Cosa fare in caso di incidente nucleare? Arriva il piano del governo italiano, la bozza prevede queste tre fasi

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Visti gli sviluppi della guerra in Ucraina, il Governo italiano ha preparato la bozza del Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche nucleari che è stato firmato dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Nel piano sono indicate tutte le misure preventive dirette ed indirette da prendere in caso di disastro nucleare sia che esso avvenga nel territorio nazionale che al difuori dei nostri confini statali.  Tali provvedimenti di intervento sono articolati in 3 fasi che coincidono con l’evolversi dello stato di emergenza:


  1. riparo al chiuso
  2. iodoprofilassi per ridurre l’assorbimento di iodio radioattivo in particolare per le classi di età 0-17 anni, 18-40 anni e per le donne in stato di gravidanza e allattamento considerati gruppi sensibili
  3. restrizioni alla produzione, commercializzazione e consumo di alimenti di origine vegetale e animale, misure a protezione del patrimonio agricolo e zootecnico, e monitoraggio della radioattività nell’ambientale e delle derrate alimentari.

Le prime due misure sono da intendersi nella prima fase dell’emergenza ossia nelle prime ore a seguito del verificarsi del disastro nucleare con il pericolo di irradiazione esterna e di inalazione di aria contaminata della nube radioattiva. L’ultimo provvedimento verrebbe attuato nella seconda fase dell’emergenza quando le sostanze radioattive si sarebbero depositate sul suolo.

Nella bozza del documento sono indicate anche altre misure che prevedono l’assistenza a cittadini italiani che si trovino all’estero nei paesi estero colpiti dall’emergenza radiologica e nucleare, istruzioni per le scuole e limiti da stabilire per evitare l’importazione di prodotti contaminati.

QUI la bozza del piano.

Fonte: ANSA

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