Domenica in, Venier “E’ davvero l’ultima, voglio stare vicina a chi amo”

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Tempo di Lettura: 4 minuti ROMA (ITALPRESS) – Come, ormai da qualche tempo, accade ogni anno Mara Venier presenta la nuova edizione della sua “Domenica in” (al via domenica 17 settembre su Raiuno) dicendo che sarà l’ultima. Lo ha fatto anche nella conferenza stampa di questa mattina («Lo so, lo dico ogni anno ma poi le cose vanno bene, anzi, […]

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ROMA (ITALPRESS) – Come, ormai da qualche tempo, accade ogni anno Mara Venier presenta la nuova edizione della sua “Domenica in” (al via domenica 17 settembre su Raiuno) dicendo che sarà l’ultima. Lo ha fatto anche nella conferenza stampa di questa mattina («Lo so, lo dico ogni anno ma poi le cose vanno bene, anzi, sempre meglio e non so dire di no») spiegandone i motivi: «Sono fermamente convinta come mi ha insegnato Renzo (Arbore, ndr), che è stato il mio compagno per dodici anni e che adoro, che bisogna lasciare quando stai in alto. “Domenica in” mi ha dato tutto ma è molto impegnativa e vorrei dedicare più tempo alle persone che amo. A mio marito, che ogni tanto va a Santo Domingo da solo e non è giusto a quest’età stare lontani per due mesi e perdere la quotidianità, anche se in questo giorno leggo che ci staremmo separando: 80 anni lui e 72 io, chissà dove andiamo! Per fortuna ci siamo incontrati 23 anni fa, già adulti, e ognuno di noi rispetta lo spazio dell’altro. Voglio stare anche vicina ai miei figli e ai miei nipoti: nella vita succedono cose che ti mettono davanti alla realtà».
Il riferimento è alla morte improvvisa di Pier Francesco Forleo, il marito di sua figlia Elisabetta Ferracini scomparso improvvisamente l’estate scorsa: «Da giugno di quest’anno non riesco più a fare programmi a lungo termine, vivo giorno per giorno, per me il futuro è domani mattina. Cosa farò quando non condurrò più “Domenica in”? Non lo so, ho una linea di moda per donne curvy come me e l’anno prossima sarò nuovamente la testimonial di Poste Italiane. Non so cosa sia successo ma non ho mai avuto tante offerte di lavoro come da quando sono in età pensionabile».
Al netto del futuro, la nuova “Domenica in” si presenta con la consueta struttura (con le interviste faccia a faccia e tanta musica) ma con un paio di novità importanti. La prima è il maggiore spazio alla cronaca e all’attualità: «Saranno trattate con un linguaggio consono alle famiglie e stando attenti perchè il pubblico di Raiuno è composito: ci sono famiglie, persone sole, periferie estreme» assicura il direttore dell’Intrattenimento Day Time Angelo Mellone. Venier aggiunge: «In realtà di attualità ci siamo già occupati. Ad esempio durante i terribili mesi della pandemia quando io ero sola a un tavolo con gli ospiti in collegamento. O l’anno scorso quando abbiamo parlato della guerra o dei femminicidi. Quest’anno, però, vorremmo fare qualcosa in più, la cronaca è importante in un contenitore popolare». Non a caso, tra gli ospiti della prima puntata, c’è anche Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a Napoli lo scorso 31 agosto. Gli altri ospiti saranno i Pooh, Carlo Verdone, Matteo Garrone con i due protagonisti del suo film “Io Capitano”, The Kolors e Matteo Bocelli. Nonostante lo sguardo sull’attualità, non ci saranno ospiti politici anche se, dice Venier, «una bella intervista a Giorgia Meloni da donna a donna la farei volentieri». Ci saranno invece, si augura, ospiti internazionali «ma il problema è che costano troppo. Domenica avrei voluto Sylvester Stallone ma vuole un sacco di soldi. Avremo Brigitte Nielsen, in qualche modo rimaniamo in famiglia».
In passato le star internazionali le ha avute e qualcuna le ha fatto perdere la pazienza: «Arnold Schwarzenegger continuava a buttare per terra l’auricolare per la traduzione simultanea che lo infastidiva. Dissi al produttore: “Se continua così, lo mando a quel paese e me ne vado”. E Madonna, che ci fece aspettare ore e ore chiusi dentro una stanza dell’hotel finchè non decisi di andare via, rinunciando all’intervista».
L’altra novità dell’edizione 2023-2024 riguarda le “trasferte” di “Domenica in”: «Una volta ogni due mesi mi piacerebbe portare fuori il grande baraccone di “Domenica in”, andare io dagli italiani. Il mio sogno è concludere la carriera di conduttrice della domenica così. Negli anni ’90 avevo fatto una puntata da New York per gli italiani all’estero e fu struggente». La nuova edizione sarebbe dovuta iniziare proprio in trasferta: «Saremmo dovuti andare in onda da un teatro di Cesena e portare la nostra simpatia alla gente dell’Emilia Romagna dopo tutto quello che è successo. Purtroppo non è stato possibile a causa di alcuni ospiti che non sarebbero riusciti a venire lì ma contiamo di farlo più in là. Abbiamo già contatti anche con l’Umbria dove vorremmo andare nel periodo natalizio». Si tratta, assicura la conduttrice, di un modo per stare vicina al pubblico al quale, dice, «devo tutto. Non mi ha mai abbandonato nemmeno quando i programmi mi sono stati tolti e non ero in onda. Penso che la gente mi veda come la vicina di casa e ha ragione perchè io sono davvero così: al pubblico non ho mai nascosto niente della mia vita, gioie e dolori. Se vivo un momento difficile e vado in onda straziata dal dolore non ce la faccio a nasconderlo, non mi va di prendere in giro nessuno. E lo stesso succede quando sono allegra e caciarona. Se dopo trent’anni sono ancora qui (la sua prima “Domenica in” è stata nel 1993-94, ndr) , vuol dire che la verità vince su tutto anche perchè, se menti, il pubblico ti sgama subito».
Forse è questa la chiave del successo delle sue interviste? «Non so che cosa scatta in quei momenti, si crea un’empatia speciale con quasi tutti gli ospiti che intervisto. Io mi preparo bene: il sabato sera non esco e leggo tutto quello che c’è su quel personaggio e memorizzo tre concetti. Non scrivo nulla anche perchè non leggo il gobbo. Poi, quando mi siedo davanti all’ospite non so da dove cominceremo ma parto. Il segreto forse sta nell’innamoramento: in quel momento io mi innamoro dell’ospite, lo ascolto e ci metto tutto il cuore. A volte – aggiunge – gli uffici stampa mi dicono: “Non chiedere questo, non chiedere quest’altro”, poi magari li vedo a “Belve” dove raccontano qualsiasi cosa. Io, però, non chiedo e a volte sono loro che ne parlano, come ha fatto Jovanotti parlando della figlia».
– foto ufficio stampa Rai –
(ITALPRESS).


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