Fioritura di Castelluccio off limits per le auto nei weekend, chiusi gli accessi da Castel Sant’Angelo e Arquata

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

Approvato (solo parzialmente) il piano in difesa della fioritura di Castelluccio, che permetterà ai turisti di ammirare questo splendido fenomeno naturale senza l’inquinamento e lo smog provocato dalle automobili: le autorità marchigiane infatti hanno ritirato il loro impegno. Blocco totale degli accessi da Castel Sant’Angelo sul Nera, Arquata e Montegallo per la fioritura di Castelluccio.


In una lettera aperta al Ministro della Transizione Energetica, ai Presidenti della Regione Umbria e Marche, al Presidente dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ai Sindaci dei Comuni di Norcia, Arquata del Tronto, Castel Sant’Angelo sul Nera, e alle comunità locale di Castelluccio, Legambiente aveva chiesto ‘un’attenzione speciale’ da rivolgersi al paesaggio del Pian Grande, del Vettore e dei Monti Sibillini che potesse coniugare opportunità di crescita economica a livello locale con la salvaguardia di ecosistemi fragili: la fioritura della piana di Castelluccio, infatti, attira ogni anno un turismo selvaggio che mette in serio pericolo i delicati equilibri dell’area naturale.

In quest’ottica, aveva chiesto l’intervento delle autorità locali e nazionali per scongiurate l’arrivo sui Piani di Castelluccio di un numero insostenibile di autovetture e superiore alle capacità di carico di un contesto territoriale così fragile e aveva auspicato una limitazione e regolamentazione degli accessi turistici.

Alla protesta dell’ente per la salvaguardia ambientale, purtroppo, solo alcuni comuni umbri hanno risposto con la chiusura degli accessi al parco e la creazione di parcheggi ad hoc per ospitare le auto dei turisti nei weekend 3-4 luglio e 10-11 luglio e la messa a disposizione di servizi di navetta. Nei giorni infrasettimanali, invece, sarà consentito il traffico da tutti i varchi di accesso all’area, ma non la possibilità di sosta o fermata.

Quella annunciata dal Sindaco di Norcia è una mezza vittoria – commentano Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria e Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche in merito al comunicato stampa. – Avevamo fatto grande affidamento sul Tavolo istituzionale avviato nel novembre scorso con i Prefetti di Perugia, Ascoli e Macerata, le Regioni Umbria e Marche, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le Pro Civ Umbria e Marche, i Presidenti delle tre Province, la Comunanza Agraria di Castelluccio, i Sindaci dei comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Norcia e le Forze dell’Ordine, convinti che questa volta i turisti sarebbero riusciti ad ammirare la fioritura del Pian Grande senza l’invasione delle auto, la puzza dello smog e il rumore dei motori.

Auspichiamo che questo sia un punto di partenza per la sperimentazione di una fruizione meno impattante del Pian Grande e di Castelluccio che il comune di Norcia è determinato a portare avanti, sia da stimolo affinché tutti i soggetti interessati ritornino da subito a definire un progetto di mobilità dolce fatto non solo di divieti ma anche di servizi e informazione corretta e puntuale per una fruizione sostenibile delle risorse naturali e paesaggistiche del Parco Nazionale dei Monti Sibillini garantendo al tempo stesso una corretta ricaduta economica per le comunità locali.

Fonte: Legambiente Umbria

Ti consigliamo anche:

Loading

Lascia un commento