Il caldo estremo non ferma le ‘botticelle’: cavalli costretti a lavorare lo stesso, in attesa dell’ennesima tragedia…

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Il caldo eccessivo di questi giorni fiacca non soltanto noi, ma anche gli animali. Un esempio sono i cavalli, costretti malgrado le temperature record a trainare carretti per turisti – con conseguenze tragiche per gli animali.


L’associazione ambientalista LAV scrive una lettera aperta al Ministro della Salute Roberto Speranza chiedendo l’emanazione di un divieto di circolazione su tutto il territorio nazionale degli animali da traino in conseguenza del forte caldo che si sta abbattendo in questi giorni sulla nostra penisola.

Ogni anno diversi cavalli sono vittime di incidenti e, in particolare durante la stagione estiva, si verificano malori ed episodi mortali dovuti alle proibitive condizioni in cui gli animali sono costretti a lavorare per via delle alte temperature e del tasso di umidità relativa – spiega il presidente della LAV, Gianluca Felicetti. – I cavalli sono animali omeotermi di grande mole, pertanto hanno più difficoltà a disperdere calore; inoltre, alcuni studi riconoscono che la zona termoneutra per il cavallo è compresa tra i 10° ed i 20° gradi C°, confermando con ciò che il cavallo, rispetto all’uomo, teme più il caldo del freddo.

Sono circa duecento cavalli e altri equidi impiegati su tutto il territorio nazionale nei servizi di piazza per il trasporto di persone con veicoli a trazione animale e nei servizi di noleggio con conducente, mentre molti altri sono impiegati per il trasporto di cose, nonché in servizi fissi o stagionali di passeggiate a sella o in attacco con i pony, in parchi pubblici su concessione dei Comuni. Oltre al caldo, altri fattori stressanti (inquinamento, qualità dell’aria, inquinamento acustico, temperatura, lavoro muscolare, etc.) pregiudicano la salute degli animali che svolgono un lavoro su strada e possono portare anche alla morte degli animali.

Ogni anno, infatti, diversi animali sono vittime di incidenti, anche mortali: si pensi che solo qualche settimana fa (alla fine di luglio) sono deceduti due cavalli utilizzati nel servizio di trasporto a trazione animale della città di Palermo. Esistono per fortuna realtà virtuose e comuni – come Verona e Caserta (all’interno della Reggia) – che hanno adottato autonomamente il divieto di utilizzo dei cavalli per trasporto nei mesi più caldi.

Tuttavia, la situazione nel resto d’Italia è critica: la regolazione delle attività affidata ai sindaci è giudicata insufficiente dalla LAV, che chiede un provvedimento severo a livello nazionale – affinché si evitino tragedie annunciate come quella di Palermo. Serve con urgenza un’ordinanza di divieto di circolazione su tutto il territorio nazionale! Basta botticelle, sono una vergogna per il nostro Paese!

QUI è possibile leggere la lettera dell’associazione.

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Fonte: LAV

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