle difficoltà di chi perde il lavoro a cinquant’anni. Nel 2012, a undici anni dall’ultimo album di inediti, Concato ne pubblica uno nuovo: “Tutto qua”. Nel 2021, invece, pubblica sui suoi canali internet ufficiali “L’aggeggino”, dedicata a Nina, primogenita di sua figlia Carlotta. Nel corso della sua carriera Concato ha collaborato e duettato con numerosi colleghi: Pierangelo Bertoli (“Chiama piano”), Josè Feliciano (“M’innavoro davvero”), Samuele Bersani (“Binario 3”) e Anna Oxa (nel “Viceversa Tour”). E’ anche apparso, con il brano “Ventiventi” in un album tributo a Enzo Jannacci e in un cammeo nel film “Loro 1” di Paolo Sorrentino, cantando la sua “Domenica bestiale”. Il 7 dicembre 2020 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro per avere devoluto in beneficenza i proventi della sia canzone “L’umarell” scritta in piena emergenza Covid e nel 2022 ha vinto il Premio Tenco assegnato dal Club Tenco agli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-


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