È italiano uno dei posti più infestati del mondo

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C’è un’isola nel nostro Paese che è completamente disabitata e che da molti è considerata uno dei luoghi più infestati del mondo. Dall’antichità, infatti, vi si aggirano storie di spiriti e fantasmi che in vita, spesso, vi hanno trovato una morte misteriosa e violenta.


L’isola in questione è Poveglia, situata a Sud di Venezia, che per secoli è stata un rifugio, un luogo di esilio, una sorta di prigione per malati terminali e un vero e proprio terreno di riposo per i defunti. Un destino macabro il suo, che iniziò nell’anno 421 quando i primi esseri umani cominciarono a popolarla perché in fuga dagli invasori barbari. Secoli di vita che trascorsero normalmente e che sfortunatamente trovarono un epilogo a causa dello spopolamento, fino al punto da rendere Poveglia un’isola abbandonata.

Poveglia e la sua particolare storia

A seguito del suo abbandono, Poveglia fu spesso riutilizzata e poi lasciata di nuovo deserta. Tutto questo fino al Settecento, periodo in cui divenne un sanatorio. In particolare, nel 1793 tra le coste di Venezia attraccò una piccola nave greca i cui marinai lamentavano i sintomi della peste. Per questo motivo furono portati a Poveglia, dove dodici di loro trovarono la morte e ci vennero seppelliti.

Nel 1799, altri otto marinai a bordo di una nave spagnola persero la vita a causa della peste e anch’essi vennero sepolti sempre sull’isola della Laguna Veneziana. Una drammatica sorte che continuò per molti anni a seguire.

Oggigiorno non si hanno a disposizioni dati precisi sul numero di defunti che giacciono a Poveglia, ma la sua fama di isola “maledetta” ha fatto nascere tante particolari convinzioni come quella che circa il 50% del suo territorio sarebbe cosparso di scheletri e ceneri umane.

Inevitabilmente intorno a queste sinistre voci sono nate diverse leggende e storie inquietanti sui fantasmi che sono aumentate vertiginosamente tra il 1922 e il 1946, quando l’isola fu sede di un particolare edificio la cui funzione è ancora oggi oggetto di dibattito. Stando ad alcuni archivi storici, la struttura avrebbe ospitato una casa di riposo per anziani, ma molti elementi inducono a pensare che si fosse trattato di un ospedale psichiatrico, come la presenza di una pietra con la scritta “reparto psichiatria”, tuttora presente tre le rovine dell’isola.

Le leggende che avvolgono Poveglia

Intorno a questo mistico luogo per malati mentali ruotano diverse leggende come quella che nel 1930 ci lavorasse un medico che era solito eseguire violenti esperimenti sui pazienti. In seguito a uno in particolare, il dottore impazzì fino a gettarsi dalla torre del manicomio. Una volta a terra, ma ancora vivo, fu una strana nebbia propagatasi dal terreno ad ucciderlo soffocandolo. A rendere tutto ancor più enigmatico è che secondo la gente del posto si sentono anche oggi i rintocchi risuonare nell’isola solitaria, anche se la campana della torre è stata rimossa ormai più di 10 anni fa.

Ma a segnalare la presenza di fantasmi sarebbero stati anche gli stessi ospiti della struttura psichiatrica. Loro erano convinti che fossero le anime delle vittime della peste in cerca di aiuto, ma ovviamente non vennero mai ascoltati dal personale in quanto considerati pazzi.

Più recentemente, diverse trasmissioni e docu-fiction americane hanno avvalorato l’ipotesi che Poveglia fosse uno dei luoghi più infestati al mondo. In particolare un episodio avvenuto nell’estate del 2016: 5 turisti del Colorado raggiunsero l’isola a bordo di un taxi subacqueo per compiere un’esplorazione notturna. Ma a quanto pare, poco dopo la mezzanotte, i cinque cominciarono a chiedere aiuto urlando terrorizzati “Ghosts, ghosts!”, che in italiano vuol dire “Fantasmi”. In seguito, raccontarono ai giornalisti di aver avuto “un incontro ravvicinato” con gli spettri che ancora popolano l’isola e di aver sentito voci, lamenti e rumori infernali provenire dalle tenebre.

Così altre due trasmissioni come la statunitense “Ghost Adventure“, girata di notte da un sedicente medium che a un certo punto venne persino posseduto, e il documentario inglese “Death in Venice“.

Poveglia oggi

È davvero un peccato che queste voci insistenti abbiano “invaso” Poveglia. Parliamoci chiaro, l’isola era già abbandonata pur essendo un gioiello immerso nel cuore della Laguna, ma a causa di queste storie macabre quasi nessuno vuole andare a visitarla.

Sono pochissimi, infatti, i turisti che scelgono di farci una tappa anche perché si può fare in soli due modi: noleggiando un’imbarcazione privata, o chiedendo particolari autorizzazioni al comune di Venezia almeno 10 mesi prima dell’arrivo. E a far “arrabbiare” ancora di più è che nessuno degli esperti di tradizioni e folklore veneziano riconosce a Poveglia questo “record” di presenze inquietanti.

Sbarcare a Poveglia vuol dire innanzi tutto ammirare il panorama della Laguna e poi scoprire un luogo dai profili misteriosi. Si visitano gli edifici dove hanno vissuto gli appestati, si ammira la chiesa, pieve San Vitale o quel che ne resta: il campanile oggi usato come faro. Un luogo ormai in decadenza e dove la natura si sta riprendendo giorno dopo giorno il suo posto.

Eppure Poveglia ha una storia da raccontare, ricordi di persone che ci hanno vissuto e che l’anno amata. Certo, ormai il suo sarà sempre un fascino misterioso, fuori dal comune, ma una perla come questa non merita di avere solo questa tragica reputazione.

Altre isole infestate nel mondo

Poveglia non è l’unica isola “infestata” nel mondo. A farle compagnia ci sono molte altre tra cui, per esempio, l’isola di Alcatraz che è situata nel bel mezzo della Baia di San Francisco. In questo caso, la fama da brivido è dovuta ai pericolosi e famosi criminali che lì venivano imprigionati.

Non da meno è l’isola delle Bambole a Città del Messico, anch’essa apparsa in diverse serie tv sul paranormale poiché interamente occupata da spaventose bambole appese agli alberi. Poi ancora l‘isola di Wight in Inghilterra dove, tra paesaggi mozzafiato impreziositi da scogliere spettacolari e luoghi incontaminati, avrebbero luogo strane attività soprannaturali.

Infine, l’isola di Norfolk situata a 1.400 chilometri a Est dalla costa australiana. Da queste parti tra verdi colline, coste rocciose e famosi alberi di pino, hanno vissuto nel XIX secolo alcuni dei criminali più violenti del mondo, a tal punto che ancora oggi il suo territorio sembrerebbe macchiato da questo passato tenebroso.

Insomma, di posti considerati “infestati” nel mondo ce ne sono moltissimi, ma il più delle volte a renderli tali è solo ed esclusivamente il lato oscuro della comunicazione.

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