Drammi della Brexit: le monete celebrative di Boris Johnson sono da buttare

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Una moneta da 50 pence (foto: Alberto Pezzali/NurPhoto via Getty Images)

Boris Johnson le ha provate tutte, per far credere agli inglesi di avere in mano il timone della Brexit. In un eccesso di grandeur migliaia di monete da 50 pence erano state coniate per commemorare l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea oggi, il 31 ottobre 2019, con la data dello storico evento stampata sopra. Ora che il premier conservatore ha accettato ufficialmente l’estensione dalla trattativa fino al 31 gennaio 2020, quelle monete finiranno nel mercato dei collezionisti, oppure fuse e riciclate. Una notizia che fotografa mirabilmente il caos politiche che ancora regna nel paese.


Sajid Javid, cancelliere dello Scacchiere, aveva annunciato l’iniziativa quando tutti davano per certo l’ultimo giorno di ottobre come la data decisiva per lasciare il blocco continentale, con o senza il deal. Era parte della campagna roboante messa a punto dal governo per preparare i cittadini all’uscita dall’Ue, dall’eloquente titolo “Get ready for Brexit”. Nei giorni scorsi manifesti e spot pubblicitari sono apparsi per le strade, in tv e sui social media. Michael Gove, il ministro responsabile per l’eventuale uscita senza accordo, aveva spiegato che il fine della campagna era quello incoraggiare i cittadini a condividere le responsabilità” e a prepararsi per il 31 ottobre.

Il design della moneta celebrativa (che però recava la data del 31 ottobre)

La campagna è stata imponente e dal costo vertiginoso: circa 100 milioni di sterline, diventando la più esosa di questo tipo della storia. La produzione di monete speciali (che sarebbero dovute entrare in circolazione a partire dalla Brexit vera e propria) è stata però sospesa la settimana scorsa, quando è diventato chiaro che ci sarebbe stato l’ennesimo rinvio. Contestualmente, sono praticamente spariti anche i manifesti e gli spot patriottici voluti dai Tory.

Nel frattempo, dopo che l’Ue ha accettato lo slittamento al 31 gennaio che Johnson ha chiesto suo malgrado, costretto da una legge approvata dal parlamento, le elezioni anticipate sono arrivate: il leader dell’opposizione Jeremy Corbyn, ottenuta l’estensione e una flebile garanzia sul ritiro dell’ipotesi No deal, si è dichiarato pronto a tornare alle urne prima di Natale, in quello che sarà l’appuntamento elettorale più decisivo degli ultimi 40 anni.

Un portavoce del Tesoro ha spiegato che una moneta per celebrare la partenza del Regno Unito dall’Ue verrà prodotta ugualmente, qualunque sarà la data effettiva dell’evento. Il predecessore di Javid, Philip Hammond, del resto aveva pianificato di stampare un numero più limitato di monete da 50p per festeggiare la data originale della Brexit, il 20 marzo. Saltata anche quella, e da lì il terremoto elettorale con l’esplosione del Brexit Party e l’arrivo di Johnson al posto di Theresa May.

Sempre per restare sull’aneddotica monetaria, va detto che la Royal Mint produce regolarmente sterline commemorative da 50 pence per eventi speciali: ne sono state rilasciate ben 22 dal 2010 a oggi. La moneta per la Brexit si sarebbe unita ad altri esemplari collegati alle vicende europee, come quello realizzato in occasione dell’ingresso del Regno Unito nella Comunità economica europea (nel 1973) e un altro coniato quando il paese ha ospitato il Consiglio d’Europa nel 1998.

Secondo alcune fonti sarebbero state già prodotte almeno 1000 monete. a questo punto potrebbero raggiungere un valore significativo nel mercato dei collezionisti. Il governo non ha ancora spiegato se verranno messe in circolazione nel mercato regolare o se messe all’asta a un prezzo maggiorato dal Tesoro stesso. Il cancelliere potrebbe a questo punto anche ordinare direttamente la fusione delle monete.

Le monete sbagliate sono state già in passato un oggetto del desiderio degli appassionati di filatelia: una moneta commemorativa da 50p raffigurante la Battaglia di Hastings, con bordi intagliati male, vale circa 600 sterline su Ebay. Al momento in cui scriviamo le monete della Brexit valgono quasi 8 sterline l’una in pre-ordinazione nel mercato non ufficiale dei collezionisti.

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