È nato il figlio del medico cinese eroe che per primo lanciò l’allarme sul coronavirus. “Marito mio, ci puoi vedere dal cielo?”

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La vedova del dottor Li Wenliang, il primo che in Cina lanciò l’allarme sul coronavirus, ha fatto sapere in uno straziante post su WeChat che è nato il suo secondo figlio.


Forse ricorderete Li Wenliang, il giovane medico che nel dicembre 2019 lancio l’allarme per la diffusione del coronavirus a Wuhan, allarme inizialmente inascoltato e per il quale fu addirittura accusato di creare allarmismo diffondendo fake news su internet.

Li era un oculista che, insieme ad altre 8 persone, fu interrogato e sanzionato in quanto aveva avvertito dell’esistenza di un rapporto del pronto soccorso dell’ospedale centrale di Wuhan, dove si evidenziava il fatto che alcuni pazienti presentavano una strana influenza particolarmente resistente alle cure tradizionali. Il rapporto era poi finito su internet e si era diffuso tra la popolazione.

Quello che è accaduto dopo lo conosciamo tutti: il virus si è diffuso da Wuhan al resto della Cina e del mondo. Lo stesso dottore poi ad inizio febbrario, a soli 33 anni, ha perso la vita proprio a causa di Covid-19.

Ora la moglie, Fu Xuejie, ha annunciato la nascita del secondo figlio (la coppia aveva già un figlio di 5 anni) che è venuto alla luce in un ospedale di Wuhan.

La vedova ha scritto su WeChat, app di messaggistica e social media cinese:

“Marito mio ci puoi vedere dal cielo? L’ultimo regalo che mi hai fatto è nato oggi. Lavorerò duramente per amarli e proteggerli”

Dr. Li Wenliang’s son was born this morning! His wife posted on WeChat: “hubby, do you see from heaven? Your last gift to me was born today. I will take good care of them.” ❤ pic.twitter.com/S4x3rXgPnY

— Marauder (@marauder1008) June 12, 2020

Secondo quanto riporta South China Morning Post il bambino e la mamma stanno bene. Alla vedova sono arrivate le congratulazioni e l’invito a farsi forza da tantissime persone che ricordano anche il coraggio e la professionalità di suo marito che, in seguito alla pandemia, è stato riabilitato e dichiarato “martire” dal ministero della Salute cinese che gli ha anche conferito una medaglia come eroe nella lotta al coronavirus.

Fonte: South China Morning Post

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