Il vicecomandante Munnia licenziato dal comune di Taormina

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La città di Taormina è stata colpita da notevoli turbolenze amministrative questa domenica quando si è sparsa la notizia: l’Amministrazione comunale ha deciso di terminare in modo inaspettato la collaborazione con l’ispettore capo Alessandro Munnia di Zafferana Etnea.


Il servizio di Munnia, fino allora integrato nella Polizia locale di Taormina in cui ricopriva il ruolo di vicecomandante, è stato bruscamente interrotto nonostante la norma che prevede un preavviso di 30 giorni. Pertanto, è stata stabilita come ultimo giorno lavorativo l’1 aprile.

La controversia si è innescata a seguito delle pretese di Munnia relative a oltre 400 ore di lavoro straordinario non retribuito e ai mancati rimborsi spese per gli spostamenti da Zafferana Etnea. Di fronte alla decisione dell’ispettore di non rinnovare la convenzione scadente il prossimo 31 maggio, il sindaco Cateno De Luca ha optato per un’anticipata cessazione dell’accordo lavorativo.

Il primo cittadino ha espresso una mancanza di fiducia verso il vicecomandante e ha sollevato dei dubbi sull’effettiva realizzazione delle ore di straordinario rivendicate. Con questo pretesto, De Luca ha ordinato un esame dettagliato al comandante Daniele Lo Presti e ha annunciato di aver avviato un’indagine approfondita sulle procedure in uso per la gestione dello straordinario, in particolare sulla mancanza di timbrature del cartellino lavorativo.

Mentre l’ex vicecomandante si confronta con l’incertezza del riconoscimento delle sue ore extra, l’Amministrazione comunale ha proceduto con un rimborso di €18.479 al Comune di Zafferana Etnea per il servizio prestato nell’arco temporale che va dal 19 giugno al 31 dicembre.

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