Il calcio si chiuda in una ‘bolla’, così aiuta l’Italia
-
Andrea Clerici
-
28/10/2020
-
a.clerici@agenziadire.com
La strada da seguire è quella della Nba
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on email
Share on print
ROMA – Chiudersi nella ‘bolla’ e portare a termine il campionato di calcio di serie A. Questo devono fare adesso le società per salvare una stagione che ha già visto formazioni e partite condizionate dalle assenze per Covid. Per non parlare dei timori legati alle Coppe, tra viaggi in giro per l’Europa e tamponi Uefa che darebbero dubbie positività. I centri sportivi dei club potrebbero diventare la casa dei calciatori e del gruppo squadra per i prossimi mesi. Isolati. Un sacrificio, certo, ma che aiuterebbe tutto il movimento e il Paese. Già, perché se si fermasse nuovamente il calcio sarebbe un bel problema, non tanto per i giocatori ma certamente per tutti quei lavoratori che portano a casa uno stipendio grazie al fatto che il pallone gira. Pagamenti che, visti anche gli introiti ridotti, non è detto che le società possano garantire a tutti i propri dipendenti. Di certo sarebbe richiesto un intervento da parte dello Stato. Meglio evitare. La strada da seguire è quella tracciata dalla Nba: in questo caso una ‘bolla’ con quasi 800 persone ‘rinchiuse’ a Disney World per mesi, costata 180 milioni di dollari ma che ha salvato un miliardo di dollari di mancati introiti televisivi.
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on email
Share on print
Leggi anche:
Il calcio si chiuda in una ‘bolla’, così aiuta l’Italia
Trump twitta, in Afghanistan si muore
Dpcm non significa Dagli al Presidente del Consiglio dei Ministri
Dov’è la Regione Campania? Devo andare a fare bordello
“Strano gioco, l’unica mossa vincente è non giocare”, con le proprie vite
C’è il coprifuoco ed anche i principi stanno a casa
L'articolo Il calcio si chiuda in una ‘bolla’, così aiuta l’Italia proviene da dire.it.