Fotovoltaico, Schifani “Non porta ricchezza alla Sicilia”

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Tempo di Lettura: 2 minuti VERONA (ITALPRESS) – “Con il Ministro Urso ho e avrò sempre ottimi rapporti perchè è una persona di grande livello istituzionale e di grande preparazione, da buon siciliano che sta dando una mano alla sua terra come me. Il tema non è guardare al fotovoltaico come futuro della Sicilia perchè il fotovoltaico nulla porta agli […]

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VERONA (ITALPRESS) – “Con il Ministro Urso ho e avrò sempre ottimi rapporti perchè è una persona di grande livello istituzionale e di grande preparazione, da buon siciliano che sta dando una mano alla sua terra come me. Il tema non è guardare al fotovoltaico come futuro della Sicilia perchè il fotovoltaico nulla porta agli interessi economico-sociali della Sicilia”. Lo dichiara a Live Sicilia il presidente della Regione Renato Schifani, a margine del Vinitaly.
“Parliamo di investimenti notevoli che sfruttano il nostro clima per produrre energia; lo fanno quando questa energia non rimane, seppure in maniera minima, nella nostra regione o quanto meno viene data come concambio del danno ambientale che viene realizzato cosa che invece avviene per i comuni che ottengono il 3% di quella energia – spiega – Questi investimenti non producono posti di lavoro perchè sono fatti in maniera scientifica e raffinata, per cui montati i pannelli viene gestito tutto in maniera telematica. Quindi non vi è un futuro che possa portare nè ricchezza energetica nè di forza lavoro: il mio obiettivo è quello di ridurre il carobollette”.
“Una misura di concambio, non finanziario, ma di partecipare e potere ottenere in risposta una quota, seppure non considerevole, di energia prodotta in Sicilia che rimanga in Sicilia che possa contribuire naturalmente a ridurre il costo della bolletta per tutte le famiglie siciliane” aggiunge Schifani che nei prossimi giorni incontrerà il Ministro Urso: “Le istruttorie non si fermano e vanno avanti perchè sarebbe assurdo creare un blocco inutile e poi tornare indietro”. “E’ evidente che occorrerà la modifica del decreto legislativo del 2003 che prevede che le misure di concambio possano essere riconosciute soltanto ai comuni e non ad altri enti. Chiederò che vengano introdotte anche le regioni per riconoscere lo una misura compensativa una misura compensativa adeguata, sociale ed estremamente saggia”.


foto: xd7/Italpress

(ITALPRESS).

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