Grave sversamento dal gasdotto Trans Mountain: 190mila litri di petrolio nella falda acquifera delle terre indigene

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Un disastro che ciclicamente si ripete. Il gasdotto canadese Trans Mountain Pipeline ha versato fino a 190mila litri di petrolio greggio ad Abbotsford, British Columbia. “Non si può continuare a profanare la nostra terra con fuoriuscite di petrolio”, spiegano i leader indigeni.


Non è la prima volta che succede e per questo, da tempo le tribù indigene conducono una battaglia contro il gasdotto. Sabato scorso, la fuoriuscita ha invaso la falda acquifera che rifornisce la nazione di acqua potabile. Secondo il leader indigeno di Sumas, Dalton Silver è la quarta volta in 15 anni che il gasdotto si riversa nelle terre ancestrali.

“Non si può continuare a profanare la nostra terra con fuoriuscite di petrolio” ha detto in una dichiarazione rilasciata dall’Unione dei capi indiani della Columbia Britannica (UBCIC).

gasdotto canada

@wildernesscommittee.org

La società ha dichiarato che al momento della fuoriuscita non erano in corso lavori di costruzione relativi all’espansione del gasdotto, ma che l’incidente è stato causato dal mancato raccordo tra un tubo più piccolo e quello principale. “La causa dell’incidente è oggetto di inchiesta”, ha detto il portavoce della compagnia Ali Hounsell.

Stop TMX: Devastating Trans Mountain Pipeline Spill Reinforces Urgency to Halt Further Expansion: “Trans Mountain put in the existing line without the consent of impacted First Nations and we have said no countless times to the proposed expansion." https://t.co/puH08MFqzl pic.twitter.com/mU1oh66wUL

— UBCIC (@UBCIC) June 14, 2020

La società ha stimato che circa 190mila litri di petrolio sono finiti nella falda acquifera, ma assicura che “il petrolio è stato recuperato e sarà trasportato in una struttura approvata per lo smaltimento. Il sito dispone di un monitoraggio permanente delle acque sotterranee e il monitoraggio dell’aria continua. Ma non ci sono rischi per la comunità”.

Diversamente la pensano i leader indigeni che da anni si battono contro l’espansione del gasdotto che trasporta 300mila barili di petrolio greggio al giorno da Alberta a Vancouver e che è stato riavviato domenica dopo essere stato chiuso per poco più di 24 ore dopo la fuoriuscita.

.@wildernews sent a drone to capture the extent of an oil spill this weekend from the #TransMountain pipeline – a spill that has leaked 150,000 to 190,000 litres of crude oil. #StopTMX https://t.co/1uCkqcQ9B5 #bdpoli #cdnpoli

— Greenpeace Canada (@GreenpeaceCA) June 15, 2020

In una dichiarazione congiunta l’UBCIC ha affermato che la fuoriuscita del 13 giugno “si è verificata appena a sud del sito di Lightning Rock – un sito culturale e ricco di cimiteri di grande significato per la comunità indigena”.

gasdotto canada

@wildernesscommittee.org

Leah George-Wilson, capo della Tsleil-Waututh Nation, ha dichiarato che le fuoriuscite dal gasdotto Trans Mountain – che il governo canadese ha acquistato da Kinder Morgan nel 2018 nonostante la diffusa opposizione – sono “inevitabili, non possono essere completamente ripulite e hanno effetti devastanti”.

“Questa fuoriuscita più recente ricorda che il rischio è troppo grande per essere accettato”, ha affermato George-Wilson. “Il gasdotto Trans Mountain ha già sversato più di 80 volte da quando ha iniziato a funzionare. Per questo motivo continuiamo a combattere l’espansione Trans Mountain nei tribunali”.

Fonte: Wilderness committee

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Da Greenme

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