In Calabria da oggi via libera a mercati, bar e ristoranti, M5s a Mattarella: “Riporti unità”

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Sta facendo discutere l’ultima ordinanza della governatrice della Calabria Jole Santelli. In molti credono che queste ‘anticipazioni’ possano vanificare gli sforzi dei cittadini Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


REGGIO CALABRIA – L’ultima ordinanza della governatrice della Calabria Jole Santelli per la fase 2, in vigore da oggi, prevede che siano consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali e gli spostamenti per raggiungere le imbarcazioni di proprietà da sottoporre a manutenzione e riparazione, per una sola volta al giorno.
Conferma il disposto dell’ordinanza numero 32/2020 in materia di attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali svolte in forma amatoriale, di stabilimenti balneari, di attività di trasformazione dei prodotti industriali. Consente sia la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto, sia la ripresa delle attivita’ di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto. Viene specificato che “tali attività possono essere riattivate negli esercizi che rispettano le misure minime anti-contagio”.
Con la nuova ordinanza regionale, inoltre, sono consentiti gli spostamenti per l’assistenza a persone non autonome, comprese quelle per le quali occorre prestare assistenza ai sensi della legge numero 104/92 e successive modificazioni e integrazioni, in quanto rientranti nei motivi di salute; è consentita l’attività di commercio di generi alimentari nei mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso delle mascherine e guanti; è consentita l’attività di commercio al dettaglio, anche in forma ambulante di fiori, piante, semi e fertilizzanti.

DI NATALE: “IMPROVVIDO LIBERI TUTTI, A RISCHIO I SACRIFICI DEI CITTADINI”

Chiedo al governo di impugnare tempestivamente l’ordinanza della presidente Jole Santelli“. Così Graziano Di Natale, consigliere regionale di ‘Io resto in Calabria’ e segretario questore dell’Assemblea regionale, che aggiunge: “Appare evidente in tutte e cinque le provincie quanto i calabresi di ogni orientamento politico siano in rivolta per l’improvvido ‘liberi tutti’ disposto dalla governatrice, anticipando la riapertura disposta dal governo per il 4 maggio e andando anche ben oltre le disposizioni e le regole del Dpcm”. “Aprire cosi’ senza criteri e riferimenti tecnico-scientifici – afferma Di Natale – significa buttare a mare tutti i sacrifici che i cittadini hanno fatto in questi mesi. Addirittura si anticipano i provvedimenti del governo nazionale col rischio concreto di un aumento dei contagi che con tutto il cuore mi auguro non si verifichi. Spero vivamente che Jole Santelli non si presti ad una strategia politica messa in atto dai governatori del centrodestra – conclude Di Natale – sarebbe da incoscienti ed i soli a pagarne le conseguenze saranno i calabresi”.

LETTERA DEL M5S A MATTARELLA PERCHÉ “RIPORTI UNITÀ”

I parlamentari calabresi del Movimento 5stelle Paolo Parentela, Francesco Sapia, Bianca Laura Granato e Giuseppe d’Ippolito hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo “il suo intervento autorevole per riportare la massima unita’ tra le diverse articolazioni della Repubblica, ora piu’ che mai indispensabile”. La missiva prende in esame i provvedimenti sulla Fase 2 dei governatori delle Regioni amministrate dal centrodestra. I parlamentari pentastellati calabresi hanno ricordato che sull’ipotesi di riaperture immediate l’Istituto superiore di sanita’ aveva gia’ relazionato a proposito dei rischi di contagio. Nella loro lettera a Mattarella i 5Stelle hanno aggiunto che la programmazione per la Fase 2 “e’ il frutto di un lavoro complesso, volto a garantire, assieme, la tutela della salute e la ripartenza dell’economia”. “Lo stesso presidente del Consiglio – scrivono Parentela, Sapia, Granato e d’Ippolito – aveva chiesto e auspicato pubblicamente una piu’ stretta collaborazione con le Regioni e tutti i livelli istituzionali coinvolti in questa emergenza. Tuttavia a cio’ non ha fatto seguito, e di certo non per responsabilita’ del presidente del Consiglio, l’effettiva condivisione e unita’ dei poteri pubblici coinvolti, visto che alcuni presidenti di Regione hanno agito in maniera difforme, benche’ il ministro per gli Affari regionali avesse chiarito che dal prossimo 18 maggio, valutati i dati epidemiologici, si potranno differenziare le misure di contenimento – concludono – sulla scorta delle singole situazioni territoriali”.

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