Il fenomeno social Osho arriva su Raiplay con Marcoré

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ROMA (ITALPRESS) – Metti un antennista della periferia romana di Centocelle, con moglie, figlia adolescente, affitto e bollette da pagare: fagli indossare un mundu indiano e la barba lunga e avrai “Il Santone”, protagonista dell’omonima serie che sarà disponibile in esclusiva su RaiPlay dal 25 febbraio. Nata dal fenomeno social più dirompente degli ultimi anni, #lepiùbellefrasidiOsho, creato da Federico Palmaroli, la serie è formata da dieci puntate (prodotte da Stand by me con Rai Fiction), dirette da Laura Muscardin e interpretate da Neri Marcorè, Carlotta Natoli e Rossella Brescia.
La storia prende il via dalla misteriosa e improvvisa scomparsa di Enzo Baroni, antennista conosciuto in tutta Centocelle che ha sempre regalato alla gente vecchie frasi di saggezza popolare romana. Quando Enzo, improvvisamente come era scomparso, ritorna con un aspetto a dir poco inconsueto, quelle frasi diventano per chi lo ascolta massime di acuta profondità. E lui diventa, appunto, “Il Santone”, guru prima di quartiere e, poi, di tutta Roma, che attira l’attenzione di Jacqueline, agente televisiva un po’ cialtrona che fiuta l’affare e vorrebbe farlo diventare una star. È più che evidente la somiglianza tra la vicenda di Enzo Baroni, decisamente esilarante, e quella di tanti che, ai nostri giorni, grazie al tam tam sui social acquistano improvvisamente una fama tanto potente quanto effimera: «L’idea è che Oscio diventi anche un monito sulla viralità ormai basata sul niente. È una serie che va a toccare anche il modo in cui viviamo oggi» afferma la regista. Che spiega: «Abbiamo cercato di citare anche un po’quella che è stata l’anima di Roma negli anni ’70 e mostrare l’emergenza dal punto di vista leggero ma non superficiale, un po’ canzonatorio, cercando di rispecchiare il tono delle frasi di Federico che puntualizzano cose importanti».
Federico Palmaroli aggiunge: «Io ho ideato un fenomeno che aveva come filo conduttore le foto di Osho cui attribuivo cose che diciamo senza neanche rendercene conto. E faceva ridere che le dicesse un maestro spirituale. Questa serie è una storia con un arco narrativo ben preciso che ha preso spunto da quello che io ho creato. Neri è un antennista che si ritrova a essere punto di riferimento della comunità, un santone calato nella periferia perché c’è bisogno di affidarsi a qualcuno che abbia le caratteristiche per diventarlo».
Il santone, come dicevamo, ha il volto di Neri Marcorè, già autore della prefazione di una raccolta di vignette di Oscio, per il quale «partire per un progetto da qualcosa di forte come le vignette di Federico è molto vantaggioso. Quando mi hanno proposto la serie, non c’erano ancora le sceneggiature, ho aderito leggendo solo i soggetti». Sul set Marcorè ha ritrovato Carlotta Natoli con cui aveva già “fatto coppia” nella fiction “Tutti pazzi per amore” che qui interpreta sua moglie Teresa: «Lei è stata abbandonata dal marito che è sparito per mesi – racconta l’attrice – Quando lo ritrova, non lo riconosce. E quando lui le dice di avere trovato sé stesso, lei ribatte: “Ma non era meglio che trovavi qualcun altro?”. Teresa è romana di Centocelle, non ha una lira e ha una figlia adolescente, deve gestire un sacco di cose. Insomma, è facile fare il santone se uno ha la moglie!».
Jaqueline Bonnet, l’agente cialtrona, è interpretata da Rossella Brescia che, dice, «mi sono ispirata a tanti agenti simili che ho incontrato nella vita. Quelli che si credono grandi manager e, invece, creano solo casini». La Brescia anticipa che «Jaqueline parte come personaggio cinico ma poi si capirà che si comporta così perché anche lei ha un passato niente male. E, in ogni caso, crea un bel po’ di scompiglio a casa di Enzo che si lascia prendere da questa cosa di diventare virale. Un po’ come accade ai nostri giorni quando la televisione può dare alla testa».
(ITALPRESS).


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