Il Belgio sta per chiudere le sue centrali nucleari più vecchie

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Dal Belgio arriva una bella notizia che ci farà dormire sonni più tranquilli: il governo belga ha deciso di chiudere i suoi più vecchi reattori nucleari, 7 in totale, che forniscono la metà dell’elettricità usata nel Paese. E lo farà entro il 2025. 


Tuttavia, per il Belgio non si tratta di un vero addio a questa fonte di energia. Le autorità belghe hanno, infatti, intenzione di investire nelle tecnologia nucleare di nuova generazione. Secondo quanto riferito da fonti governative all’agenzia di stampa AFP, è già pronto un accordo che prevede investimenti di circa 100 milioni di euro su piccoli reattori modulari. 

Inoltre, per garantire l’approvvigionamento ed evitare il blackout, le autorità governative stanno valutando attivare centrali elettriche a gas. Il piano del governo belga aveva previsto la costruzione di una centrale elettrica a gas a Vilvoorde, nelle Fiandre, ma c’è a questo progetto si oppone la ministra fiamminga dell’Ambiente e dell’Energia Zuhal Demir, rifiutandosi di concedere il permesso per la realizzazione dell’impianto.

Secondo Demir, le emissioni di azoto dall’impianto a gas sono troppo elevate per gli standard fiamminghi.
“L’impianto a gas emetterebbe 107.000 chilogrammi di ammoniaca all’anno” ha obiettato la ministra.

Per trovare delle opzioni alternative, ovvero la costruzioni di centrali elettriche a gas a Tessenderlo e Manage è prevista una riunione il 15 marzo. E nel caso in cui nessuna soluzione dovesse apparire praticabile, il governo belga è pronto a fare marcia indietro e tornare ai vecchi reattori fino a quando non si arriverà ad un’alternativa valida. Il piano del Belgio è di varare una nuova legge sull’energia che preveda una strategia a emissioni zero entro il 2050. 

 

 

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