La FITA accoglie atleti ucraini, Cito “Felici di aiutare”

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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia per ritrovare il sorriso, la concentrazione e le condizioni migliori per proseguire il percorso nello sport che è la loro vita. Mariia Labuzova, Renata Podolian, Danyil Babloniuk, Andrii Chumachenko, Oleksandr Chumachenko, Mykhailo Korsak e Daniil Maidaniuk sono i sette atleti ucraini di taekwondo che, costretti ad abbandonare il proprio Paese a causa degli attacchi da parte della Russia, sono stati accolti dalla federazione italiana al centro di preparazione olimpica dell’Acqua Acetosa, a Roma. “Ci siamo trovati di fronte ad un’emergenza umanitaria – racconta Angelo Cito, presidente della Federazione Italiana Taekwondo – Il presidente della federazione ucraina cercava supporto e mi ha chiesto se fosse possibile per noi ospitare atleti di alto livello, atleti della nazionale ucraina. Naturalmente ho dato immediata disponibilità: abbiamo accolto ragazzi juniores e una senior, perchè purtroppo i ragazzi over 18 devono restare in Ucraina a combattere. Siamo felici di poter dare una mano”.
Ragazzi e ragazze si allenano sotto lo sguardo del direttore tecnico Claudio Nolano e del suo staff, guidato da Carlo Molfetta e Giovanni Lo Pinto. Oltre a Simone Alessio, che nel 2019 è diventato il primo taekwondoka italiano a vincere una medaglia d’oro ai campionati mondiali aggiudicandosi il titolo nei 74 kg, la stella azzurra del centro è Vito Dell’Aquila, campione olimpico a Tokyo nella categoria 58 kg. Una situazione di emergenza che quindi trova risvolti positivi anche dal punto di vista agonistico, come conferma Nolano: “Siamo in collaborazione e a stretto contatto con tutte le nazionali europee. La cooperazione internazionale è un caposaldo della Federazione Italiana Taekwondo, qualcosa in cui crediamo fortemente soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo. Chiaramente in questo periodo il rapporto tra il nostro presidente e quello della federazione ucraina è ancora più saldo. I ragazzi che abbiamo accolto sono di ottimo livello: due di loro vantano già medaglie internazionali. Per noi è anche un’occasione per rompere la routine quotidiana trovando nuovi stimoli”.
“Lo sport è condivisione e confrontarci con altri atleti e altre realtà ci permette di capire i nostri limiti per poi lavorare per superarli – ha aggiunto Nolano – Gli allenamenti con i ragazzi ucraini saranno importanti per la composizione della nostra nazionale femminile, che ai Giochi Olimpici di Tokyo non c’era ma che sarà molto ambiziosa”. Solidarietà, affiatamento e lungimiranza: il taekwondo azzurro prosegue la sua crescita abbracciando senza esitazioni chi chiede a gran voce un briciolo di normalità.
(ITALPRESS).


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