Coronavirus, nuovi focolai in macelli e salumifici del Mantovano: coinvolte 5 aziende

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Decine i lavoratori di macelli e salumifici nel Mantonavano sono risultati positivi al coronavirus. Attualmente, sono cinque le aziende in cui si sono sviluppati i focolai per un totale di 68 dipendenti positivi. Fortunatamente la maggior parte è senza sintomi o con forme lievi.


L’ultimo focolaio in ordine di tempo, segnalato dall’Ats (Agenzia tutela salute) Valpadana, riguarda il salumificio Fratelli Montagnini di Viadana, dove le squadre Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) hanno sottoposto a tampone 26 dipendenti, dopo che uno di loro era stato ricoverato in ospedale con febbre alta. Cinque sono risultati positivi, tra cui tre lavoratori di una cooperativa.

Mentre continuano gli screening a tappeto tra Viadana e Dosolo, adesso secondo i dati della Regione Lombardia, per la prima volta la provincia di Mantova supera quella di Milano per numero di contagi.

dati lombardia

@Regione Lombardia

Dei macelli avevamo già parlato, sovraffollamento e catena di montaggio non permettono di mantenere la distanza di sicurezza e spesso i lavoratori non hanno dispositivi di protezione adeguati. Negli Usa e in Germania in alcuni stabilimenti si sono create delle vere bombe batteriologiche, adesso il problema è anche italiano, per questo l’Ats aveva predisposto la chiusura dell’attività e la sanificazione, anche se attualmente le strutture tranne il Montagnini, sono tornate a funzionare regolarmente.

I mattatoi stanno diventando come le case di cura, in Usa si nascondono i focolai (e in Italia non si controllano proprio)

I 68 lavoratori che non risiedono tutti nel Mantovano, come dicevamo, sono asintomatici o con lievi sintomi e sono risultati positivi dopo lo screening fatto in cinque macelli e salumifici tra Viadana e Dosolo. Le aziende in cui si sono sviluppati focolaio sono il salumificio Gardani (11 contagi), il macello Ghinzelli (41 casi), il salumificio Rosa (6) e il salumificio Fratelli Montagnini (5), tutti a Viadana, e il macello Martelli di Dosolo (5 casi).

In totale sono stati eseguiti un migliaio di tamponi, ma secondo l’Ats non ci sarebbero violazioni del rispetto dei protocolli di sicurezza. Nel frattempo, il prefetto di Mantova Carolina Bellantoni, ha chiesto alle forze dell’ordine di intensificare l’attività di vigilanza e di controllo sulle misure di isolamento e ai sindaci di attivare i presidi necessari per l’assistenza delle persone in quarantena.

Fonte: Ansa

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